Storie al verde: Shakespeare LOL | Recensione

Shakespeare LOL

Continua la rassegna estiva proposta dal teatro TRAM: la seconda edizione di Storie al Verde, che propone spettacoli originali in spesso poco conosciuti, ma meravigliosi giardini di Napoli, dal 24 Giugno al 31 Luglio.

Shakespeare LOL, per la regia di Antonio D’Avino, in tre date che si svolgeranno tra il Giardino Segreto, il Vivaio Calvanese e Hopestel Garden, mostra quattro personaggi Shakespeariani e come questi sarebbero al giorno d’oggi, pur mantenendo le caratteristiche letterarie originali.

Sono quattro gli autori dei monologhi, che hanno un focus sulla intrattabile Bisbetica Domata (testo di Diego Sommaripa), sulle orecchie d’asino presenti in Sogno d’una notte di mezza estate (testo di Mirko Di Martino), sull’innamorata di Amleto Ofelia (testo di Noemi Giulia Fabiano) e infine sulla spasmodica gelosia di Otello (testo di Gennaro Esposito).

La storia al verde itinerante di Shakespeare LOL che si è svolta al Vivaio Calvanese, ha guidato i suoi spettatori in labirinti di piante tutte differenti a incontrare per prima Caterina (Valeria Impagliazzo), la bisbetica domata “2.0”, la quale con un monologo brillante ha raccontato al pubblico della sua fallimentare vita amorosa. Pressata dal padre a trovare un marito e da tutti giudicata troppo irascibile, la “pazientissima” Bisbetica è schiava dei social e rincorrere le mode. Vegana convinta, non sposerà un “cannibale”, ma dopo una telefonata con il suo vicino, scoprirà un vegano ammiratore segreto.

A seguire la storia di Caterina, due orecchie d’asino sulla testa di Bottom (Antonio D’Avino) nascoste da una busta del pane erano lì pronte per gli spettatori. Un uomo che non ama più la sua figura, a causa dell’improvvisa comparsa di orecchie d’asino sulla sua testa, dopo aver bevuto il drink speciale del barista Puck. A divertire il pubblico, tuttavia, non è la sciagura delle orecchie, piuttosto le piccole altre scoperte che fanno di se stesso il protagonista, forse troppo distratto finora e che non è pazzo a vedere le orecchie, ma forse è fermo in un sogno.

Ad aspettare il pubblico c’è poi Ofelia (GermanaDiMarino), non più una candida fanciulla adornata di fiori, ma una ragazza punk che trova in questo nuovo stile la sua vera identità. Non è stato Amleto a spingerla verso la fine che tutti conosciamo, le cose che dicono di lei, ci racconta, sono solo una grande sh*tstorm. Il suo Amleto, che porta tatuato sulla pelle, è pieno di difetti e lei lo sa: è stata la suocera a causarli, tuttavia affronta a testa alta le difficoltà che incontra nella relazione col principe che prima vuole sposarla e poi la rinnega. La caduta nel fiume prende così tutto un altro aspetto, frutto di una ragazza un po’ punk e di un incidente inaspettato.

Infine, il pubblico si reca da Otello, il moro di Venezia (Francesco Luongo), protagonista di un brillante appello social ai suoi fan. Parte di un reality che ha come argomento l’uccisione femminile, fa un discorso quasi manipolatore al suo pubblico, in cui mentre ripudia l’uccisione di Desdemona, frutto di gelosia, poi meccanicamente ne ripercorre i momenti. Una cosa, tuttavia, è certa: insieme al nome dell’assassino, il suo, non deve mai essere dimenticato il nome della vittima, la povera Desdemona che, se dimenticata, viene uccisa due volte.

Nel complesso, Shakespeare LOL è uno spettacolo divertente e non banale, che realisticamente da vita a personaggi Shakespeariani 2.0, che non sarebbero difficili da trovare nella società odierna, lasciando comunque ampio spazio di riflessione.

Immagine in evidenza: Teatro TRAM

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A proposito di Chiara Leone

Zoomer classe '98, studentessa della scuola della vita, ma anche del corso magistrale in Lingue e Letterature Europee e Americane all'Orientale. Amante dell'America intera, interprete e traduttrice per vocazione. La curiosità come pane quotidiano insieme a serie tv, cibo, teatro, libri, musica, viaggi e sogni ad occhi aperti. Sempre pronta ad esprimermi e condividere, soprattutto se in lingue diverse.

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