La Terza Guerra Mondiale secondo l’IA, come sarà?

Terza Guerra Mondiale secondo l'IA

Con venti di guerra che soffiano attorno all’Europa abbiamo chiesto all’intelligenza artificiale di immaginare uno scenario di guerra globale, analizzando le possibili cause, i possibili schieramenti e le conclusioni. Senza indugi, vediamo come potrebbe manifestarsi la Terza Guerra Mondiale secondo l’IA.

Le possibili cause

Le cause che potrebbero innescare un conflitto su scala globale, secondo quanto chiesto all’intelligenza artificiale, possono essere principalmente 3:

1. La prima e più plausibile deriverebbe da un’escalation dei conflitti già esistenti. Le tre zone sotto osservazione vedrebbero come teatro iniziale il conflitto russo-ucraino, la zona arabo-israeliano ed il possesso dei mari della Cina.

2. La seconda potrebbe risiedere in una risposta armata in seguito a degli attacchi cibernetici. L’importanza sempre crescente della tecnologia e l’ormai quotidianità che condividiamo con lei causerebbe un serio problema che, se prolungato, potrebbe sfociare nella decisione di coinvolgere le armi.

3. La terza, invece, può essere considerata un classico della guerra, ovvero il possesso di territori che frutterebbero minerali, pietre preziose e petrolio. Questa causa potrebbe anche essere portatrice di una guerra intestina nella NATO dopo le ultime dichiarazioni del presidente americano Trump.

I possibili schieramenti

Gli attori di una Terza Guerra Mondiale secondo l’IA dovrebbero ricercarsi principalmente tra i membri della NATO e i paesi asiatici. I possibili schieramenti, infatti, assumerebbero poche variabili dove, da un lato ci sarebbe l’Organizzazione Nordatlantica, dall’altro la Russia e gli alleati asiatici come la Corea del Nord. In questo scenario bipartito, la Cina fungerebbe da ago della bilancia, attualmente più rivolta verso il grande orso russo che verso le aquile a stelle e strisce, vista soprattutto la tensione taiwanese con gli Stati Uniti. In quel caso, se il dragone rosso si unisse a Putin&co, l’India potrebbe rientrare nella mappa del conflitto, schierandosi dalla parte americana. Questa ultima ipotesi, però, potrebbe risultare non veritiera vista la presenza degli indiani nell’accordo BRICS insieme a Russia e Cina. Per lo stesso motivo, non bisognerebbe escludere anche alcuni paesi africani e sudamericani dal conflitto.

Le conclusioni e le prevenzioni

Sempre parlando in via ipotetica, le conclusioni sarebbero oltremodo disastrose causando un numero di vittime estremamente elevato e la distruzione totale di intere aree. Una risposta più che prevedibile; quindi abbiamo chiesto cosa si potrebbe fare per prevenire un conflitto di tale portata. La soluzione migliore sarebbe quella di trovare accordi internazionali (con tutti presenti) per cercare di trovare un punto di equilibrio che permetta una cooperazione sia a livello economico che a livello sociale, in modo tale da non doversi ritrovare ad ambire di sovrastarsi gli uni con gli altri. In altre parole, la scelta più legittima dovrebbe ricadere su una bella tavolata con tutti i capi di stato o gli esponenti che rimangono seduti fin quando non si trova una soluzione. Tutto molto fantascientifico purtroppo, ma la speranza è comunque l’ultima a morire. 

Fonte immagine: immagine generata con IA

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