Acqua di riso, il metodo asiatico per la cura dei capelli

Acqua di riso: il miracoloso metodo asiatico per la cura dei capelli

È ormai noto a tutti che il mondo asiatico dedichi una particolare attenzione alla cura del corpo. Per le antiche culture asiatiche, infatti, il corpo è sacro, è l’eredità lasciata dagli antenati e per questo motivo va curato nel modo migliore. I capelli in particolare, nella cultura asiatica, specialmente in quella cinese hanno un ruolo fondamentale: sono il luogo nel quale risiedono gli avi e le acconciature utilizzate hanno precisi significati. Durante il periodo di lutto di un genitore, ad esempio, il taglio dei capelli era un momento fondamentale per esprimere il proprio lutto. Tra i numerosi metodi che le persone asiatiche hanno sperimentato durante i lunghissimi secoli di impero, l’acqua di riso è sicuramente uno dei più utilizzati ancora oggi.

Da dove nasce questa pratica?

L’acqua di riso fermentata era il metodo più utilizzato dalle donne asiatiche per lavare i capelli. Durante l’epoca Tang, le donne cinesi portavano dei capelli lucenti, che venivano avvolti in foulard di seta. Ancora, altre scritture raccontano dei lunghissimi capelli portati dalle donne del periodo Heian. Il mondo asiatico da subito riconobbe le capacità benefiche del riso, ricco di vitamine e minerali e qualche secolo dopo anche l’Occidente ha iniziato a testare questo elisir di bellezza. L’acqua di riso è diventata uno dei rimedi naturali più in voga per la cura e la crescita dei capelli. 

Come si fa l’acqua di riso?

Esistono numerosi metodi per dar vita a questa medicina per i capelli; il primo è quello cuocere il riso normalmente e conservare l’acqua di cottura che potrà essere utilizzata per una settimana se mantenuta in frigo. Un secondo metodo consiste nel lasciare il riso in acqua per circa quindici minuti e una volta filtrata, tenerla a riposo per circa due giorni dopo i quali viene fatta bollire ed è così pronta all’uso. Spesso per donare all’acqua un buon odore vengono inseriti anche degli oli essenziali che aumentano le capacità benefiche del composto.

Come si usa l’acqua di riso?

Le donne dell’antichità usavano il composto durante il lavaggio dei capelli, massaggiandolo delicatamente sulla cute e immergendo le lunghezze dei capelli in acqua. Attualmente però, si preferisce utilizzare il metodo per un risciacquo finale e dunque al termine della normale routine che si utilizza per lavare i capelli. Altre persone preferiscono utilizzare l’acqua di riso come impacco prelavaggio lasciandolo in posa per una ventina di minuti per poi procedere con lo shampoo.

Quali sono i benefici dell’acqua di riso?

L’acido ialuronico contenuto naturalmente nel riso, ha una grande quantità di benefici per il corpo, tra cui quello di riuscire ad idratare in profondità i capelli, rendendoli più rimpolpati e donando loro un aspetto più sano. Inoltre, la presenza di aminoacidi aiuta a prevenire la caduta dei capelli e li rinforza, oltre che aumentarne la crescita.

In conclusione, possiamo dire che in qualsiasi modo si utilizzi, l’acqua di riso costituisce un vero e proprio elisir di bellezza per la cura dei capelli e utilizzato 2 o 3 volte a settimana permetterà di ottenere risultati visibili già dopo le prime applicazioni.

 

Fonte immagine: Pixabay 

A proposito di Serena Uvale

Studentessa presso l'università degli studi di Napoli "L'Orientale", amante della culturale e della lingua cinese.

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