Alimentazione senza glutine: i benefici di una dieta gluten free

Alimentazione senza glutine

La celiachia e l’intolleranza al glutine sono in forte aumento a causa dei grani utilizzati. Quest’ultimi nel corso degli anni, infatti,  hanno subito diverse modifiche rispetto al grano antico, in quanto contengono un maggiore quantitativo di glutine, passando da un 10% ad un 18%. Vediamo insieme cosa comporta questa malattia e l’intolleranza al glutine, ma anche i benefici di un’alimentazione senza glutine.

Vantaggi di un’alimentazione senza glutine

La celiachia è una malattia autoimmunitaria che comporta nei soggetti predisposti la produzione di anticorpi che vanno a distruggere il piccolo intestino. I sintomi con cui la celiachia si manifesta sono variabili, si può passare dall’assenza di sintomi, diagnosticata solo attraverso un programma di screening, alla presenza di dissenteria, gonfiore addominale, dolori addominali, perdita di peso, malassorbimento intestinale e rallentamento della crescita nei bambini. Mentre l’intolleranza al glutine è un fenomeno di ipersensibilità che genera una sottospecie di accumulo, per cui un eccesso di glutine porta l’insorgenza di sintomi quali: dissenteria, gonfiore addominale, crampi, perdita di peso.

Un’alimentazione senza glutine diviene sicuramente il modo migliore per alleviare questi sintomi. Bisogna però prestare molta attenzione a ciò che si sceglie di acquistare  e di consumare, perché la presenza di glutine è contenuta anche in alcuni cereali come: malto, orzo, kamut, segale, nonché delle farine e dei prodotti derivati. Ma anche in integratori alimentari, sostanze aromatizzanti e agenti leganti, dal momento che il glutine facilita il processo produttivo.

Cosa comporta un’alimentazione senza glutine? Per un’alimentazione senza glutine, occorre quindi, trovare dei buoni sostituti privi di glutine, che fortunatamente è possibile già ritrovare in natura, come: mais, riso, avena, miglio, grano saraceno, amaranto e quinoa. Sembrerebbe facile fare un’alimentazione senza glutine ma in realtà non lo è. Questo perché oltre ad affidarsi ai prodotti già in commercio etichettati senza glutine, è necessario verificare che il glutine non sia impiegato nella produzione di alimenti trasformati. I prodotti da attenzionare sono: Patate fritte, crocchette, frittelle di patate, biscotti, affettati, wurstel, gelato, crema alle nocciole, patatine, senape, salse per condimenti, cioccolato, caramelle, preparati di spezie, dadi da brodo, lievito in polvere, salse legate, minestre, cibi precotti, pudding, salsa di soia, marzapane. Negli ultimi anni è anche emerso che chi effettua un’alimentazione senza glutine abbia carenze di fibre, principalmente per due motivi:

  • Riduzione del consumo di cereali, in quanto la maggior parte contengono glutine;
  • Molti alimenti senza glutine sono ricchi di farine raffinate e amidi che in qualche modo sopperiscono all’assenza di glutine.

Sta di fatto che in primo luogo, ciò non è vero perché come abbiamo già visto, esiste una lista di cereali senza glutine che possono essere mangiati integrali, non raffinati e in secondo luogo, ci sono molti alimenti naturalmente privi di glutine e ricchi di fibre come:

  • Verdura e ortaggi tra i quali: carciofi, cavoli, cicoria, melanzane, barbabietole, funghi, finocchi;
  • Frutta: pere, mele, fichi, banane, kiwi, fichi d’india;
  • Legumi: fagioli, fave, ceci, lenticchie, piselli;
  • Frutta secca: uva passa, castagne secche, albicocche secche, fichi secchi.

Spesso si crede che un’alimentazione senza glutine possa essere monotona e noiosa ma basta avere pazienza e la voglia di sperimentare in cucina. Inoltre negli ultimi anni, si trovano in commercio  molti più alimenti gluten free, dal pane alla pasta, dai dolci alle pizze, togliendo dall’imbarazzo e aiutando i consumatori. 

Tra i miglioramenti clinici che un’alimentazione senza glutine può apportare, troviamo sicuramente:

  • Una riduzione del gonfiore addominale, ricorrente soprattutto in pazienti con la sindrome del colon irritabile;
  • Riduzione dei tempi di digestione;
  • Riduzione del rischio di allergia e di sindromi correlate nei soggetti predisposti;
  • Normalizzazione dei valori degli anticorpi;
  • Metabolizzazione e assimilazione delle sostanze nutritive;
  • Aumento del peso;
  • Riduzione del mal di testa.

I benefici nel ridurre gli alimenti senza glutine valgono anche per le persone che non hanno nessun problema ad assumere questa proteina. In questo caso si tratta di alternare l’assunzione di glutine e non di privarsene del tutto, una sottospecie di disintossicazione dalla glutine.

Fonte immagine: Freepik

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