Che cos’è l’alessitimia? Può essere curata?

Alessitimia: che cos'è e come si cura

Che cos’è l’alessitimia? Ne avete mai sentito parlare? Essa può essere chiamata anche analfabetismo emotivo: infatti, il termine significa proprio “mancanza di parole per descrivere o esprimere le emozioni”. Come possiamo vedere, le difficoltà delle persone affette da questa condizione sono proprio quelle di non riuscire a riconoscere le emozioni che si provano, cosa che però è diversa dal non provarle affatto.

Ma andiamo a vedere un po’ più nello specifico che cos’è l’alessitimia, cercando anche di capire se ci sia una cura. Questa condizione non è da sottovalutare, in quanto il soggetto affetto da alessitimia ha appunto la grossa difficoltà di non capire le emozioni che prova, non riesce a trovare un modo per esprimerle. Perciò tra i sintomi rientrano anche scoppi un po’ improvvisi ed intensi di particolari emozioni, ma anche il non riuscire ad associare particolari sentimenti o sensazioni ad uno specifico evento. I soggetti che soffrono di alessitimia di solito possono anche soffrire di alcune dipendenze o ansie. Inoltre, essa è anche riscontrabile in persone che soffrono di disturbi della personalità o alcune forme di autismo.

Oltre a vedere cos’è l’alessitimia, vediamo le cause di questa condizione, che vanno ricercate nelle prime fasi dell’infanzia e nel rapporto che il soggetto ha avuto con i genitori, ad esempio. In effetti è possibile che nasca quando in casa non si hanno delle relazioni affettive solide, o perché ci sono stati eventi che hanno portato traumi come le separazioni dei genitori. Le conseguenze di questi traumi possono quindi lasciare il soggetto che soffre di alessitimia con delle incapacità nel relazionarsi con gli altri. Quindi, non solo le relazioni amorose saranno difficili per queste persone, ma proprio i rapporti umani in generale saranno complicati per loro, visto che gran parte di essi si fondano, appunto, sui sentimenti.

Ora che abbiamo compreso cos’è l’alessitimia, vediamo che esiste anche un test per valutarla nei soggetti e vedere come trattarla. Quello che più viene utilizzato è si basa su una scala, la Toronto Alexithymia Scale (TAS-20), formato da 20 domande, anche se in questo tipo di test non viene menzionato l’elemento più importante, cioè se il soggetto ha capacità immaginative. In effetti, quest’ultimo elemento è stato aggiunto successivamente in un altro test, ovvero il Toronto Structured Interview for Alexitymia.

Ma allora da questa alessitimia si può guarire? C’è una cura specifica? Non sempre il soggetto affetto da Alessitimia riesce a rendersi conto delle difficoltà che ha e di conseguenza chiedere aiuto, succede nel momento in cui i sintomi iniziano ad essere troppo invalidanti ma in generale si cura prevalentemente con la psicoterapia. Con essa, infatti, si inizia un percorso di riconoscimento delle emozioni e si può anche imparare il modo migliore per gestirle.

Ecco quindi spiegato che cos’è l’alessitimia. Inoltre, trovandoci in un epoca in cui la tecnologia è ormai parte integrante della nostra vita quotidiana, possiamo constatare anche la nascita di un’alessitimia di tipo digitale. Nello specifico possiamo sempre definirla come l’incapacità di riconoscere e gestire le emozioni ma in questo caso è causata dalla mediazione delle tecnologie. Infatti queste ultime, insieme anche al cyberspazio, hanno cambiato i rapporti tra gli individui, rendendoli più freddi e schematici.

Fonte immagine copertina: Pixabay

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