Combattere l’ansia e controllarla? Ecco tutti i rimedi

Combattere l'ansia e controllarla? Ecco tutti i rimedi

Com’è possibile combattere l’ansia e controllarla?

Chiunque ogni giorno sperimenta quella particolare sensazione di disagio e malessere, che è l’ansia. Nessuno ne è esente: dai bambini alle prese con i bulli a scuola, all’adulto stressato dalle condizioni di lavoro o dal pensiero lacerante di non riuscire ad arrivare a fine mese per l’aumento dei costi di vita. Fino agli anziani, ansiosi di rimanere soli e spesso soggiogati dal pensiero della morte incombente.

Oggi, nell’era moderna e digitale, sono soprattutto i ritmi tecnologico-sociali a destare negli individui stati d’ansia più o meno gravi e perenni. Seppur ormai abituati a ritmi frenetici e caotici, non si può fare a meno di notare come le generazioni precedenti vivessero in un clima di gran lunga più pacato, in un’atmosfera del tutto diversa. Le generazioni precedenti non subivano la vita, ma la vivevano profondamente e consapevolmente.

Oggi invece, con l’idea del tutto e subito e con il deleterio sopravvento della tecnologia, sembra quasi impossibile fermarsi, respirare e ritagliare tempo prezioso per sé e per le persone che si amano. Viviamo costantemente seppelliti da una coltre di stress, che ostacola la possibilità di vivere al meglio e intensamente ogni istante che la vita offre. E lo stress è la fonte primaria d’ansia, che è una vera patologia che logora mente e corpo. Si pensi a quella forte sensazione di oppressione che si prova all’interno della cassa toracica, come se ci fosse qualcosa che stringe forte, senza possibilità di scampo e quasi fino a far mancare il respiro. Ma cos’è esattamente l’ansia?

Cos’è l’ansia?

È la particolare emozione provata di fronte ad una sensazione di minaccia reale o figurata, che ha l’obiettivo di prepararci ad affrontare il pericolo percepito. Spesso confusa con la paura, dalla quale in realtà si differenzia. La paura infatti è una reazione fisiologica agli stimoli esterni di reale pericolo, ad esempio la comparsa di un serpente nel bosco mentre lo si perlustra. L’ansia ha a che fare con la percezione di un pericolo, un pericolo che potrebbe anche non sussistere affatto.

Si distinguono essenzialmente due tipologie di ansia: l’ansia fisiologica, che ci prepara ad affrontare in maniera adattiva una possibile situazione difficile, e l’ansia patologica, che è disfunzionale, perché, essendo persistente ed intensa, interferisce con la nostra prestazione, e può essere associata ad eventi neutri che non sono realmente pericolosi. L’ansia patologica è ovviamente considerata come forma più grave d’ansia, innescando attacchi di panico e sintomi fisici allarmanti.

I sintomi dell’ansia possono essere suddivisi in tre categorie:

  • I sintomi psicologici dell’ansia, quali forte apprensione non commisurata alla portata dell’evento reale, nervosismo, alterazione della memoria e della concentrazione, rimuginio continuo e preoccupazione, insicurezza e timore.
  • I sintomi fisici dell’ansia, dovuti ad un’iperattivazione neurovegetativa, costituiti da palpitazioni, tachicardia, ipersudorazione, dispnea, vertigini, sintomi gastroenterici, insonnia con difficoltà ad addormentarsi e risvegli frequenti.
  • Tensione motoria, con l’insorgere di tremori, irrequietezza, agitazione, contratture muscolari, cefalea.

Spesso, a parte i ritmi eccessivamente frenetici che la routine oggi impone, l’ansia può essere generata da repentini cambiamenti di vita, quali una modifica nel regime alimentare dovuta a dieta o allergia, l’avviamento di un mutuo per l’acquisto di una casa, una promozione sul lavoro che richiede maggiori responsabilità, un matrimonio o la nascita di un figlio.

Qualsiasi avvenimento può innescare quella oppressiva sensazione di peso e timore, perché ciò che non si conosce e non ci fa vedere e comprendere che cosa succederà con certezza, innesca ansia.

Tuttavia è possibile identificare ed abbracciare dei rimedi in grado di comprendere e canalizzare il disagio provato e controllare l’ansia, fino a combatterla. Si passa dai rimedi psicoterapeutici a quelli omeopatici, fino a quelli farmacologici nei casi più gravi e difficili.

Come combattere l’ansia. Rimedi psicoterapeutici

In molti casi, per combattere l’ansia è sufficiente rifarsi alla psicoterapia cognitivo-comportamentale, che mira a eliminare o ridurre i sintomi dell’ansia e a raggiungere un adeguato adattamento dell’individuo all’ambiente utilizzando tecniche comportamentali e tecniche di ristrutturazione cognitiva. Tra i vari approcci, metodi e consigli, si propongono i seguenti:

Astinenza dalla realtà tecnologico-digitale.

L’era della digitalizzazione, che trasforma l’homo videns in homo digitalis, sottopone gli individui a picchi di stress ed ansia crescenti. La dipendenza è il fattore scatenante, causando cambiamenti cerebrali simili a quelli osservati nel cervello di alcolisti e tossicodipendenti. Si subisce costantemente un sovraccarico di informazioni e desiderio di sostituire i normali e genuini rapporti umani con quelli virtuali, folgorati dal fascino della novità e di emozioni apparentemente intense. Si dipende oggi quotidianamente dalla fruizione di Internet e dalla patologica attesa di riscontri e risposte sulle chat dei più famosi social network. Ecco che il cervello sperimenta un’autentica schiavitù, dominato e stressato dal grande ed incombente potere tecnologico. Il segreto per non soccombere consiste nell’autoconsapevolezza e nella moderazione, comprendendo quando è il momento di staccare la spina.

Allenare la consapevolezza con la meditazione mindfulness.

La consapevolezza è un percorso necessario per giungere a combattere l’ansia, ed è possibile allenarla grazie alla particolare pratica di meditazione mindfulness, di origini buddiste. Tale pratica permette di portare attenzione al momento presente accettandolo, consentendo dunque il passaggio da uno stato di sofferenza a una percezione soggettiva di benessere, grazie alla conoscenza profonda degli stati mentali. L’obiettivo è quello dunque di eliminare la sofferenza inutile, generata dall’ansia, coltivando una comprensione e accettazione profonda di qualunque cosa accada. Basta fermarsi e focalizzare l’attenzione su ciò che sta accadendo nella nostra vita e dentro di noi. La mindfulness è una pratica che, soprattutto nelle battute iniziali, si dovrebbe svolgere sotto la guida di un’esperta del settore, come la dottoressa Rotunno, che ha il suo studio di psicologia ad Aversa

Avere legami sociali durante eventi e situazioni stressanti.

È dimostrato che approcciare in situazioni di vulnerabilità emotiva aiuta a combattere lo stress e l’ansia, migliorando notevolmente l’umore. Al contrario, l’isolamento incrementerebbe lo stato di disagio psicofisico, con rischio di aumento notevole d’ansia e sfiducia verso gli altri.

Ascoltare musica.

Tra i rimedi infallibili per combattere l’ansia, canalizzando le sensazioni negative e trasformandole in buon umore, si annovera senza dubbio la musica. Dolce, intensa ed efficace terapia naturale, culla di emozioni forti e magiche, in grado di mandar via pensieri negativi e disagi. Può infatti aiutare la mente a distendersi prima di sottoporsi ad un intervento o prima di un esame universitario. E ancora può fungere da naturale antidepressivo in seguito a litigi, rotture e quando nel silenzio assordante i pensieri fanno troppo rumore nella testa. Questo perché la musica è un forte attivatore di dopamina, sostanza chimica del benessere.

Attività fisica e danza.

«Mens sana in corpore sano». Così recita la locuzione latina tratta dalle Satire di Giovenale. In effetti l’allenamento del corpo ricarica il cervello, calmando lo stato ansioso. Dunque, se alla musica si unisce l’attività fisica, il risultato sarà davvero sorprendente. E se nelle vene scorre il ritmo, la danza avrà un potere terapeutico di gran lunga maggiore. La sensazione provata sarà quella di rinascita, come se tutti i turbamenti, il malessere, le ansie non avessero mai abitato la nostra mente. Il corpo comincia a disegnare geometrie e il cervello vomita tutto il fiele e il disagio annidati e radicati. Niente di meglio dunque dello scatenarsi in stanza, in un corridoio o in una sala per scuotere mente e corpo.

Coltivare il senso dell’umorismo.

Ridere fa bene alla salute. Un’allegra risata è in grado di ridurre il cortisolo, l’ormone dello stress, che aumenta in genere entrando nello stato ansioso. Il buon umore è anche veicolato dal controllo e dal desiderio di stare bene, sconfiggendo il negativo che ci circonda.

Concentrarsi su qualcosa di concreto e alternativo.

Quando l’ansia incalza, uno dei rimedi più utili e produttivi sta nel fare qualcosa di concreto, come afferrare un oggetto e tenerlo in mano finché ci è possibile, come un cubetto di ghiaccio. Il nostro cervello infatti non può essere in due posti contemporaneamente. Dunque l’attività che eseguiremo in alternativa ci distrae dalle sensazioni d’ansia. Basterà anche creare diversivi, come uscire a fare passeggiate, catapultarsi nello shopping o far visita ad una persona cara.

Pianificare il tempo di preoccupazione.

Sembra che ritagliarsi un pezzetto del proprio tempo nell’arco della giornata, circoscrivendo dunque l’attenzione alle preoccupazioni che ci affliggono, possa essere un’utile strategia per arginare l’ansia. In questo modo sarà possibile controllare le emozioni negative e riflettere meglio sui problemi, trovando più facilmente una soluzione ed evitando di farsi divorare dall’ansia cronica e rimuginarci per il resto della giornata. È possibile così catturare il momento in cui ci si sente ansiosi e rinviarlo, così da fronteggiarlo con maggior serenità.

La terapia del sonno.

Le persone affette da disturbo d’ansia generalizzato, attacchi di panico e sindrome da stress post-traumatico, possono trarre un notevole beneficio dalla terapia del sonno. La perdita di sonno, seguita a risvegli repentini e continui, è uno dei sentori più frequenti di stress ed ansia. Spesso rimedi omeopatici, come l’integrazione di melatonina e l’assunzione di passiflora, uniti al buon esercizio di rilassamento nel liberare la mente, possono apportare benefici e risultati.

Controllo della respirazione.

Uno dei segreti efficaci per tenere a bada gli attacchi di ansia consiste nel riuscire a controllare la respirazione. Il primo passo nella lotta all’ansia consiste dunque nell’imparare a controllare il respiro, in quanto, in preda all’ansia, oltre a respirare in modo più accelerato, anche il cuore comincia a pulsare più velocemente, andando in iperventilazione e innescando la tachicardia. È possibile giungere a controllare il respiro grazie alle pratiche meditative. A parte la mindfulness, efficace è una tecnica dello yoga, chiamata “Sky” (Sudarshan Kriya Yoga). È una variante dell’antica pratica indiana, che prevede l’avvicendarsi di esercizi di respirazione profonda con altri più rapidi e intensi, che hanno l’effetto di indurre un profondo stato di quiete consapevole. Una tecnica questa in grado di riequilibrare il sistema nervoso simpatico, responsabile delle risposte organiche (batticuore, sudorazione, respiro affannoso e accelerato), tipiche degli stati ansiosi.

Parlare dei propri problemi.

Ancora utile a combattere l’ansia incalzante è la catarsi, la volontà cioè di parlare dei problemi che assillano la nostra mente ed esorcizzarli. Ideale è comunicare con amici, familiari e persone di cui ci si fida

Combattere l’ansia. Rimedi omeopatici e farmacologici

Se la psicoterapia non sortisce gli effetti e i risultati sperati, ci si può affidare ai rimedi omeopatici, ancora alternativi all’assunzione di farmaci. A tal proposito si è già menzionata l’integrazione di melatonina e l’assunzione di passiflora. Ma utile è l’assunzione di integratori di vitamina B12 – consumando formaggi a pasta cruda, salmone, uova, manzo nutrito con erba e pollame biologico – e altre del gruppo B, come l’acido folico, consumando spinaci, semi di girasole ed erbe secche. Pasti sani, uniti all’assunzione di tisane, evitando al contempo l’uso e abuso di alcolici e bevande ricche di caffeina, possono apportare benefici ai disturbi d’ansia.

Ma se nemmeno ciò fosse sufficiente, sarà allora necessaria la prescrizione da parte del medico di farmaci, ansiolitici ed antidepressivi, come le benzodiazepine e, per gli stati più gravi ed avanzati, la paroxetina. Chiaramente sono questi i rimedi più estremi, consigliati in situazioni difficili da controllare con i rimedi psicoterapeutici e volontari.

Foto di: Pixabay

 

A proposito di Emilia Cirillo

Mi chiamo Emilia Cirillo. Ventisettenne napoletana, ma attualmente domiciliata a Mantova per esigenze lavorative. Dal marzo 2015 sono infatti impegnata (con contratti a tempo determinato) come Assistente Amministrativa, in base alle convocazioni effettuate dalle scuole della provincia. Il mio percorso di studi ha un’impronta decisamente umanistica. Diplomata nell’a.s. 2008/2009 presso il Liceo Socio-Psico-Pedagogico “Pitagora” di Torre Annunziata (NA). Ho conseguito poi la Laurea Triennale in Lettere Moderne presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” nel luglio 2014. In età adolescenziale, nel corso della formazione liceale, ha cominciato a farsi strada in me un crescente interesse per la scrittura, che in quel periodo ha trovato espressione in una brevissima collaborazione al quotidiano “Il Sottosopra” e nella partecipazione alla stesura di articoli per il Giornalino d’Istituto. Ma la prima concreta possibilità di dar voce alle mie idee, opinioni ed emozioni mi è stata offerta due anni fa (novembre 2015) da un periodico dell’Oltrepo mantovano “Album”. Questa collaborazione continua tutt’oggi con articoli pubblicati mensilmente nella sezione “Rubriche”. Gli argomenti da me trattati sono vari e dettati da una calda propensione per la cultura e l’arte soprattutto – espressa nelle sue più soavi e magiche forme della Musica, Danza e Cinema -, e da un’intima introspezione nel trattare determinate tematiche. La seconda (non per importanza) passione è la Danza, studiata e praticata assiduamente per quindici anni, negli stili di danza classica, moderna e contemporanea. Da qui deriva l’amore per la Musica, che, ovunque mi trovi ad ascoltarla (per caso o non), non lascia tregua al cuore e al corpo. Adoro, dunque, l’Opera e il Balletto: quando possibile, colgo l’occasione di seguire qualche famoso Repertorio presso il Teatro San Carlo di Napoli. Ho un’indole fortemente romantica e creativa. Mi ritengo testarda, ma determinata, soprattutto se si tratta di lottare per realizzare i miei sogni e, in generale, ciò in cui credo. Tra i miei vivi interessi si inserisce la possibilità di viaggiare, per conoscere culture e tradizioni sempre nuove e godere dell’estasiante spettacolo dei paesaggi osservati. Dopo la Laurea ho anche frequentato a Napoli un corso finanziato da FormaTemp come “Addetto all’organizzazione di Eventi”. In definitiva, tutto ciò che appartiene all’universo dell’arte e della cultura e alla sfera della creatività e del romanticismo, aggiunge un tassello al mio percorso di crescita e dona gioia e soddisfazione pura alla mia anima. Contentissima di essere stata accolta per collaborare alla Redazione “Eroica Fenice”, spero di poter e saper esserne all’altezza. Spero ancora che un giorno questa passione per la scrittura possa trovare concretezza in ambito propriamente professionale. Intanto Grazie per la possibilità offertami.

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