I piatti tipici della Costiera Amalfitana: i 5 da non perdere

I piatti tipici della Costiera Amalfitana

Alla scoperta dei piatti tipici della Costiera Amalfitana!

La Costiera Amalfitana si trova in provincia di Salerno, situata sulla costa del mar Tirreno e vicina a molte altre bellezze della Campania. Vanta dal 1997 la prestigiosissima denominazione di “Patrimonio dell’Umanità“, assegnata a pieno diritto dall’UNESCO.

Grazie alla sua posizione geografica molto favorevole, è una delle mete preferite dai turisti fin dai tempi degli antichi romani, diventando nel corso dei secoli anche un punto di riferimento dal grandissimo valore culturale e naturale tipico del bacino mediterraneo. Una delle particolarità che rendono la Costiera Amalfitana un gioiello a cielo aperto che si estende per kilometri, è il fatto che oltre ad offrire dei servizi e delle infrastrutture di grande livello, colleziona una miriade di luoghi dalla bellezza unica ed esclusivi incastonati all’interno di rocce come fossero delle pietre preziose. 

Tra le tante specialità della Costiera Amalfitana, la cucina è sicuramente una delle più interessanti da scoprire. In questo luogo magico troviamo una cultura gastronomica eccezionale, costruita grazie a prodotti di altissima qualità che solo in Costiera si possono trovare e molte di queste prelibatezze sono invidiate in tutto il mondo per la loro storia ed ovviamente per la loro squisitezza. 

I 5 piatti tipici della Costiera Amalfitana da non lasciarsi sfuggire

Tra i tanti piatti tipici della Costiera Amalfitana, questi sono alcuni dei più conosciuti ed iconici di sempre: la pizza di Tramonti, la colatura di alici, lo scialatiello all’amalfitana, la mulignana c’a’ ciucculata e gli ‘ndureri.

Partiamo dall’entroterra della Costiera Amalfitana: Tramonti. Questo comune è il più esteso della Costiera ed è considerato polmone verde della zona, al quale si deve anche il nome della Tramontana, termine che si sarebbe diffuso con le bussole che gli amalfitani usarono per primi in Occidente. Tramonti è a due passi da Maiori, al centro della Costiera e fa parte dei Monti Lattari.

La specialità del posto è la famosa pizza di Tramonti, un prodotto con una ricetta ed una storia molto diverse da quella classica napoletana. A Tramonti la tradizione della pizza ha origini antichissime ed è legata indissolubilmente alla produzione del pane. L’impasto della pizza tramontana non prevede infatti la farina 00 ma un mix di segale, germanella, miglio e orzo. Oggi questi cereali sono considerati dei cereali nobili, ma all’epoca visto che il loro utilizzo rendeva il pane “scuro” erano considerati cattivi e disonorevoli. Quindi questa pizza “povera” era fatta dai fornai per loro stessi, i quali usavano i cereali invenduti per fare una sorta di schiacciata, che mangiavano con erbette e del lardo. Con il passare degli anni la pizza di Tramonti ha riscosso tantissimo successo, ed è diventata una delle prelibatezze culinarie che offre la Costiera Amalfitana, condita con il classico topping, ovvero pomodoro, origano e alici. 

Con la colatura di Alici arriviamo a Cetara. La colatura di alici è il simbolo di questo piccolo borgo marinaro, un paesino di circa 2000 abitanti, interamente sviluppato su una minuscola spiaggia. Cetara è di una bellezza rara, piena di colori vivaci, si visita in pochi minuti, ma folgora con la sua unicità. La colatura di alici fa parte dell’unicità di questo borgo, tradizionalmente usata come condimento per gli spaghetti, in poche parole viene utilizzata per insaporire le pietanze, infatti essendo molto versatile la si può utilizzare ovunque, dal pesce fritto ai risotti passando per le tartare di manzo. Il sapore della colatura di alici è molto forte, infatti bisogna avere sensibilità nel dosaggio perché anche una goccia in più potrebbe rovinare i sapori del piatto. 

Da Cetara si passa a Maiori, un altro comune bellissimo della Costiera Amalfitana che presenta una grande storia ed una tradizione culinaria unica. Tipici di Maiori sono i sospiri, chiamati anche sospiri delle monache, che fanno parte di tutta la tradizione dolciaria campana riconducibile a conventi e monasteri. Questi dolcetti sono fatti con pasta di mandorle ripieni di crema al limone, un dolce antichissimo. La prima ricetta dei sospiri risale addirittura al 1500, grazie agli appunti di Aleandro Baldi, un viaggiatore che descrive dettagliatamente il suo percorso in Costiera Amalfitana. Ovviamente la ricetta riportata da Baldi è molto diversa da quella odierna, che è la stessa di dagli anni ’60, quando un pasticciere di Maiori riprese la tradizione iniziando a far conoscere ai turisti del posto i sospiri.

Da Maiori ci spostiamo a Minori, un altro borgo piccolissimo ed allo stesso tempo super caratteristico della Costiera. Qui troviamo gli ndureri, la pasta tipica di Minori. Questo formato è simile agli gnocchi ed è antichissimo, alcuni storici fanno risalire la loro nascita al Medioevo. Sarebbero i discendenti delle “palline latine”, un piatto dell’epoca Romana fatto con farro e latte cagliato. I pastai di Minori ripresero questa ricetta mescolando farina e latte cagliato, o in alternativa ricotta, aggiungendo l’uovo e il formaggio di vacca grattugiato. Oggi gli ndureri si trovano in tutti i ristoranti della Costiera e si vendono solitamente su ordinazione, nelle tante botteghe di paese.

Infine possiamo parlare degli scialatielli all’amalfitana. Gli scialatielli sono un tipo di pasta tipico della regione Campania, più precisamente della bellissima Amalfi. Gli scialatielli sono delle strisce di pasta più larghe e corte degli spaghetti. Nacquero come primo piatto della Costiera Amalfitana e proprio per questo motivo il condimento prevedeva i frutti di mare, ovvero cozze, gamberetti, vongole e seppioline.  Ai frutti di mare viene poi aggiunto anche del pomodorino fresco per esaltare tutti i sapori del piatto. 

Questi sono i piatti tipici più conosciuti della Costiera Amalfitana, delle prelibatezze uniche alle quali si aggiungono tante altre pietanze meno conosciute ma dello stesso spessore gastronomico. Insomma la Costiera Amalfitana è uno dei fiori all’occhiello della Campania ma anche dell’Italia intera, vengono turisti da tutto il mondo ogni anno per visitarla e passarci le vacanze quindi bisogna essere fieri di possedere questo immenso patrimonio culturale e custodirlo con tanto amore.

Fonte immagine in evidenza: Unsplash

A proposito di Francesco Sorrentino

Vedi tutti gli articoli di Francesco Sorrentino

Commenta