Il kimchi è il piatto simbolo della cucina coreana, un contorno a base di verdure fermentate, principalmente cavolo, che accompagna quasi ogni pasto. Non esiste un’unica ricetta, poiché il gusto e gli ingredienti possono variare da regione a regione e persino da famiglia a famiglia. Le versioni più comuni prevedono l’uso di peperoncino, aglio, zenzero e cipollotti, che conferiscono al piatto il suo caratteristico sapore complesso: piccante, aspro, salato e ricco di umami.
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I benefici del kimchi: un superfood per l’intestino
Il kimchi è considerato un piatto completo e un vero e proprio superfood, grazie ai suoi valori nutrizionali e al processo di fermentazione. I suoi principali benefici per la salute includono:
- Ricco di probiotici: la fermentazione lattica produce una grande quantità di lattobacilli, batteri “buoni” che favoriscono l’equilibrio della flora intestinale, migliorano la digestione e rafforzano il sistema immunitario.
- Fonte di vitamine e minerali: grazie al cavolo e al peperoncino, il kimchi è ricco di vitamina A, B, C e K. Contiene anche minerali essenziali come ferro e calcio.
- Proprietà antiossidanti: l’aglio e il peperoncino hanno note proprietà antiossidanti, che aiutano a contrastare i radicali liberi.
- Salute cardiovascolare: alcuni studi suggeriscono che un consumo regolare di kimchi possa contribuire a ridurre i livelli di colesterolo, grazie alla presenza di aglio e altri composti bioattivi.
Come si prepara il kimchi: ricetta facile
Preparare il kimchi in casa è più semplice di quanto si pensi. Questa è una ricetta base che puoi personalizzare secondo i tuoi gusti. La versione vegetariana può essere realizzata omettendo la salsa di pesce e aumentando leggermente la salsa di soia.
Ingredienti
Ingrediente | Quantità |
---|---|
Cavolo cinese (Napa) | 1 kg |
Sale grosso (non iodato) | 100 g |
Ravanello Daikon (facoltativo) | 200 g, tagliato a julienne |
Cipollotti | 4-5, tagliati a pezzi |
Gochugaru (peperoncino coreano in polvere) | 3-5 cucchiai (a seconda del piccante desiderato) |
Aglio | 4-5 spicchi, tritati finemente |
Zenzero fresco | 1 cucchiaio, grattugiato |
Salsa di pesce | 2 cucchiai |
Zucchero | 1 cucchiaino |
Procedimento
- Salatura del cavolo: taglia il cavolo a metà per il lungo, poi in quadrati di circa 3-4 cm. Mettilo in una ciotola capiente, cospargilo di sale e mescola bene. Aggiungi acqua fredda fino a coprire il cavolo e lascialo riposare per circa 2-3 ore, mescolando ogni 30 minuti.
- Preparazione della pasta piccante: in una ciotola, unisci il gochugaru, l’aglio, lo zenzero, la salsa di pesce e lo zucchero. Mescola fino a ottenere una pasta omogenea.
- Risciacquo: scola il cavolo e sciacqualo molto bene sotto acqua fredda per rimuovere l’eccesso di sale. Strizzalo delicatamente per eliminare l’acqua in eccesso.
- Assemblaggio: in una ciotola grande, unisci il cavolo, il daikon e i cipollotti. Aggiungi la pasta piccante e, usando dei guanti, massaggia bene tutte le verdure fino a ricoprirle uniformemente.
- Fermentazione: trasferisci il kimchi in vasetti di vetro sterilizzati, pressando bene per eliminare bolle d’aria. Lascia un paio di centimetri di spazio dal bordo. Chiudi i vasetti e lasciali a temperatura ambiente per 1-5 giorni. Controlla ogni giorno: quando vedi delle bollicine e senti un odore piacevolmente acido, la fermentazione è iniziata. A questo punto, trasferisci il kimchi in frigorifero per rallentare la fermentazione e conservarlo.
Come si mangia il kimchi: abbinamenti e idee
Il kimchi è incredibilmente versatile. Oltre a essere il contorno (banchan) onnipresente nella cucina coreana, può essere usato in moltissimi modi:
- Con il riso: l’abbinamento classico, perfetto per bilanciare la piccantezza.
- Kimchi-jjigae: una zuppa piccante e saporita, preparata stufando il kimchi maturo con tofu, maiale o frutti di mare.
- Kimchijeon: un delizioso pancake salato a base di kimchi.
- Nei panini e nei tacos: aggiunge un tocco piccante e una piacevole croccantezza.
- Con carne alla griglia: è l’accompagnamento ideale per piatti come il bulgogi o il galbi.
Storia e cultura: il Kimjang, patrimonio UNESCO
Le origini del kimchi risalgono al periodo dei Tre Regni di Corea, quando la fermentazione era un metodo comune per conservare le verdure durante i lunghi e freddi inverni. La forma più antica era semplicemente a base di verdure salate. Il peperoncino, oggi ingrediente fondamentale, fu introdotto solo nel XVII secolo dai commercianti portoghesi.
Il kimchi è così radicato nella cultura coreana da avere una tradizione a esso dedicata: il Kimjang. Si tratta di un evento comunitario che si svolge in autunno, durante il quale famiglie, amici e vicini si riuniscono per preparare grandi quantità di kimchi da consumare durante l’inverno. Questa pratica di condivisione e cooperazione è stata riconosciuta come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO nel 2013.
Dove comprare il kimchi in Italia
Se non hai tempo di prepararlo, il kimchi è oggi facilmente reperibile anche in Italia:
- Negozi di alimentari asiatici: sono il posto migliore per trovare kimchi autentico, spesso importato direttamente dalla Corea o prodotto localmente secondo ricette tradizionali.
- Supermercati ben forniti: sempre più catene della grande distribuzione dedicano uno scaffale ai prodotti etnici, dove è possibile trovare kimchi confezionato nel reparto frigo.
- Online: numerosi e-commerce specializzati in prodotti coreani e asiatici consegnano in tutta Italia.
Ad esempio, in grandi città come Milano o Roma, è facile trovare negozi specializzati. Un esempio potrebbe essere un market in zona Chinatown o in quartieri con una forte presenza di comunità asiatiche.
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