Posta tra la fine degli anni ’90 e la fine del 2010, la Generazione Z o Gen Z è cresciuta affrontando sempre più circostanze singolari: crisi economiche, disastri diplomatici, guerre (anche religiose), mutamenti globali senza precedenti, e soprattutto una vita completamente immersa nel digitale, con l’invenzione dei social network.
Data la creazione di una realtà virtuale, nella quale essa interagisce continuamente, spesso questa generazione ed i suoi esponenti viene etichettata come disillusa o iper-connessa, perdendo così il vero valore della vita. Nonostante ciò, la Gen Z ha dimostrato di essere molto più di un semplice prodotto dell’era internet: si afferma come un gruppo sociale consapevole, politicamente attivo e determinato a ridefinire il proprio futuro.
Se da un lato questo progresso digitale ha portato alla nascita di nuove opportunità, come informazione istantanea o la possibilità e libertà di fare attivismo online, dall’altro solleva continue problematiche ed interrogativi, come quelli riguardanti la privacy, il confronto di vita con migliaia di figure importanti sulla rete, la cultura della viralità o la salute mentale. Queste tematiche delicate hanno così spinto la Gen Z ad interrogarsi sul modo in cui approcciarsi al mondo, cercando di trovare un nuovo equilibrio rispetto a quelli delle generazioni passate, incastrando connessione digitale, futuro personale e benessere mentale.
In che modo la Gen Z decide di approcciarsi al mondo moderno? Ha intenzione di adattarsi o di trasformare la società?
Rispetto alle generazioni precedenti, nella società moderna gli esponenti della Gen Z hanno deciso di dare maggiore importanza a temi che, durante l’epoca delle generazioni precedenti, venivano sottovalutati.
Primo fra tutti è quello dell’equilibrio tra vita lavorativa/professionale e vita personale, strettamente collegabile al discorso del benessere mentale. Difatti la Gen Z non è più disposta a sacrificare la propria vita per un mero scopo lavorativo, essa vuole «lavorare per vivere, e non vivere per lavorare», far coincidere quel binomio lavoro-vita che permetterebbe ad ogni individuo di poter così realizzarsi professionalmente e al tempo stesso di poter continuare a sviluppare e portare avanti passioni e rapporti umani per una sanità mentale solida.

Un altro tema estremamente importante è quello della sostenibilità. Una delle principali preoccupazioni della Gen Z è quella del cambiamento climatico, per il quale i giovani sono in prima linea, attraverso movimenti e manifestazioni come i “Fridays for Future”, per avere un mondo più sostenibile, chiedendo al prossimo, aziende e governi, di avere maggiore responsabilità verso l’ambiente che ci circonda.
Un’altra battaglia per la quale la Gen Z è in prima linea è quella per il tema dell’inclusività, dove ci si batte per i diritti delle minoranze, la parità di genere e l’inclusione sociale, spingendo aziende e istituzioni a cambiare le loro politiche, con il fine di creare una società globale dove ognuno possa esprimersi liberamente, senza discriminazioni, e che tutti abbiano le stesse possibilità di realizzazione professionale.
Queste differenze di approccio sfociano spesso però in critiche e discordanze tra la Gen Z e le generazioni precedenti: difatti, quest’ultime accusano i giovani di essere troppo sensibili, fragili di fronte alle difficoltà e concentrati su topic di minor valenza. Al tempo stesso la Gen Z controbatte, accusando le generazioni precedenti di aver lasciato loro un mondo pieno di problemi da affrontare e risolvere. Tuttavia però questi scontri, spesso accesi, possono anche essere visti come una risorsa sia per le nuove che le vecchie generazioni, permettendo uno scambio di esperienze e prospettive che arricchiscono entrambe le parti.
La Generazione Z sta cercando piano piano, ma comunque rumorosamente, di riscrivere la società, di ridefinire il modo di affrontare il lavoro, la socialità, le passioni, il modo di vivere. Questo affrontando problematiche come ansie, pressioni costanti, sfide ambientali attraverso sinergie di speranze, autenticità, sostenibilità e connessioni costanti.
Una nuova era sta (già) prendendo forma, auspicando ad uno svolgimento ed un futuro sempre migliore.
Immagini in evidenza: depositphotos