6 poesie cinesi: la cultura millenaria in versi

6 poesie cinesi: la cultura millenaria nella poesia

La storia della letteratura cinese comincia relativamente presto, nell’XI secolo a.C.; in realtà, quello di letteratura non è un concetto tradizionale in Cina ma è legato alla prosa.

Se sei un appassionato di poesia e della cultura cinese, queste 6 poesie cinesi ti faranno scoprire la cultura millenaria nella poesia della “terra di mezzo”.

1. Wang Wei, “Il recinto dei cervi”

“Sul monte deserto non vedo nessuno ma sento il suono  delle voci umane. I raggi riflesso penetrano nel bosco profondo e risplendono sopra il verde muschio”.

Tra le 6 poesie cinesi c’è il componimento di Wang Wei, poeta dell’epoca Tang, ha come tema centrale la contemplazione della natura. C’è la presenza di un’unica persona: esistono altre persone ma si sente solo l’eco della loro voce. I raggi del sole entrano nel fitto bosco e toccano il muschio, riflettendo il colore verde: esso non viene calpestato, prova del fatto che è un posto di solitudine. Questo componimento può essere classificato come poesia dell’eremitaggio, poichè si descrive l’esperienza di solitudine di una persona che contempla la natura.

2. Li Bai, “Sotto la luna, bevendo da solo”

“Seduto lì tra i fiori, con la brocca di vino -, sono io solo, non un amico con me -, élevo il mio boccale e invito il chiaro di luna. Insieme all’ombra, dopo, saremo in tre, giacché la luna non si negherà al bere. E mentre l’ombra seguirà il mio corpo, intanto, al fianco suo, io scorterò la luna. La via della gaiezza termina a primavera; mentre la luna ondeggia, al mio canto, qua e là. E ha un sussulto l’ombra, fremendo, alla mia danza. Da sobri, noi viviamo di una gioia comune; poi, nell’ebbrezza, ciascuno si disperde. Noi tre, per sempre uniti, vagando senza affetti, infine, in lontananza, ci ritroveremo nel Fiume delle Stelle.”

Si tratta di una delle poesie più importanti della letteratura cinese. Il poeta, scrivendo in prima persona, parla di sé come una persona solitaria che trova compagnia nella luna e nella sua ombra. Tutto ciò avviene in una notte primaverile, la quale evoca irrequietezza di desiderio, molto spesso legato ad un desiderio erotico. Tuttavia, è il vino il mezzo attraverso cui è possibile usare la propria immaginazione, infatti, grazie all’alcool, il poeta ha potuto vedere la luna e la sua ombra come due amici.

3. Du Fu, “Alba d’inverno”

“Uomini e bestie dello zodiaco Ancora una volta contro di noi. Bottiglie di vino verde, gusci di aragosta rossa, Tutti vuoti, sono impilati sul tavolo. Come dimenticare una vecchia conoscenza? E ognuno, seduto, ascolta i propri pensieri. Fuori, le ruote dei carri stridevano. Nella grondaia gli uccelli si svegliano. In un’altra alba invernale presto Devo affrontare i miei quarant’anni. Mi spingono forte, momenti ostinati, Piegato nella lunga ombra del crepuscolo. La vita gira e passa, fiaba ubriaca.”

All’inizio del componimento viene descritto l’arrivo dell’autunno che è la più malinconica delle stagioni, mentre nell’ultima parte si parla dell’arrivo dell’inverno, che metaforicamente significa che arriveranno tempi ancora più difficili. Tra le 6 poesie cinesi non possono mancare quelle in cui vengono  utilizzate metaforicamente le stagioni per esprimere il proprio stato d’animo.

4. Li He, “la tomba della piccola Su”

“Rugiada sull’orchidea nascosta, come occhi che piangono. Niente lega un nodo d’amore, fiori nella nebbia che non sopporto di recidere. Erba come il cuscino della carrozza, pini come il tetto della carrozza, il vento è la sua gonna, le acque, i suoi pendenti. Una carrozza con le sponde oliate attende la sera. Candela azzurra fredda fatica a dare luce. Ai piedi di West Mound il vento soffia la pioggia.”

Questa poesia è dedicata alla morte della piccola Su, una cortigiana vissuta nel periodo medievale. Si trova in una sorta di campo e la sua presenza è testimoniata dall’erba, come se fosse un cuscino, il pino come se fosse un parasole, il vento come la gonna della fanciulla e le acque come se fossero i ciondoli che lei portava attaccati alla cintura.

5. Li Shangyin, “Senza titolo”

“Com’è difficile vedersi, così è difficile congedarsi, il vento d’Oriente è illanguidito, i cento fiori sono appassiti. Solo quando il baco di primavera muore, s’esauriscono i fili di seta, solo quando la candela si è consumata, inaridiscono le sue lacrime. Di mattino, allo specchio, provo dolore dei capelli mutati alle tempie, di notte, recitando i versi, devi sentir freddo al chiarore della luna. Da qui al Monte Pengshan, la via non è molta, l’uccello azzurro cercherà di rintracciarli per me.”

Si tratta di una poesia d’amore in cui viene dichiarato un sentimento di passione ma subito dopo si annuncia che la primavera, metafora dell’amore, sta andando via. Infatti, il componimento è pervaso da un’atmosfera di dolore provocata dalla vista degli oggetti che appartenevano alla sua amata che ha lasciato indietro.

6. Li Qingzhao, “Come in sogno”

“Ricordo il padiglione sul fiume al calare del sole. Immersi nell’ebbrezza non sapevamo ritrovare la strada. Ridesti, a sera abbiamo voltato la barc.a Remando smarriti nel folto dei fiori di loto. Con più lena, con più lena. Sì, che spauriti gabbiani e aironi si levavano in volo.”

La poesia di Li Qingzhao chiude le 6 poesie cinesi. Il componimento vede come protagonisti due giovani che hanno bevuto. Successivamente, vanno su una barca e si perdono in un campo di fiori di loro. Cercando di liberarsi, si avvicinano ad un gruppo di aironi che volano via. Il movimento degli aironi suggerisce la caducità delle emozioni, ciò significa ce la felicità dura un istante.

 

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Immagine in evidenza: Pixabay

 

 

 

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