Addestramento astronautico: come si diventa astronauti

addestramento astronautico: come si diventa astronauti

Era il 20 luglio 1969 quando Neil Armstrong e Buzz Aldrin riuscirono nell’impossibile impresa di portare l’uomo sulla Luna. ‘’Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità’’, queste le parole di Armstrong poco dopo l’allunaggio. Effettivamente, da allora, l’umanità di grandi passi avanti ne ha fatti, aprendosi sempre di più agli infiniti orizzonti dell’universo. Coloro che sono incaricati di fare le veci umane nello spazio sono gli astronauti che, a bordo di navicelle spaziali, lasciata la Terra, trascorrono dalle tre settimane ai sei mesi a bordo della ISS, la Stazione Spaziale Internazionale. Prima di arrivare alla ISS, però, gli astronauti devono sottoporsi a un lungo periodo di addestramento, l’addestramento astronautico, che ha il fine non solo di prepararli a vivere in un ambiente con assenza di gravità, ma anche di permettere loro di sviluppare ed approfondire le skills adeguate per poter operare con i complessi sistemi della Stazione Spaziale.

In passato, i parametri secondo i quali si selezionavano gli astronauti e l’addestramento astronautico stesso erano assai più rigidi di adesso: un astronauta doveva avere un’ottima prestanza fisica e veniva sottoposto a continui test attraverso i quali si valutava la sua capacità di mantenere il controllo in situazioni di forte stress. Tuttavia, la situazione oggi è molto cambiata ed a bordo della navicella, ci sono diversi astronauti che ricoprono ruoli e mansioni differenti. Abbiamo i piloti e gli astronauti/scienziati; questi ultimi sono dediti principalmente alle mansioni della missione stessa o a svolgere compiti sia all’interno che all’esterno della ISS.

L’ addestramento astronautico, oggi, prevede un periodo di preparazione lungo due anni: difatti, per diventare astronauta non è solo richiesta la conoscenza approfondita del proprio campo di specializzazione, ma di svariati campi scientifici. É richiesta, inoltre, la preparazione fisica adeguata che permetta agli astronauti di potersi muovere ed operare in uno spazio privo di gravità e la conoscenza dei complessi sistemi della ISS. Inoltre, l’addestramento astronautico tiene conto dell’età, del sesso e delle qualità fisiche del singolo individuo.

Proponiamo qui di seguito una serie di addestramenti performati alla NASA, all’ESA (Agenzia Spaziale Europea) e sulla Stazione Spaziale Internazionale.

Adattamento alla microgravità

Il primo ostacolo di qualsiasi novello astronauta nello spazio è l’adattamento ad una situazione di totale assenza di peso. Al Sonny Carter Training Facility situato ad Houston, è situato il Neutral Buoyancy Laboratory (NBL), una delle sedi d’addestramento degli astronauti che ospita una delle piscine più grandi al mondo. Sulla Terra, infatti, un ottimo modo per simulare l’assenza di peso è l’acqua. La piscina contiene 23,5 milioni di litri d’acqua e delle ricostruzioni subacquee della Stazione Spaziale Internazionale. Ogni astronauta, in questa fase dell’addestramento astronautico, indossata una tuta molto simile alle tute EMU utilizzate nello spazio e accompagnato da una squadra di sommozzatori, si immergerà nella piscina dove dovrà imparare a svolgere le EVA, le attività extra veicolari, in una quasi completa assenza di peso. Ovviamente, l’acqua è un ottimo simulacro per l’assenza di peso, ma non riproduce l’esatta situazione che gli astronauti si troveranno a vivere nello spazio. Ad esempio, a causa della resistenza dell’acqua, contrariamente a ciò che avverrà nello spazio, gli astronauti avranno molta difficoltà a compiere azioni ma estrema facilità nel mantenere fermo un oggetto. Le tute utilizzate sott’acqua, inoltre, sono caratterizzate da cinte alle quali vengono legati dei pesi, così da permettere agli astronauti di mantenere il galleggiamento.

L’Addestramento NEEMO e l’addestramento EVA CAVES

L’ addestramento NEEMO è un altro tipo di addestramento pre-volo dove gli acquanauti passeranno del tempo rinchiusi nel laboratorio Aquarius, performando delle EVA e simulando la vita nello spazio.
L’ESA CAVES prevede, invece, un addestramento di circa tre settimane in una grotta con caratteristiche simili alla vita nella navicella spaziale. In entrambi i tipi di addestramento, gli astronauti svilupperanno anche le capacità di lavorare in team, capacità di leadership e di risoluzione dei problemi.

Weightless Wonder

Anche chiamati Vomit Comet, sono dei particolari tipi di aerei che simulano la totale assenza di gravità. Il nome Vomit Comet lascia poco spazio all’immaginazione e si riferisce a tutti quegli astronauti che, provata l’esperienza per la prima volta, sono soliti sentirsi male.

L’addestramento astronautico alla ESA

L’ addestramento astronautico alla ESA (Agenzia Spaziale Europea) comprende tre fasi di addestramento: un addestramento astronautico base, uno avanzato e uno specifico. Il primo addestramento, quello di base, prevede l’insegnamento delle politiche di volo e l’apprendimento di materie tra cui ingegneria, astrodinamica, biologia e astronomia. Quello avanzato prevede, invece, l’approfondimento delle materie apprese durante la prima fase, mentre l’ultima fase dell’addestramento, quello specifico, avrà durata di diciotto mesi e avrà inizio solo nel momento in cui l’astronauta sarà affidato ad una missione.

L’ addestramento astronautico a bordo della ISS

L’addestramento astronautico non si ferma all’addestramento pre-volo, continuerà anche a bordo della ISS fornita di una palestra che permette agli astronauti di mantenersi in forma anche sulla navicella. Infatti, il corpo umano nello spazio, a causa dell’assenza di peso, va incontro all’indebolimento della massa ossea e della massa muscolare, che dovranno quindi essere allenate periodicamente. Uno dei macchinari utilizzati per l’allenamento degli astronauti è l’Advanced Resistive Exercise Device (anche abbreviato come ARED) che permette di allenare l’addome, di fare sollevamento pesi e gli squat. Un tipo di allenamento molto famoso praticato dagli astronauti sulla ISS viene svolto tramite l’utilizzo di un kettlebell che, situato in mezzo alle gambe, deve essere sollevato fino all’altezza del torace. E’ considerato uno degli esercizi più completi per rinvigorire sia la massa muscolare che quella ossea.

Il ritorno sulla Terra

Infine, dopo la loro permanenza nello spazio, al ritorno sulla Terra, l’addestramento astronautico prevede una fase riabilitativa che permetta agli astronauti di riadattarsi alla gravità che rende loro difficile, dopo lunghi mesi nello spazio, svolgere anche le attività più semplici.

Fonte immagine in evidenza: Pixabay

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