Antropologia applicata: aiuta a risolvere i problemi sociali?

Antropologia applicata: aiuta a risolvere i problemi sociali?

Per addentrarci nell’ambito della risoluzione dei problemi, dobbiamo capire esattamente cos’è l’antropologia applicata e come essa opera nel campo sociale.
Quindi, cos’è l’antropologia?
E come opera l’antropologia applicata?

L’antropologia è una branca della scienza che mette al centro gli esseri umani e i suoi comportamenti nella società, studiandone diversi aspetti quali l’ambito evolutivo, sociologico, culturale, morfologico, psicologico e tanti altri ancora.
Esistono diverse diramazioni dell’antropologia, tra cui c’è anche l’antropologia applicata.
Tra i primi precursori dell’antropologia troviamo Aristotele, che classificò il mondo zoologico, inserendo l’uomo con facoltà di ragionamento all’interno di esso.
Gli studi sull’uomo, si approfondirono con l’ampliamento degli studi medici e grazie anche ai racconti di viaggiatori come Marco Polo e Magellano.
Pian piano, attraverso l’evoluzione dell’uomo e delle scoperte geografiche e i progressi tecnologici, sono nate diverse sezioni dell’antropologia che trattano i temi più disparati, dalla antropologia biologica, archeologica, all’antropologia linguistica e così via.

La definizione di Marc Augé, antropologo e filosofo francese, spiega di cosa si occupa un antropologo:

«L’antropologo parla di quel che ha sotto gli occhi: città e campagne, colonizzatori e colonizzati, ricchi e poveri, indigeni e immigrati, uomini e donne; e parla, ancor più, di tutto ciò che li unisce e li contrappone, di tutto ciò che li collega e degli effetti indotti da questi modi di relazione.»  

L’antropologia applicata quindi indaga scientificamente i principi che si nascondono alla base dei comportamenti e delle relazioni tra essere umani, applicando questi principi in modo pratico, nella vita quotidiana.
Si tratta dell’incontro reale tra la teoria e la pratica, in cui l’antropologia applicata funge da unione tra lo studio sul campo e l’azione stessa dei principi studiati.

L’antropologia applicata quindi opera attraverso dei metodi basati su raccolte dati e ricerche sul campo e si pone come obbiettivo il portare a un cambiamento di sistema culturale nell’ambito desiderato.

I rami principali in cui opera l’antropologia applicata sono:

  • il campo biologico, comprende tutti gli studi sull’uomo e sulla sua evoluzione, concentrandosi sulle diversità degli esseri umani;
  • il campo culturale, con metodi etnografici, in questo campo si studia a 360 gradi le culture, la diversità tra di esse, tradizioni, simboli, folklore;
  • il campo linguistico, la lingua diventa uno strumento sociale per la comunicazione e per la vita sociale;
  • il campo archeologico, tratta degli oggetti usati nel passato dagli esseri umani per determinarne come si viveva prima.

Nel mondo contemporaneo, l’antropologia applicata serve e aiuta ad aprire la mente, è nostra alleata per ricercare nuove prospettive, può fornirci degli strumenti nuovi per meglio capire il mondo che ci circonda e soprattutto per imparare a filtrare ciò che ci viene detto dall’esterno, come i giornali, la televisione e i social media in generale.
Lo studio dell’uomo in gruppo, nella dimensione sociale e comunitaria, per l’antropologia applicata è la base da cui partire per la risoluzione di problemi contemporanei come le discriminazioni che, ancor oggi purtroppo, dei gruppi minoritari (ma non sempre) devono subire.

Per capire e comprendere il mondo contemporaneo, l’antropologia applicata grazie al suo approccio alle diverse culture permette di rompere quel muro di ignoranza e diffidenza in cui molte persone vivono, riuscendo ad abbattere alcuni pregiudizi infondati, come ad esempio, il pensiero di supremazia e unicità rispetto ad altri popoli o culture.  
Molto spesso, attraverso le domande che vengono poste attraverso gli studi dell’antropologia applicata e soprattutto della ricerca sul campo, si traggono nuove risposte per problemi comuni.

Il ruolo dell’antropologia applicata nel mondo contemporaneo ci aiuta ad attuare una sospensione di giudizio, per rivalutare concetti e pensieri, mettendo in discussione sé stessi e le proprie conoscenze, per vivere meglio soprattutto in comunità.

Fonte immagine: Freepik

A proposito di Turco Rosa

Studentessa di lingue e culture comparate presso l'Orientale di Napoli, con una grande passione verso la lingua e la cultura giapponese. Maratoneta di serie tv e film di ogni genere, amante dell'arte cinematografica in ogni sua parte. Con esperienza quinquennale nell'ambito della vendita e assistenza telefonica. Il suo sogno nel cassetto è di diventare un traduttrice e giornalista letteraria.

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