Bandiere scandinave: storia e significato

Bandiere Scandinave : storia e significato

Nonostante le bandiere scandinave siano diverse nei colori, tutte sono accomunate da un elemento distintivo.
Stiamo parlando della croce nordica (o croce scandinava) , che consiste in una croce, che si estende fino al bordo della bandiera con il braccio verticale decentrato a sinistra, e che rappresenta la cristianità.

Ma quali sono le bandiere scandinave?  Qual è la loro storia?

Scopriamolo insieme in questo articolo.

Dannebrog : la bandiera madre

Caratterizzata da un fondo rosso ed una croce nordica bianca, la bandiera della Danimarca (in danese Dannebrog) è considerata la bandiera madre di tutte le altre bandiere scandinave, poiché è la più antica di tutte ed è quella dalla quale tutti i paesi scandinavi hanno preso ispirazione.
Tuttavia la Dannebrog non è solo la prima bandiera della Scandinavia ma è addirittura la più antica al mondo. Infatti essa risale al XIV secolo e addirittura c’è una leggenda intorno a questa bandiera, secondo cui la Dannebrog fosse caduta dal cielo durante la battaglia di Lyndanisse del 1219,  nei pressi di quella che oggi è l’attuale Tallinn .
Oggi questa bandiera, per chi è nato in Danimarca,  non rappresenta solo un simbolo ma è una vera e propria ossessione tanto che la Dannebrog viene esposta dappertutto durante le feste ed è addirittura l’emoji più utilizzata dai danesi.

Sveriges Flagga: la bandiera della Svezia

Caratterizzata da uno sfondo blu e una croce nordica gialla, la prima bandiera scandinava che ha cercato di emulare la Dannebrog è stata la bandiera della Svezia (in svedese Sveriges Flagga), che risale al 1569, anno in cui viene introdotta dal duca Giovanni di Finlandia, figlio del re svedese Gustavo I di Vasa.
In base ad un decreto parlamentare ci sono dei giorni prestabiliti in cui le persone possono issare la bandiera svedese  : il giorno di Capodanno , il 28 gennaio ( giorno in cui si festeggia il nome del re) , il 12 marzo (giorno in cui si festeggia il nome della principessa ereditaria), la Domenica di Pasqua, il 30 aprile (il giorno del compleanno del re), Pentecoste, il 6 giugno  (festa nazionale svedese) , il giorno di Midsommar (mezza estate), il 14 luglio (Compleanno della principessa ereditaria), l’8 agosto (giorno in cui si festeggia il nome della regina), il giorno delle elezioni nazionali,  il 24 ottobre (giornata delle nazioni unite), Il 6 novembre (giorno nel quale si ricorda la morte di Gustavo II Adolfo nella battaglia di Lützen del 1632), il 10 dicembre (quando vengono assegnati i premi Nobel) , il 23 dicembre (compleanno della Regina) e il giorno di Natale.

Le bandiere di Norvegia, Islanda, e Isole Fær Øer

Le bandiere di Norvegia, Islanda, e Isole Fær Øer, sono le più moderne della Scandinavia, e ciò lo si può notare anche dal fatto che mentre le bandiere scandinave più antiche, quali quelle di Danimarca e Svezia sono bicolore, queste più moderne sono tricolore. La prima delle bandiere moderne nonché la prima tricolore,  è la bandiera della Norvegia (in norvegese Det Norske Flagget), caratterizzata da uno sfondo rosso e da una croce nordica blu bordata di bianco.
La Norske Flagget risale al 1821, anno in cui viene disegnata da un imprenditore e politico della città di Bergen, Frederik Meltzer, che aveva in mente di creare una bandiera che avesse innanzitutto la croce nordica, simbolo di cristianità, e che avesse qualcosa dei 2 paesi che in passato avevano sottomesso la Norvegia.
Per questo motivo la bandiera norvegese ha 3 colori: il rosso e il bianco della Danimarca, e il blu della Svezia.
Un’altra bandiera scandinava moderna è quella dell’Islanda (in islandese Íslenski Fannín) , che riflette molto sia la storia che il territorio islandese.
Infatti la bandiera islandese è composta da 3 colori , che in realtà sono gli stessi della Norvegia, ma invertiti, con lo sfondo blu e la croce nordica rossa bordata in bianco.
Ciò non è un caso, infatti l’isola viene scoperta dai vichinghi Norvegesi,  che a differenza di quelli danesi che si erano concentrati prevalentemente in Gran Bretagna,  si concentrarono  nella zona compresa tra Islanda e Groenlandia che divennero prima colonie della Norvegia poi della Danimarca, e l’ Íslenski Fánnín , riflette un po’ la storia dell’Islanda poiché il blu e il rosso li ritroviamo nella bandiera norvegese, mentre il bianco è un riferimento alla Danimarca poiché l’isola è stata colonia danese per un lungo periodo, infatti solo nel 1944 l’Islanda riesce ad ottenere la propria indipendenza.
Ma la bandiera islandese non riflette solo la  storia, bensì anche il territorio dell’Islanda, infatti il blu rimanda al mare,  il rosso rimanda ai vulcani islandesi mentre il bianco rimanda ai ghiacciai.
Infine un’altra delle bandiere scandinave moderne è senza dubbio , la merkið, la bandiera delle Isole Fær Øer , che appartengono ancora al Regno di Danimarca, insieme alla Groenlandia.
La Merkið è caratterizzata da uno sfondo bianco e una croce nordica rossa con il bordo in azzurro. Il bianco sta ad indicare i mari ghiacciati, il blu indica il cielo e il rosso indica il sangue versato dalla popolazione per ottenere l’indipendenza.

La bandiera della Finlandia

Un’altra bandiera che si è ispirata alla Dannebrog, è la bandiera della Finlandia (in finlandese Sinirisilippi), che è in uso dal 1918, ed è costituita da uno sfondo bianco e una croce nordica blu.
Il bianco rappresenta la neve, mentre il blu rappresenta i numerosi laghi della Finlandia.

Altre bandiere scandinave

Altre bandiere caratterizzate dall’elemento distintivo della croce nordica sono  quella delle isole Åland, caratterizzata da uno sfondo blu e una croce rossa bordata in giallo, e quella della regione della Scania, con uno sfondo rosso e una croce gialla.
Infine, altre bandiere con la croce scandinava le ritroviamo anche in Francia, precisamente in Normandia, e in Gran Bretagna, nelle Isole Orcadi.

Fonte immagine in evidenza : Unsplash

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