Biografia di Caterina II: una zarina insolita

Biografia di Caterina II: una zarina insolita

Nata nel 1729, Caterina II divenne zarina di Russia a 33 anni col potere assoluto di fare dell’impero russo tutto ciò che vuole per 34 anni fino alla sua morte nel 1796. Durante il corso della sua vita da un lato riuscì ad essere zarina di un impero sia europeo che russo, e dall’altro a farsi adorare anche dai philosophes francesi, tant’è che Voltaire fu il primo a definirla Caterina la Grande. Nonostante sia stata zarina di Russia, in realtà la nobile era tedesca e prima della conversione alla fede ortodossa il suo nome era Sofia Federica Augusta. Grazie alle sue memorie e alle sue lettere siamo in grado di ricostruire la biografia di Caterina II.

Vediamo più da vicino le date chiave della storia del Settecento che ci servono per ricostruire e interpretare la biografia di Caterina II:

1741 

Nei 15 anni successivi alla morte di Pietro I (detto Pietro il Grande), si successero ben cinque tra zar e zarine fino all’ultimo colpo di Stato che fece salire al trono sua figlia, Elizaveta Petrovna (nota come Elisabetta di Russia), il cui governo durò 20 anni. 

1762  

Elizaveta Petrovna morì e il Gran duca divenne zar Pietro III, nipote adottato della zarina, estremamente impopolare e che scandalizzò i ministri per la sua non desiderata estetica tedesca. 

1756-63

Sul fine della guerra dei Sette Anni Pietro III tradì i suoi alleati siglando un trattato di pace con Federico II di Prussia, che costituiva per lui persona di profonda ammirazione. Questo non fece altro che accrescere il malcontento popolare. 

1762 

Con un colpo di Stato dei sostenitori di Caterina II, e specialmente dei fratelli Orlov, si autoproclamò imperatrice sotto il nome di Caterina la Grande, detronizzando suo marito.

1796 

Caterina II morì prima di mandare il suo esercito contro i rivoluzionari francesi, inasprita e sconvolta. Salì al trono suo figlio Paolo che non sarà ben accolto, e per questo ucciso. 

Una sovrana illuminata 

Caterina era una sovrana acculturata: leggeva enciclopedie, scriveva commedie, poesie, articoli di giornale, romanzi, scritti pedagogici e le sue memorie divenendo così la protagonista dell’immagine del sovrano colto e spiritoso, innovativa per l’epoca.

Una nuova visione 

La zarina tollerava tutte le religioni, però osservava scrupolosamente la religione ortodossa e la sua tolleranza aveva sicuramente dei limiti. Ebbe lo scopo di abolire la servitù della gleba, istituire un nuovo codice di leggi illuminato e abolire la pena di morte. Nei suoi scritti parlava di uguaglianza e libertà, temi considerati talmente estremi che in Francia furono vietati per quanto sovversivi.

Il successo di Caterina

Caterina, nonostante le sue origini, aveva deciso di diventare completamente russa. Il suo grande sogno era l’espansione della Russia, e sintomo di questo suo programma politico erano i nomi che fece dare ai suoi nipoti: decise, infatti, che i figli di suo figlio Paolo avranno i nomi di Alessandro come Alessandro Magno ed il secondo Costantino, come l’imperatore che fondò Costantinopoli. Caratteristica spiccata della biografia di Caterina II è la sua determinazione: era molto determinata ad ottenere il successo a tutti i costi, per questo capì che la chiave era farsi russa fino al midollo. La zarina studiava russo con grande impegno e nei suoi scritti affermò che quando prese la polmonite si alzava spesso di notte per studiare e il suo segreto era far finta di dormire mentre ascoltava i discorsi delle dame di corte. Caterina inoltre, riduce l’applicazione della tortura e della pena di morte, e si convince che il popolo non è maturo per l’abolizione della servitù. Tuttavia, alla fine del suo regno Caterina è sempre più incline a rinchiudersi nel suo potere assoluto e diffidare del popolo, nel quale aveva riposto speranze.

La vita amorosa

Si innamorò man mano dei suoi ministri e generali, tant’è che sono stati contati due amanti ufficiali prima della salita al trono e dieci dopo. Caterina li cambiò spesso, e talvolta si stufava anche di uomini a cui però continuò a voler bene, li scelse sempre più giovani di lei e se ne affezionò molto ricoprendoli di regali. Il più importante, però, per lei rimase sempre il principe di Tauride Grigorij Potemkin. 

Fonte immagine: Depositphotos.com

Altri articoli da non perdere
Il caso Megumi Yokota, storia dietro al misterioso rapimento
Il caso Megumi Yokota, la storia dietro al misterioso rapimento

La vita di Megumi Yokota è una storia toccante che cattura il cuore di coloro che vengono a conoscenza di Scopri di più

Napolitudine: a smania ‘e turnà

Una strana malinconia, accompagnata da una dolce nostalgia e da quel pizzico di gioia. Una sensazione che riempie cuore, mente, Scopri di più

Luoghi da non perdere a Bologna, una top 5
luoghi da non perdere a Bologna

Eletta “capitale europea della cultura” nel 2021 e con i suoi portici entrati a far parte a pieno diritto nella Scopri di più

La letteratura giapponese, l’età contemporanea
La letteratura giapponese

L'apertura del Giappone e l'inizio della modernità Con l’apertura del Giappone al resto del mondo nel 1853, dopo due secoli Scopri di più

Poesie russe sull’Amore: 5 romantici componimenti
poesie russe sull'amore

L’amore, il motore di tutte le cose. Sa vestirsi di cento abiti ed esser gustato in cento sapori; è quella Scopri di più

Origine dell’Ankh: la croce egizia, simbolo di vita
croce egizia

La croce egizia – o Ankh volendo rispettare il suo nome originale – è uno dei simboli più popolari dell'antico Scopri di più

A proposito di Roberta Casacchia

Vedi tutti gli articoli di Roberta Casacchia

Commenta