Capo Kamui è un suggestivo promontorio situato a Shakotan, sulla costa ovest dell’isola di Hokkaido, in Giappone. Caratterizzato da scogliere che si tuffano per 80 metri nel Mar del Giappone, questo luogo offre paesaggi naturali di incredibile bellezza. Il suo nome deriva dalla lingua del popolo Ainu, dove Kamui significa “divinità” o “essere divino”, un nome che riflette perfettamente l’aura maestosa e quasi spirituale del posto. Un sentiero panoramico permette di raggiungere la punta estrema, regalando viste mozzafiato sul mare di un colore intenso, noto come “Shakotan Blue”.
Sebbene un devastante tsunami abbia colpito l’area nel 1940, oggi Capo Kamui è una meta turistica molto amata. La sua fama è legata non solo al panorama, ma anche a una struggente leggenda che ha per protagonista la roccia alta 41 metri che emerge dal mare, la Kamui-iwa.
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La leggenda di Chalenka e del generale Yoshitsune
La leggenda di Capo Kamui ha come protagonisti Minamoto no Yoshitsune, un leggendario generale del clan Minamoto vissuto nel XII secolo, e Chalenka, la bellissima figlia di un capo del popolo Ainu. Si narra che Yoshitsune, in fuga dai suoi nemici, trovò rifugio in Hokkaido, dove incontrò la giovane e se ne innamorò. I due si giurarono amore eterno, ma il destino del generale lo chiamava altrove. Yoshitsune dovette lasciare l’isola per continuare il suo viaggio verso nord, ma partì senza avvisare la sua amata.
Quando Chalenka scoprì la sua assenza, lo cercò disperatamente lungo tutta la penisola di Shakotan. Arrivata sulla punta di Capo Kamui, vide la nave del suo amato allontanarsi all’orizzonte. Sopraffatta dal dolore e sentendo il cuore in fiamme, lanciò una terribile maledizione: “Possa ogni nave che tenti di passare per queste acque con una donna a bordo, affondare!”. Subito dopo, si gettò in mare. La leggenda vuole che il suo corpo si sia trasformato nella roccia Kamui-iwa, eterna sentinella di quel tratto di mare.
La maledizione di Chalenka: il divieto di accesso per le donne
La potente maledizione di Chalenka ebbe un impatto reale sulla storia del luogo. Per secoli, la superstizione ha alimentato il timore che la gelosia della giovane Ainu potesse causare naufragi. Per questo motivo, il clan Matsumae, che controllava Hokkaido durante il periodo Edo, vietò ufficialmente alle donne l’accesso all’intera area di Capo Kamui a partire dal 1691. Questa restrizione, profondamente radicata nella cultura locale, rimase in vigore per quasi due secoli, fino al 1855. Oggi, fortunatamente, chiunque può visitare questo luogo, ma conoscere questa storia aggiunge un livello di profondità all’esperienza, mostrando come folklore e realtà si siano intrecciati.
Visitare Capo Kamui oggi: il sentiero e il panorama
Oggi l’accesso a Capo Kamui è regolato da un cancello che apre al mattino e chiude nel tardo pomeriggio (gli orari variano con la stagione). Dal parcheggio parte un sentiero ben curato, chiamato “Charenka no Michi” (il sentiero di Chalenka), che si snoda lungo la cresta del promontorio per circa 770 metri. La passeggiata dura circa 20-30 minuti e offre viste spettacolari a 360 gradi. Il sentiero conduce a un faro situato sulla punta estrema del capo, da cui si può ammirare la roccia Kamui-iwa e l’incredibile blu cobalto del mare, una tonalità così unica da meritarsi il nome di “Shakotan Blue”.
| Aspetto | Dettagli pratici per la visita |
|---|---|
| Localizzazione | Punta della penisola di Shakotan, Hokkaido, Giappone |
| Accesso | Accesso tramite cancello con orari variabili. La strada è chiusa da dicembre a marzo a causa della neve |
| Periodo migliore | Da giugno a settembre, quando il tempo è mite e il colore del mare (“shakotan blue”) è più intenso |
| Attrazione principale | Sentiero panoramico “charenka no michi” (circa 25 min) fino al faro, con vista sulla roccia kamui-iwa |
Consigli per la visita e cosa vedere nei dintorni
Per godere appieno di Capo Kamui, è consigliabile visitarlo in una giornata di sole. È importante verificare gli orari di apertura del cancello, che possono variare in base al meteo, come indicato anche dall’ente nazionale del turismo giapponese. La penisola di Shakotan fa parte del Parco Quasi-Nazionale di Niseko-Shakotan-Otaru Kaigan e offre altre meraviglie naturali, come la costa di Shimamui. Inoltre, la zona è rinomata per le sue specialità gastronomiche: in estate è possibile gustare l’uni, il riccio di mare fresco, considerato uno dei migliori di tutto il Giappone. Conoscere queste leggende è un modo per comprendere meglio la profonda connessione tra la cultura del popolo giapponese, la sua storia e la natura maestosa che lo circonda.
Fonte immagine: Wikipedia
Articolo aggiornato il: 29/09/2025

