Tra gli scrittori italiani più importanti che hanno contribuito al patrimonio culturale del nostro Paese figura indubbiamente Alessandro Manzoni. Affrontare un autore di questo calibro significa confrontarsi con una personalità poliedrica, acculturata e rivoluzionaria, la cui influenza sulla lingua e sulla letteratura italiana è ancora oggi tangibile.
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Biografia di Alessandro Manzoni
Alessandro Manzoni è un autore che va inquadrato nel contesto storico in cui è vissuto, ovvero il 1800, motivo per cui è fondamentale stabilire le basi della sua attività letteraria e come questa si evolve nel corso della sua vita.
Alessandro Manzoni nasce a Milano nel 1785. Cresce nel contesto aristocratico dell’illuminismo lombardo di fine XVIII secolo, essendo nipote del celebre giurista e filosofo Cesare Beccaria. La sua formazione viene affidata ai collegi religiosi, un’esperienza che gli causa una forte sofferenza per la rigida disciplina clericale e che lo porta gradualmente ad allontanarsi dalla fede. Durante il periodo collegiale, Manzoni si appassiona alla letteratura classica e comincia a viaggiare. Si reca a Venezia e Milano e poi si trasferisce a Parigi con la madre Giulia Beccaria, il cui stretto rapporto influenzerà notevolmente le sue scelte di vita.
Proprio a Parigi, grazie alle nuove amicizie, Manzoni entra nel mondo intellettuale francese e si fa conoscere a livello europeo, tanto da conquistare la nomina di guida del movimento romantico in Italia. Questi anni sono determinanti per lo scrittore: conosce e sposa la calvinista Enrichetta Blondel, la sua prima moglie, e attraverso un profondo percorso interiore si riavvicina alla fede cattolica, arrivando a una sentita conversione.
La fase principale della sua carriera letteraria si inserisce approssimativamente tra il 1816 e il 1825. In questi anni lo scrittore si dedica al rinnovamento dei principali generi letterari (tragedia, poesia religiosa, romanzo) e si interessa attivamente alla società dell’epoca. Porta a compimento le sue opere più importanti e, allo stesso tempo, definisce la sua scelta linguistica: il fiorentino contemporaneo parlato dalle classi colte, una decisione fondamentale per il suo celebre romanzo. Durante la sua esistenza, Alessandro Manzoni soffrirà per la perdita di molti punti di riferimento. La sua vita fu segnata da numerosi lutti, tra cui la morte della prima moglie e di ben nove dei suoi dieci figli, e da ricorrenti problemi di salute di natura nervosa. Una situazione che lo condurrà a vivere i suoi ultimi anni nello sconforto e nell’isolamento. Prima della sua morte, avvenuta nel 1873, Manzoni verrà celebrato dalla patria: riceverà onorificenze, titoli accademici e gli sarà riconosciuto il suo ruolo nell’unificazione della lingua italiana.
L’attività di Alessandro Manzoni abbraccia tutti i generi letterari, una ragione in più per conferirgli lo status di grande scrittore della letteratura italiana.
Le opere principali in sintesi
Genere Letterario | Opere rappresentative |
---|---|
Poesia | Inni Sacri, Odi civili (tra cui Marzo 1821 e Il cinque maggio) |
Teatro | Il Conte di Carmagnola, Adelchi |
Romanzo | I Promessi Sposi (nelle sue tre edizioni: Fermo e Lucia, 1827, 1840) |
La poesia
Per quanto la sua produzione poetica sia rimasta in parte incompiuta, Manzoni comincia a comporre poesie in età giovanile, inizialmente influenzato dal neoclassicismo. In seguito alla conversione, sposta la sua attenzione sulla poesia religiosa. A tal proposito progetta gli Inni sacri, che avrebbero dovuto celebrare le principali festività religiose dell’intero anno liturgico. Di questi ne completa solo cinque, utilizzando una metrica ritmica e versi della tradizione.
D’impronta politica, invece, sono le Odi civili. In queste opere Manzoni manifesta un messaggio di rinnovamento e di lotta per la libertà e l’indipendenza italiana. All’interno di questa raccolta, che comprende alcune delle poesie più celebri di Manzoni (Marzo 1821, Il cinque maggio), emerge la riflessione sull’impero napoleonico, le aspirazioni patriottiche e il ruolo di Dio negli eventi storici.
Il teatro
Nell’ambito del teatro, un altro dei generi letterari portati a maturazione da Manzoni, lo scrittore si interroga sulla decadenza della civiltà italiana rispetto al contesto europeo del suo tempo. Principalmente, Manzoni scrive tragedie storiche ambientate in epoche lontane dall’Ottocento. Il Conte di Carmagnola, ad esempio, è una celebre tragedia ispirata al modello di Shakespeare e ambientata nel 1400, la cui novità è data dalla presenza del coro. Altra opera degna di nota è l’Adelchi, sempre una tragedia storica con coro, questa volta di ambientazione medievale, all’epoca della caduta del regno longobardo per mano di Carlo Magno.
La prosa e il romanzo storico
Nell’ambito della prosa, Alessandro Manzoni arriva al culmine della sua traiettoria letteraria. Sentendosi insoddisfatto dei generi alti, che riteneva incapaci di comunicare direttamente ai lettori del suo tempo, decide che la soluzione più adatta sia il romanzo. Decisiva in questa scelta è l’influenza dell’opera Ivanhoe dello scrittore scozzese Walter Scott, prototipo del romanzo storico. Da questo modello Manzoni depura gli elementi eccessivamente romanzeschi per dare spazio al vero e alle fonti certe. A partire da questa idea, darà vita al romanzo storico de I Promessi sposi. All’opera apporterà una serie di modifiche significative nel corso dei decenni, facendo emergere uno stile mezzano e un’attenta alternanza della storia con la Storia. All’interno del romanzo, il concetto di Divina Provvidenza agisce come motore degli eventi, guidando le vicende dei personaggi umili, veri protagonisti morali, attraverso le difficoltà imposte dal potere e dalla storia.
Altre informazioni e curiosità su Alessandro Manzoni
Per cosa è famoso Alessandro Manzoni?
Alessandro Manzoni è famoso soprattutto per il suo romanzo I Promessi Sposi, considerato un capolavoro della letteratura italiana. È inoltre riconosciuto per il suo ruolo fondamentale nel rinnovamento del romanzo storico e per il suo contributo decisivo alla definizione della lingua italiana moderna, promuovendo l’uso del fiorentino colto.
Qual è il pensiero di Manzoni in breve?
Il pensiero di Manzoni si fonda sul rapporto tra fede e storia. Crede che la Divina Provvidenza operi nelle vicende umane, anche in quelle più dolorose, per portare a un bene superiore. La sua poetica si basa sul “vero per soggetto”, ovvero sulla rappresentazione della realtà storica, dando voce e dignità morale soprattutto agli umili, spesso trascurati dalla storiografia ufficiale.
Come avviene la sua conversione religiosa?
La conversione di Manzoni fu un processo graduale, fortemente influenzato dalla profonda fede della moglie calvinista, Enrichetta Blondel, che a sua volta si convertì al cattolicesimo. L’episodio chiave avvenne a Parigi nel 1810: durante la calca per i festeggiamenti napoleonici, Manzoni perse di vista la moglie e, preso dal panico, si rifugiò nella chiesa di San Rocco, dove fece voto alla Madonna di convertirsi se l’avesse ritrovata.
Quanti figli ha avuto Manzoni?
Alessandro Manzoni ha avuto dieci figli dalla sua prima moglie, Enrichetta Blondel. La sua vita fu però funestata da gravi lutti familiari: ben nove dei suoi dieci figli, oltre alla stessa Enrichetta, morirono prima di lui, lasciandolo in un profondo stato di sconforto negli ultimi anni della sua vita.
Fonte immagine in evidenza: Wikipedia
Articolo aggiornato il: 30/08/2025