Chi era Emily Carr: precorritrice dell’arte modernista in Canada

Chi era Emily Carr: precorritrice dell'arte modernista in Canada

Emily Carr nacque a Victoria il 13 dicembre 1871, fu la prima pittrice canadese ad utilizzare uno stile modernista e post-impressionista. I suoi temi erano incentrati su gli indigeni di cui non le fu mai dato nessun riconoscimento fin quando non convertì la sua pittura in paesaggi e foreste. Emily Carr fu anche una delle prime croniste a descrivere la vita dei nativi e il significato dei Totem Poles.

Conosciamo di più sulla vita di Emily Carr.

Emily Carr pur non facendone mai parte, era considerata da alcuni, un membro del gruppo ”OF Seven”, ovvero un gruppo composto da pittori modernisti più riconosciuti del Canada, i quali l’accolsero e le permisero di uscire da un periodo di isolamento artistico. In questo gruppo si legò particolarmente all’artista Lawren Harris.

Proveniente da una famiglia borghese, dopo la perdita dei genitori la sua vita fu segnata da problemi economici che intralciarono anche la sua istruzione. Ciononostante la sua formazione artistica, avvenne da una parte a San Francisco e dall’altra parte negli Stati Uniti e solo nel 1910 a Parigi, il quale segnò un momento molto importante per Carr in quanto l’incontro con l’arte dei post-impressionisti e fauvisti cambiò il suo modo di dipingere.

Da questo periodo francese Emily Carr ritornò a Victoria portandosi con sé, il bagaglio delle esperienze pittoriche  legate al modernismo, che costituirono un nuovo modo di vedere per l’artista. Durante questi anni di andirivieni dall’Europa, Carr fece persino dei viaggi presso i villaggi indiani, dove dipingeva per ore i Totem Poles; anche altri artisti si erano cimentati in questa rappresentazione ma la presentazione di Emily non nacque da uno scrupolo etnografico ma dalla volontà di cogliere e dar voce a quella che lei definiva linguaggi forti e sconosciuti che i Totem esprimevano per i nativi.

L’arte indigena, secondo Emily Carr è l’espressione più genuina dell’identità canadese, un resoconto autentico della vita che sfida i modelli britannici. L’artista modernista deve, quindi, trovare una visione personale. Per tanto, ben presto le figure umane scomparvero dai suoi dipinti, che invece diedero spazio agli alberi, alle foreste, ai Totem Poles. Questi ultimi divennero una sorte di icona pittorica su cui si concentravano vari punti di vista, quali: lo sguardo di una donna bianca eccentrica, non sposata, autonoma; la trasformazione della natura in un’entità spirituale, la vita di un villaggio indigeno nativo da cui sono stati estrapolati i Totem Poles. Il ruolo di Carr quindi, non era quello di preservare l’arte dei popoli che si stavano estinguendo, bensì era quello di mediare. Per lei dipingere i Totem Poles diviene un discorso sull’arte. Emily Carr, purtroppo, non ebbe successo in vita, vennero esposti solo alcuni dei suoi dipinti considerati non come oggetti artistici, ma come documentazione. 

Tra i dipinti di Emily Carr troviamo:

  • Trees in France (1911)
  • Indian War Canoe (1912)
  • Totem and Forest (1931)
  • Forest, British Columbia (1931-32)

La pittrice canadese, per i suoi schizzi utilizzava carboncino e acquarello, successivamente nella fase più matura utilizzò l’olio su tela.

Negli ultimi anni della sua vita Emily Carr si dedicò alla scrittura e nel 1941 pubblicò il suo primo libro intitolato Klee Wyck. Si tratta di un libro delle memorie dell’artista, in cui attraverso degli schizzi racconta le sue esperienze tra i popoli e le culture dei nativi. Nello stesso anno, il libro vinse anche  il Governor General’s Award e divenne molto importante per la letteratura canadese.  Inizialmente il volume da lei scritto, venne massacrato e ridotto di 2300 parole per la casa editrice Clarke, Irwin e Company del 1951, furono eliminati passaggi critici nei confronti delle azioni dei missionari europei, ma anche dei passaggi in cui descriveva delle pratiche di sepoltura dei nativi della casta occidentale dell’isola di Van Couver. La prima edizione, quindi, venne pubblicata nel 1941 ma la versione integrale solo nel 2003. La sua arte verrà apprezzata più tardi, quando alcuni stereotipi canadesi caddero.

Fonte immagine: Wikipedia

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