La più enigmatica e controversa femme fatale della storiografia cinese è sicuramente Yang Guifei 楊貴妃. Ma chi era Yang Guifei? Vediamolo insieme.
In Cina è considerata una delle «Quattro Grandi Bellezze», ossia quattro donne avvolte da un alone di mistero e leggenda che con la propria disarmante bellezza sedussero e misero in ginocchio il regnante, decidendo così le sorti dello sviluppo storico e furono accomunate tutte dallo stesso misterioso e tragico finale.
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La storia di Yang Yuhuan, da principessa a concubina
Nata con il nome Yang Yuhuan durante la dinastia Tang nel 719, Yang Guifei era figlia di un funzionario della Prefettura di Shu. Rimasta orfana, fu cresciuta dallo zio paterno. A soli 14 anni fu data in sposa a Li Mao, principe di Shou e figlio dell’imperatore Xuanzong. In seguito alla morte della sua consorte preferita, l’imperatore Xuanzong, ormai sessantenne, entrò in contatto con Yang Yuhuan, che aveva all’epoca 19 anni, e ne rimase talmente affascinato da sottrarla a suo figlio. Vi riuscì facendola diventare per un breve periodo una monaca taoista con il nome di Taizhen e facendola abitare nel suo palazzo imperiale, il cui splendore è testimoniato oggi dai siti archeologici riconosciuti dall’UNESCO. Tra i due scoppiò un’impetuosa passione, consumata all’interno delle mura imperiali e celata alla corte. Infine, dopo aver dato al figlio una nuova moglie, riuscì a prendere Yang Guifei come consorte, facendone la favorita tra tutte le concubine.
L’ascesa a Guifei e l’influenza sulla corte Tang
Erano molte le qualità che questa donna mise in campo per sedurre l’imperatore. Era di una straordinaria bellezza ed eleganza, tanto che molte donne la presero a ispirazione (è a lei che si fa risalire l’invenzione dell’antico corpetto cinese hezi). Yang Yuhuan intonava un canto che riusciva ad ammaliare chiunque; era una leggiadra danzatrice e suonava in modo magistrale il pipa. Divenne imperatrice consorte con il titolo di Guifei, il rango più elevato per le concubine imperiali. Una volta al comando, diede ai suoi familiari numerosi titoli e riconoscimenti, acquisendo sempre più potere nella scena politica, in particolare suo cugino Yang Guozhong che fu nominato cancelliere. Mentre il sovrano, completamente soggiogato dalla donna, trascurava i suoi impegni, la famiglia Yang accumulava un’influenza enorme.
I protagonisti della storia di Yang Guifei | Ruolo nella sua vita |
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Imperatore Xuanzong | Il sovrano che si innamorò perdutamente di lei, trascurando i doveri di stato |
Li Mao | Primo marito di Yang Yuhuan e figlio dell’imperatore |
Yang Guozhong | Suo cugino, nominato cancelliere, la cui corruzione fu una delle cause della ribellione |
An Lushan | Generale che, sentendosi tradito da Yang Guozhong, guidò la rivolta che portò alla sua morte |
La caduta: la Ribellione di An Lushan e la tragica fine
L’imperatore era pronto a soddisfare ogni suo capriccio, come mandare ogni sera i suoi cavalieri ad acquistare i litchi, coltivati solo al sud e frutto preferito di Yang Guifei. Questo, unito alla corruzione dilagante del cugino cancelliere, logorò l’impero. La situazione culminò nel 755 d.C. con la devastante Ribellione di An Lushan, un generale un tempo favorito dalla corte che si rivoltò contro il potere centrale. Durante la fuga della corte imperiale dalla capitale, le guardie, esasperate, si ammutinarono, uccisero Yang Guozhong e chiesero all’imperatore la testa della sua favorita. Si diffuse la voce che la causa della crisi fosse di Yang Guifei. L’imperatore, logorato dal dolore ma costretto dagli eventi, ordinò a un eunuco di giustiziare la sua amata per strangolamento con una fascia di seta. Si narra che la donna affrontò la sua sorte a testa alta.
L’eredità poetica: la canzone dell’eterno rimpianto
Per celebrare questo amore e il dolore dell’imperatore per la perdita della donna amata, il poeta Bai Juyi scrisse un componimento divenuto uno dei più importanti della letteratura cinese, intitolato La canzone dell’eterno rimpianto. Come riportato anche dalla enciclopedia Treccani, questa poesia e la storia che vi si cela dietro furono subito popolari nella cultura orientale, tanto da giungere persino in Giappone, dove furono fonte d’ispirazione per il romanzo classico La storia di Genji, che tratta dell’amore condannato tra un Imperatore e una consorte, Kiritsubo, paragonata a Yang Guifei.
Fonte immagine dell’articolo Chi era Yang Guifei: la femme fatale più famosa d’Oriente: Wikipedia
Articolo aggiornato il: 24/09/2025