Chi sono gli Jötunn: i giganti della mitologia norrena

Chi sono gli Jötunn

Gli Jötunn sono i giganti della mitologia norrena, descritti come creature dalla grande forza e dalla poca intelligenza.
Essi generalmente vengono descritti come creature dall’aspetto orrendo, con zanne, artigli e lineamenti deformi e sproporzionati; alcuni posseggono più teste, altri invece, vengono raffigurati come estremamente anziani e portatori di grande saggezza. Rappresentano le forze del caos e la distruzione della natura selvaggia.
Prima della cristianizzazione della Scandinavia e dei popoli germanici, avvenuta nel X e XI secolo, i Norreni avevano una tradizione orale ricca di miti e storie sanguinarie; addirittura nel mito stesso della creazione l’atto centrale è un’uccisione nei confronti di uno Jötunn, Ymir, dal quale corpo viene creato il mondo.
Successivamente saranno raccolte in forma scritta nelle due versioni dell’Edda.

Etimologia del termine

In norreno gli Jötunn erano chiamati jǫtnar o risi (singolare e plurale). Risi è probabilmente apparentato con l’inglese to rise (ergersi) e significa persona torreggiante.
Jötunn deriva, secondo alcune ricostruzioni, dal protogermanico etunaz, nominativo di mangiare, e aveva il significato originale di mangiatore di uomini. Ma il termine è fuorviante, poiché le dimensioni non sono la loro caratteristica distintiva; spesso venivano contrapposti agli dèi, ma la loro differenza era di stato piuttosto che di potere.
Gli Jötunn si distinguono, a seconda della loro provenienza, principalmente in Giganti di Fuoco e Giganti di Brina. Altri sono del Mare, della Terra e del Vento.

Mito della creazione del mondo e degli dèi

L’Edda narra di un abisso cosmico, al principio di tutte le cose, il Ginnungagap (letteralmente varco spalancato) nel quale si formò il primo essere vivente, uno Jötunn di nome Ymir, dalle dimensioni colossali. Alle estremità del Ginnungagap si formano due regioni: a nord si forma Nilfheimr, regno del ghiaccio e della brina, a sud Múspellsheimr, regno del fuoco.  
Mentre Ymir dormiva, dal sudore della sua ascella sinistra nacquero due figli e da una delle sue gambe ne nacque un altro.
Dal ghiaccio del regno di Nilfheimr nacque una mucca, Auðhumla, dalle quali mammelle sgorgavano quattro fiumi di latte che davano nutrimento a Yimir. Auðhumla si nutriva leccando il ghiaccio e in tre giorni scoprì dalla coltre lo Jötunn Buri, un essere enorme, forte e bello, che ebbe a sua volta un figlio Bor, che diede vita a tre figli, i primi dei, ovvero gli Asi: Odino, Vili e Vè.
Essi ritenevano i giganti come dei rozzi e uccisero Ymir. Dal corpo del gigante uscì talmente tanto sangue che formò il mare e uccise la maggior parte dei giganti del gelo.
Gli Asi portarono Ymir al centro del Ginnungagap. La sua carne creò la Terra, le ossa formarono le rocce e i denti le pietre più piccole. La formazione del mondo operata col suo corpo dagli dèi simboleggia la vittoria della potenza ordinatrice della civiltà sulle selvagge forze elementari.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

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