L’educazione è sempre stata per la civiltà egizia strettamente legata e dipendente al buon funzionamento di uno Stato; c’è sempre stata una stretta connessione tra cultura, religione, educazione e politica.
I principi alla base della vita della civiltà egizia erano severità e rispetto dell’autorità, i valori erano l’obbedienza, ascolto; tutto ciò era insegnato tramite l’istruzione.
L’uomo infatti è stato educato al rispetto dei codici morali di condotta generalmente accettati e dei principi di cittadinanza e cooperazione indispensabili al benessere della società.
Sono stati scritti un insieme di codici morali ispirati all’equilibrio personale, all’affermazione della verità, della giustizia e della saggezza a cui gli uomini e le donne si affidavano.
È intorno al 2000 a.C. che cominciarono a svilupparsi, in Egitto, le vere scuole chiamate “Case della Vita”.
Il percorso scolastico nella civiltà egizia durava una decina di anni e una volta terminato, coloro che avevano completato il percorso, ottenevano il titolo di “scriba”. Non tutti però avevano o potevano avere questo tipo di istruzione, molti studiavano a casa con percettori privati.
Il titolo di “scriba” nella piramide sociale egiziana aveva una posizione intermedia, tra quelle privilegiate e le caste inferiori; essi godevano di molto rispetto e stima poiché erano gli unici a saper leggere e scrivere.
Nella civiltà egizia, accanto ai sacerdoti, incaricati di guidare i giovani alla sapienza, c’erano gli scribi, responsabili degli aspetti tecnici della scrittura e della formazione personale in tutto il mondo.
Infatti, la forma divina di Thoth era assegnata agli scribi come loro protettori. Dio della scrittura e della saggezza, della musica, della matematica, orologiaio, mago, messaggero, traduttore della volontà divina.
Agli studenti veniva insegnata la scrittura dei geroglifici, l’aritmetica, geometria e l’educazione del corpo con attività quali nuoto, equitazione e tiro con l’arco.
Tra i vari insegnamenti l’attività della copia era una delle più importanti nella civiltà egizia, infatti è proprio grazie a ciò che ad oggi, si hanno molte informazioni sulla civiltà egizia a differenza di altre.
Nella civiltà egiziana la donna godeva degli stessi diritti dell’uomo e ciò le ha permesso di poter essere istruita. Dal punto di vista sociale, la donna aveva un ruolo attivo e la sua educazione era sullo stesso livello di quella maschile, infatti, se possedevano delle doti particolari, le ragazze avevano la possibilità di accedere alle scuole di palazzo e del tempio.
Nelle scuole potevano accedere a diversi gradi d’istruzione: da quella media a quella specialistica.
Gli aspetti tipici della civiltà egizia erano il senso della giustizia e dell’onestà, nonché alcuni concetti di saggezza umana che venivano espressi nella vita quotidiana e insegnati là dove i giovani venivano educati.
Essi, infatti, erano guidati con particolare attenzione all’apprendimento e allo stile di vita all’insegna dell’equilibrio personale, del rispetto reciproco e della correttezza nei rapporti sociali, ed era considerato l’unica fonte di felicità.
Fonte immagine: Wikipedia
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