Confucianesimo e Taoismo: filosofie messe a confronto

Confucianesimo e Taoismo

Confucianesimo e Taoismo sono due delle credenze religiose più influenti della Cina antica. Qual è la differenza tra le due? Il Confucianesimo riguarda il rapporto tra uomo e società, mentre il Taoismo riguarda per lo più la relazione tra uomo e natura.

Analizziamo nel dettaglio la differenza tra Confucianesimo e Taoismo

Con il Buddhismo e il Taoismo, il Confucianesimo è una delle religioni della Cina, di cui Confucio è il più autorevole esponente. I Confuciani erano coloro che tramandavano i valori più antichi della dinastia. Confucio dice in una delle sue frasi più famose: «io non creo, trasmetto». Quindi, Confucio non ha inventato nulla di nuovo: il suo compito era semplicemente quello di trasmettere gli insegnamenti antichi.

Confucio credeva che l’epoca dei primi secoli della dinastia Zhou (l’epoca più antica della storia della Cina) fosse un’epoca d’oro. Secondo Confucio, in quel tempo il mondo era in pace, c’era una situazione ideale e non c’erano guerre. Perché pensava questo? Perché egli visse in un’epoca di disordine, di caos, in cui sembrava impossibile mantenere una situazione di pacificazione all’interno della società (sia a livello politico e militare, sia nell’ambito delle relazioni umane). Ovviamente quando si vive in un’epoca difficile si tende sempre ad idealizzare il passato, cosa che differenza il Confucianesimo dal Taoismo. Confucio, dunque, pensava che l’epoca dell’inizio degli Zhou fosse un’epoca ideale, un’età dell’oro in cui tutto era perfetto. Per questo motivo c’era la convinzione secondo cui bisognava restaurare i rituali di età antica degli Zhou proprio perché, secondo Confucio, quando tutti i rituali vengono adempiuti nella maniera corretta, allora la società funziona. Quindi, Confucio addebita la perfezione di quest’età dell’oro al fatto che la gente rispettava il proprio ruolo: tutti facevano tutto ciò che veniva comandato loro di fare (il padre faceva il padre, il figlio faceva il figlio, il suddito faceva il suddito, ognuno non scappava dal proprio ruolo). Per questo motivo, il Confucianesimo è un’ideologia gerarchica in cui è importantissimo che ognuno si identifichi con il loro ruolo, senza quei guizzi di creatività, di originalità, di personalità e di individualismo, che invece fanno parte del Taoismo. 

A differenza del Confucianesimo, il Taoismo è invece una formazione particolare della religione nazionale cinese che si realizza presumibilmente intorno al V secolo a.C. in concorrenza con il Confucianesimo. È possibile differenziare l’orientamento confuciano da quello taoista: il Taoismo, infatti, è un pensiero più anticonformista, legato all’individuo, nel Confucianesimo, invece, l’individuo non è importante, è la società ad esserlo. Quindi, al centro della visione confuciana c’è la società, l’individuo deve sacrificare se stesso per quest’ultima. L’individuo non è mai fine a se stesso: quando l’individuo coltiva se stesso lo fa perché il fine ultimo è quello di migliorare la società, la famiglia e lo Stato. Invece, nel Taoismo troviamo idee anche più vicine alla nostra sensibilità moderna e occidentale, in cui il ruolo dell’individuo è centrale; c’è tutta un’idea di spontaneità associata alla libertà, cioè alla libertà di essere ciò che si è in natura, quindi di seguire le proprie inclinazioni e di non forzarle. Il Taoismo, in sostanza, predica la spontaneità.

Fonte dell’immagine in evidenza dell’articolo “Confucianesimo e Taoismo: filosofie messe a confronto”: Pixabay

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