Conquista dell’impero azteco, come è avvenuta?

Conquista dell'impero azteco

Conquista dell’impero azteco, come è avvenuta? Scopriamolo insieme

I conquistadores spagnoli operarono nell’arco di tutto il sedicesimo secolo su terra straniera, con l’intento di conquistarla e sottometterne gli abitanti. Tra i conquistadores spagnoli volti alla conquista dell’America Meridionale e alla sottomissione di popolazioni come quella azteca ed inca con conseguente decimazione e genocidio ricordiamo senz’altro i nomi di Herman Cortez e Francisco Pizarro, due dei volti più noti di queste campagne di spedizione all’insegna della morte. Ma come hanno fatto ad avvicinarsi a questi popoli e portarli poi alla quasi definitiva scomparsa? Il numero dei membri delle tribù diminuì infatti vertiginosamente con il loro arrivo, e, in una occasione, anche il tredicesimo ed ultimo sovrano dell’impero inca, Atahualpa, venne assassinato e i conquistadores derubarono l’oro della tribù. Andiamo a scoprire insieme alcuni elementi, voluti e non, che hanno incentivato la vittoria da parte dei conquistadores spagnoli sugli Aztechi e sugli Inca.

Conquista dell’impero azteco: come in conquistadores hanno vinto sugli aztechi?

  • Le malattie: la decimazione delle popolazioni abitanti è stata incentivata dallo spargersi di malattie che i conquistadores avevano portato con sé allo sbarco; era come se gli aztechi e gli inca vivessero in una bolla, e che quell’equilibrio biologico fosse stato rotto dall’arrivo degli stranieri. Una qualsiasi malattia con cui le popolazioni non erano mai state a contatto poteva rivelarsi per loro fatale, portando alla morte in massa di molti.
  • Pestilenze: a causa del propagarsi delle malattie le persone morivano in massa e talvolta non vi era nemmeno il tempo di seppellirle: questo portava all’accatastarsi dei corpi per le strade, e la loro decomposizione, i ratti e altri elementi che favorivano il proliferare di malattie portavano all’esplosione di vere e proprie pestilenze: per gli inca e gli aztechi non vi era scampo
  • Divinità: sia gli inca che gli aztechi erano popoli politeisti, dunque credevano in più divinità; inoltre erano molto meno sviluppati a livello bellico rispetto ai conquistadores spagnoli, dunque vedendo arrivare questi giovani dal volto coperto (l’elmo dell’armatura ne copriva i lineamenti), ricoperti di metallo, con lance e a cavallo ne restavano estasiati e probabilmente li scambiavano proprio per divintà. Nell’approcciarsi però a queste presunte divinità veniva poi svelato l’inganno e i popoli venivano annientati: la religione e la loro fedeltà ad essa rendeva debole la loro guardia e grande la loro fiducia verso queste persone misteriose.
  • Svantaggio a livello militare: come già accennato, gli inca e gli aztechi si trovavano in netto svantaggio rispetto ai conquistadores spagnoli dal punto di vista militare. Avendo infatti vissuto a lungo isolati erano molto meno evoluti dei conquistadores: le differenze principali stavano nel fatto che i conquistadores spagnoli erano provvisti di cavalli, mentre gli inca erano a piedi, senza alcun animale da montare. Questo consentiva ai conquistadores di essere nettamente più veloci e di coprire grandi distanze in meno tempo, mentre gli inca e gli aztechi perivano. Inoltre tutto l’armamentario spagnolo era fatto in acciaio: armature, spade, lance… si trattava di armi che avrebbero potuto uccidere; quelle degli inca e degli aztechi invece erano armi quasi di fortuna, comunissimi bastoni di legno e mazze che avrebbero a stento potuto ferire, ma non di certo uccidere.

immagine per l’articolo sulla Conquista dell’impero azteco da: pixabay.com

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