Festa del sole: patrimonio della civiltà Inca

Festa del sole: patrimonio della civiltà Inca

La festa del sole, anche detta Inti Raymi, è una festività peruviana che si celebra il 24 giugno. Essa ha una storia molto lunga e, ad oggi, è uno dei principali eventi del Sud America: infatti, è seconda soltanto al Carnevale di Rio. Scopriamo insieme qualche curiosità a proposito di questo evento meraviglioso.

Perché la si festeggia proprio il 24 giugno?

Poiché questo è il giorno in cui il sole si trova nella sua massima distanza dalla Terra, simbolicamente lo si considera come un momento in cui esso trionfa dopo una notte lunga: Inti Raymi, infatti, nella lingua quechua sta a significare rinascita del sole.

La festa del sole fu inaugurata per la prima volta nel XV secolo da parte di uno degli imperatori inca più importanti: Pachacútec. Nell’antichità, questa festività segnava l’inizio di un nuovo anno con la glorificazione del Dio del Sole, Inti, ed era al centro delle celebrazioni del popolo inca poiché per l’occasione si riunivano gli abitanti dei quattro suyos (regioni in cui era diviso l’intero territorio governato dagli inca: Tahuantinsuyo).

Come si celebra la festa del sole

I festeggiamenti di solito durano un’intera settimana e consistono in un percorso ben preciso: il tutto inizia nel centro religioso Qorikancha della capitale, in cui si effettuano varie esibizioni di danze e canti ed è possibile lasciare delle offerte al Dio del Sole. Successivamente, dei rappresentanti religiosi procedono verso la Plaza de Armas: questo luogo era fondamentale soprattutto nell’antichità, quando vi si recavano le personalità di spicco per attendere la venuta del Dio del Sole e l’alba.

Il momento finale della celebrazione avviene nei pressi della fortezza Sacsayhuamán, la quale si trova nelle vicinanze di Cusco, in cui il sacerdote principale recita una serie di preghiere nella lingua quechua; viene poi eseguita una simulazione di sacrificio animale con lo scopo di predire e attirare la prosperità nel nuovo anno che incombe.

Oggi la festa del sole non è importante soltanto per la popolazione della città di Cusco, bensì lo è anche per gli abitanti dell’Argentina, Ecuador, Colombia, Cile e anche Bolivia, che continuano a presentare offerte in onore del Dio del Sole il 24 giugno di ogni anno. Per un determinato periodo storico la festa del sole fu bandita da Francisco de Toledo, poiché etichettata come festività pagana che in qualche modo poteva nuocere alla fede cristiana della corte: quindi, dal 1572 fino al 1944, tale evento veniva celebrato clandestinamente. Questo almeno fin quando non si avvertì la necessità di ripristinare un tratto essenziale della cultura peruviana.

A marzo del 2001 la festa del sole è entrata a far parte del Patrimonio Culturale del Perù, così che essa sia conosciuta come una peculiarità della nazione e che punti l’enfasi sulla connessione tra passato e presente che esiste tutt’oggi.

Fonte immagine in evidenza: Freepik

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