Comunicare è alla base dell’attività degli esseri viventi. Gli esseri umani sono abituati a comunicare con la parola, un’azione che svolgiamo in maniera quasi inconscia. Ma quante volte ci siamo trovati in situazioni in cui il nostro interlocutore non capiva il messaggio? Per quanto si cerchi di dare la colpa all’altro, la verità è che spesso dipende da come impostiamo la nostra corrispondenza. Vediamo dunque alcuni consigli per migliorare le abilità comunicative e far sì che ogni messaggio raggiunga il proprio destinatario.
Indice dei contenuti
Ostacoli e facilitatori della comunicazione
Cosa evitare (ostacoli) | Cosa fare (facilitatori) |
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Giudicare o interrompere l’interlocutore | Praticare l’ascolto attivo e l’empatia |
Avere una postura chiusa (braccia conserte) | Mantenere un linguaggio del corpo aperto e contatto visivo |
Usare uno stile aggressivo o passivo | Adottare uno stile di comunicazione assertivo |
Fare monologhi o troppe domande dirette | Bilanciare il dialogo e fornire spunti di conversazione |
Cosa sono le abilità comunicative?
L’antropologo Dell Hymes affermava che un soggetto ha affinato le proprie capacità comunicative quando sa «quando parlare, quando tacere, e riguardo a che cosa parlare, a chi, quando, dove, in che modo». Riassumendo: le abilità comunicative sono i requisiti per emettere messaggi facilmente comprensibili. A ogni contesto sociale appartiene una tecnica differente, anche se ci sono delle linee guida comuni. La comunicazione si basa su elementi precisi:
- Emittente: trasmette un messaggio;
- Destinatario: riceve il messaggio, lo decodifica e dà un feedback;
- Canale: il mezzo (voce, testo, telefono);
- Codice: il linguaggio utilizzato, che deve essere condiviso;
- Contesto: l’ambiente in cui avviene lo scambio.
I pilastri di una comunicazione efficace
Per ottenere attenzione ed essere compresi, è fondamentale lavorare su tre aspetti principali.
Comunicazione non verbale
È stato dimostrato che gran parte delle nostre interazioni avviene tramite comunicazione non verbale. Questa si concentra sul linguaggio del corpo, sulle espressioni facciali (cinesica) e sugli aspetti paralinguistici (tono, ritmo, volume). Per migliorare, dobbiamo partire dall’osservazione: braccia conserte o spalle curve manifestano scarso interesse, mentre una postura rilassata indica predisposizione. Un consiglio è mostrarsi all’altro fisicamente aperti.
Ascolto attivo
Consiste nella capacità di ascoltare l’altro senza l’influenza dei propri giudizi, cercando di immedesimarsi completamente. Questa modalità aiuta l’interlocutore a sentirsi a proprio agio, compreso e rispettato. Un consiglio è rielaborare il concetto per chiedere conferma all’altro, usando frasi come “mi pare di capire che…”. Ciò dimostra di aver realmente afferrato il messaggio. È importante saper tacere quando serve ed evitare di influenzare l’altro con soluzioni personali.
Comunicazione assertiva
Essere assertivi significa esprimere i propri pensieri, bisogni e sentimenti in modo chiaro, onesto e rispettoso, senza essere né passivi né aggressivi. Evitare la comunicazione aggressiva è fondamentale: sebbene possa far ottenere i propri obiettivi, lede i rapporti sociali. Lo stile assertivo permette di difendere il proprio punto di vista senza sminuire o mortificare l’altro, mantenendo aperta la possibilità di un dialogo costruttivo.
Consigli pratici per migliorare da subito
- Concentrarsi sulla qualità piuttosto che sulla quantità, eliminando intercalari come “beh” o “cioè”. È meglio una frase breve ma piena di contenuto.
- Sviluppare le affermazioni in modo da fornire diversi spunti di conversazione, per permettere all’altro di agganciarsi a più argomenti.
- Non fare troppe domande unidirezionali. La comunicazione non è un’intervista e fare troppe domande può mettere in soggezione l’interlocutore.
- Guardare sempre l’interlocutore negli occhi. Serve a manifestare sicurezza e interesse.
In conclusione, per quanto comunicare possa sembrare semplice, ci sono regole non scritte che vanno rispettate per avere conversazioni reciproche e proficue. Non sempre è facile, ma con la pratica è possibile migliorare notevolmente.
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Articolo aggiornato il: 11/09/2025