La sociologia è lo studio scientifico della società, delle sue istituzioni e delle relazioni sociali. Il termine, coniato dal filosofo francese Auguste Comte nella sua opera Corso di filosofia positiva, deriva dal latino societas (società) e dal greco lógos (discorso), definendosi quindi come un “discorso sulla società”.
Sebbene l’interesse per la dimensione sociale dell’uomo sia antico, la sociologia come disciplina scientifica si sviluppa solo nel XIX secolo per analizzare le grandi trasformazioni che stavano cambiando il mondo. Affrontiamo le sue origini e conosciamo i pensatori che ne hanno gettato le basi.
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Le origini della sociologia: le tre rivoluzioni
La sociologia si afferma come disciplina autonoma nel XIX secolo, in risposta ai profondi cambiamenti generati da tre eventi storici fondamentali:
- La Rivoluzione Scientifica: ha introdotto il metodo scientifico come strumento per comprendere il mondo, suggerendo che anche la società potesse essere studiata con un approccio razionale e sistematico.
- La Rivoluzione Francese: ha scardinato l’ordine sociale tradizionale basato sul diritto divino, affermando valori come l’uguaglianza e la libertà dei cittadini e ponendo nuove domande sulla natura della convivenza civile.
- La Rivoluzione Industriale: ha stravolto le modalità di vita e di lavoro, creando nuove classi sociali, urbanizzazione di massa e nuovi problemi sociali (povertà, alienazione) che richiedevano di essere analizzati.
È in questo contesto di crisi e trasformazione che nasce l’esigenza di una “scienza della società” in grado di comprendere e spiegare il nuovo ordine sociale.
I padri fondatori della sociologia a confronto
| Autore | Oggetto di studio principale e concetto chiave |
|---|---|
| Auguste Comte (1798-1857) | La società studiata con metodo scientifico (fisica sociale). Concetto: il positivismo e la legge dei tre stadi. |
| Émile Durkheim (1858-1917) | Le strutture sociali esterne che influenzano l’individuo. Concetto: il fatto sociale (es. il suicidio). |
| Max Weber (1864-1920) | Il significato che gli individui attribuiscono alle loro azioni. Concetto: l’azione sociale. |
| Karl Marx (1818-1883) | Il conflitto tra classi sociali come motore della storia. Concetto: la lotta di classe e la struttura economica. |
I concetti chiave dei padri fondatori
Ogni fondatore ha fornito una prospettiva unica per definire la sociologia. Auguste Comte, padre del Positivismo, voleva applicare il rigore delle scienze naturali allo studio della società, che vedeva evolversi attraverso tre stadi: teologico, metafisico e positivo. Émile Durkheim, titolare della prima cattedra di sociologia, sosteneva che la società impone “tendenze collettive” o “fatti sociali” che guidano le azioni individuali, come dimostrò nel suo celebre studio Il suicidio (1897).
Max Weber, invece, si concentrò sull’individuo, affermando che l’oggetto della sociologia è l’azione sociale, ovvero il comportamento a cui l’individuo attribuisce un significato soggettivo in relazione agli altri. Infine, Karl Marx, sebbene non si definisse un sociologo, ha fornito un contributo fondamentale con la sua analisi del conflitto. Per Marx, la società è definita dalla lotta tra classi sociali (borghesia e proletariato) basata sulla struttura economica.
A cosa serve la sociologia oggi?
La sociologia non è solo una disciplina teorica, ma uno strumento pratico per comprendere il mondo contemporaneo. Essa serve a:
- Sviluppare uno sguardo critico: ci aiuta a vedere oltre le apparenze e a mettere in discussione il “senso comune”, mostrando come le nostre vite siano influenzate da forze sociali più ampie.
- Informare le politiche pubbliche: le ricerche sociologiche su temi come disuguaglianza, immigrazione, istruzione e sanità sono fondamentali per guidare le decisioni politiche.
- Comprendere i fenomeni sociali: ci fornisce gli strumenti per analizzare i movimenti culturali, le tendenze di consumo, i cambiamenti nella famiglia e nel mondo del lavoro.
Sociologia vs Psicologia: una distinzione importante
Spesso confuse, sociologia e psicologia hanno oggetti di studio differenti. In parole semplici, la psicologia si concentra sui processi mentali, emotivi e comportamentali dell’individuo (il “mondo interiore”). La sociologia, invece, si focalizza sui gruppi, le istituzioni e le strutture sociali (il “mondo esteriore”) e su come questi influenzino il comportamento degli individui. Mentre uno psicologo potrebbe studiare perché *una persona* si sente alienata, un sociologo, come spiegato dall’enciclopedia Treccani, studierebbe perché *interi gruppi sociali* sperimentano l’alienazione in un determinato contesto economico.
Fonte immagine in evidenza: Wikipedia
Articolo aggiornato il: 21/10/2025

