Cos’è l’onomastico, le sue origini e quando si festeggia

Cos'è l'onomastico, le origini e quando si festeggia

Chi più chi meno, tutto lo stivale festeggia la ricorrenza dell’onomastico. Chi perché realmente devoto al proprio santo di riferimento, chi per tradizione familiare, o chi invece non sa nemmeno in che giorno cada la ricorrenza, ma al primo augurio ricevuto coglie l’occasione per festeggiare, l’onomastico è una ricorrenza cattolica in cui si commemorano tutte le persone il cui nome coincide con quello del santo del giorno del calendario liturgico. Ma che cos’è l’onomastico e qual è l’origine di questa celebrazione? 

Cos’è l’onomastico: Origine della celebrazione

Tutti lo festeggiano, ma nessuno sa cos’è l’onomastico e perché si festeggia. Sulla ricorrenza dell’onomastico, infatti, non ci si sofferma molto, molti che lo festeggiano non sanno cosa significa, quali sono le origini e soprattutto non sanno il perché si celebra. Molti si ritrovano a fare gli auguri un po’ perché si usa, magari seguendo la persona che prima di loro ha avuto buona memoria, ma in realtà la celebrazione dell’onomastico è una delle ricorrenze più antiche della storia, ricca di legami con il mondo religioso. Dobbiamo sicuramente citare il fatto che è stato Cicerone a introdurre il concetto di dies onomastica, indicando in questo modo la celebrazione del nome, ma la ricorrenza dell’onomastico si lega soprattutto alla figura di Dio, per i credenti.

C’è chi parla di una festa comune a quasi tutte le culture: la celebrazione del proprio nome, che ricorre solitamente ogni anno, porta con sé il ricordo della nascita. Qualcuno potrebbe pensare che esiste la celebrazione del compleanno per ricordare e festeggiare la propria nascita, ma nella vita di ognuno esiste una fase che intercorre tra la nascita e il primo compleanno. In quell’anno a ricordare la nascita c’è solo il nome.

Cos’è l’onomastico nella religione? Con il passare del tempo la festa si è sempre più cristianizzata e oggi si festeggia il proprio onomastico il giorno della festa del santo che porta lo stesso nome. Non è inusuale che le famiglie scelgano il nome anche in base alla figura del santo protettore, diventando quindi il simbolo di un legame tra la persona portatrice del nome e il Santo a cui i genitori si sono ispirati per donarglielo. È una scelta che si può fare per devozione, per ammirazione di un martire in particolare o perché, magari, si invoca un determinato Santo per la protezione del bambino. La Chiesa ha sempre portato avanti il cosiddetto processo di canonizzazione per cui sono sempre più numerosi i martiri e i santi, ed è quindi un modo per fornire alle persone una serie di modelli da seguire, omaggi e date così da potersi ispirare.

Come facciamo a capire quand’è il nostro onomastico?

Una volta capito che cos’è l’onomastico, è importante individuare il giorno nel quale celebrarlo, ed è possibile farlo con il calendario liturgico. Tutte le persone che, invece, non trovano il proprio nome nel santorale possono festeggiare il proprio onomastico nel giorno di Tutti i Santi.

Fonte immagine in evidenza per l’articolo “Cos’è l’onomastico”: Wikipedia

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