Criceti: 5 cose da sapere prima di adottarne uno

Criceti: 5 cose da sapere prima di adottarne uno

Prima di adottare un criceto è consigliabile effettuare varie ricerche sull’argomento per essere preparati il più possibile. Ciò è valido non solo per i criceti, ma per qualsiasi tipologia di animale.

Quante specie di criceti esistono?

Partiamo dalle basi: al mondo ne esistono meno di 20 specie ed è possibile adottarne solamente 4 o 5, tra cui il criceto russo, criceto siberiano, di Roborowskij, criceto dorato e il criceto cinese. Le aspettative di vita di questo roditore sono abbastanza limitate poiché vive in media dall’anno e mezzo ai tre anni.

In realtà tale periodo di tempo è abbastanza indicativo, infatti, con un’alimentazione corretta e la giusta accortezza nella scelta del loro habitat, può capitare che vivano anche poco più di cinque anni. Senza contare che il numero di anni di vita varia anche a seconda della razza di cui parliamo.

I criceti si possono lavare?

È importante chiarire subito questo aspetto: i criceti non possono e non devono essere lavati. Di solito è indicato l’uso di sabbia per cincillà da inserire in un contenitore di minimo 20×15 cm, così che possano provvedere da soli alla loro igiene, liberando il pelo da eventuale sporcizia o parassiti.

La ragione per cui non possono essere lavati con acqua è che essendo di piccole dimensioni, e quindi piuttosto fragili, potrebbero prendere correnti d’aria e ammalarsi.

Qual è la corretta alimentazione?

La base del piano alimentare dei criceti sono semi di diverso tipo: avena, grano tenero, mais, miglio, kamut. Per quanto riguarda i legumi come piselli, lenticchie, fave, soia o altro, sono particolarmente indicati poiché ricchi di vitamine, proteine e antiossidanti. Mentre invece per inserire anche un apporto proteico nella loro dieta possiamo dare frutta secca o yogurt: quest’ultimo preferibilmente al mirtillo, essendo un depuratore naturale.

Ovviamente non si deve esagerare nelle dosi: sarebbe meglio dare mezzo cucchiaino da caffè 2 volte a settimana, oppure un cucchiaio da tavola una volta ogni 2 settimane. Sarebbe invece indicato evitare di somministrarlo se si utilizzano dei mix di semi già completi.

Si possono tenere più esemplari insieme, nella stessa gabbia?

Al contrario dei porcellini d’India che amano la compagnia, soprattutto se dei propri simili, i criceti non dovrebbero vivere insieme ad altri individui poiché sono molto territoriali. Potrebbe infatti capitare che si scontrino in modi davvero violenti. Nel caso dei cuccioli, questi possono essere allontanati dalla madre dopo il periodo di allattamento (dalle tre settimane al mese completo).

Per quanto riguarda invece esemplari maschi e femmine, andrebbero tenuti d’occhio poiché si rischia di avere una gravidanza dopo l’altra. Inoltre, verso la fine della gravidanza la femmina potrebbe anche attaccare il maschio e decidere di non volerlo accanto per la cura dei cuccioli. Bisogna sempre prestare particolare attenzione con il monitoraggio della gravidanza.

Quali sono le accortezze per la gabbia e i suoi componenti?

Nonostante i criceti siano degli animali di piccole dimensioni hanno bisogno di parecchio spazio, cerchiamo quindi di sfruttarlo ed organizzarlo al meglio.

La gabbia deve avere delle dimensioni minime di 75×45 cm, e si preferiscono quelle di plexy o terrari, invece di quelle con sbarre metalliche. Dev’essere posizionata in una zona non troppo esposta alla luce, o di fronte a finestre, per evitare sbalzi d’aria letali per l’animale.

La lettiera, di almeno 10 cm, può essere di canapa o carefresh: in questo modo possono soddisfare il loro istinto naturale e scavare, costruendo gallerie.

Questi sono solo alcuni degli aspetti di cui bisogna essere a conoscenza prima di adottare un criceto. Anche se sono ora degli animali da compagnia molto diffusi, i criceti sono comunque esemplari delicati e dobbiamo fare molta attenzione se decidiamo di prenderne uno con noi.

Fonte immagine in evidenza: Freepik

A proposito di Sarah Di Maro

Vedi tutti gli articoli di Sarah Di Maro

One Comment on “Criceti: 5 cose da sapere prima di adottarne uno”

Commenta