Le Crociate sono state una serie di guerre, combattute tra l’XI e il XIII secolo, promosse dalla Chiesa cattolica con l’obiettivo di conquistare la Terra Santa e il Santo Sepolcro. I crociati, ovvero coloro che partecipavano a queste spedizioni, portavano una croce cucita sulle loro vesti come simbolo della loro missione. Ma cosa ha spinto migliaia di persone a partire per queste guerre? E quali sono state le reali conseguenze di questi conflitti?
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Le principali Crociate: una sintesi
Convenzionalmente, si contano otto Crociate principali combattute in Terra Santa, precedute da una spedizione non ufficiale. Ecco una tabella riassuntiva per una visione d’insieme.
Crociata e periodo | Protagonisti ed esito |
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Crociata dei Poveri (1096) | Protagonista: Pietro l’Eremita. Esito: Fallimento totale, massacro dei partecipanti. |
Prima Crociata (1096-1099) | Protagonista: Goffredo di Buglione. Esito: Successo. Conquista di Gerusalemme e creazione degli Stati Crociati. |
Seconda Crociata (1147-1149) | Protagonisti: Luigi VII, Corrado III. Esito: Fallimento, nessun obiettivo raggiunto. |
Terza Crociata (1189-1192) | Protagonisti: Riccardo Cuor di Leone, Saladino. Esito: Parziale successo, riconquista della costa ma non di Gerusalemme. |
Quarta Crociata (1202-1204) | Protagonista: Enrico Dandolo (Doge di Venezia). Esito: Deviazione e sacco di Costantinopoli (città cristiana). |
Quinta Crociata (1217-1221) | Protagonista: Andrea II d’Ungheria. Esito: Fallimento in Egitto. |
Sesta Crociata (1228-1229) | Protagonista: Federico II di Svevia. Esito: Successo diplomatico, Gerusalemme restituita tramite trattato. |
Settima Crociata (1248-1254) | Protagonista: Luigi IX di Francia. Esito: Fallimento, cattura del re. |
Ottava Crociata (1270) | Protagonista: Luigi IX di Francia. Esito: Fallimento, morte del re per peste. |
Le cause delle Crociate: religione, politica ed economia
Le cause delle Crociate sono un complesso intreccio di fattori. La motivazione religiosa fu centrale: il desiderio di liberare Gerusalemme e i luoghi santi dal dominio musulmano e garantire l’accesso ai pellegrini. A questo si univa l’interesse politico del Papato di riunificare la Chiesa, divisa dal Grande Scisma del 1054. Non vanno però sottovalutate le motivazioni economiche: la nobiltà europea, impoverita e soggetta a frammentazione dei feudi, vedeva nelle Crociate un’opportunità per conquistare nuove terre e ricchezze in un Vicino Oriente considerato ricco e strategico.
L’appello di Papa Urbano II e l’inizio delle Crociate (1095)
L’impulso decisivo venne dall’Impero bizantino che, minacciato dai Turchi, chiese aiuto militare a Papa Urbano II. Il Papa colse l’occasione e durante il Concilio di Clermont del 1095 tenne un famoso sermone, esortando i cavalieri cristiani a porre fine alle loro lotte interne e a dirigere le loro armi contro gli “infedeli” per liberare la Terra Santa. La sua chiamata, riassunta nel grido “Deus vult!” (Dio lo vuole!), segna convenzionalmente l’inizio del movimento crociato.
Le otto Crociate: dalla conquista di Gerusalemme alla fine di un’era
La Crociata dei Poveri (1096)
Prima della spedizione ufficiale, una folla disorganizzata di contadini e poveri, guidata da predicatori come Pietro l’Eremita, partì per la Terra Santa. Questa “Crociata dei Poveri” si macchiò di violenze e fu facilmente annientata dai Turchi, concludendosi in un tragico massacro.
La Prima Crociata (1096-1099)
La Prima Crociata, detta “dei cavalieri”, fu l’unica spedizione a raggiungere pienamente l’obiettivo prefissato. Guidata da nobili europei come Goffredo di Buglione, portò alla conquista di Gerusalemme nel 1099, accompagnata da un terribile massacro, e alla fondazione di quattro Stati crociati in Oriente.
Dalla Seconda alla Quinta Crociata (1147-1221)
La Seconda Crociata fu indetta dopo la caduta di Edessa ma si risolse in un fallimento. La Terza Crociata, guidata da re come Riccardo Cuor di Leone, non riuscì a riconquistare Gerusalemme, caduta in mano al Saladino. La Quarta Crociata fu deviata dagli interessi di Venezia e si concluse con il sacco di Costantinopoli nel 1204. La Quinta Crociata tentò, senza successo, di colpire il centro del potere musulmano in Egitto.
Dalla Sesta all’Ottava Crociata (1228-1270)
La Sesta Crociata è nota come la “crociata pacifica”: l’imperatore Federico II di Svevia ottenne la restituzione di Gerusalemme per dieci anni tramite un trattato diplomatico. Le ultime due grandi spedizioni, la Settima e l’Ottava Crociata, furono guidate dal re francese Luigi IX, ma entrambe fallirono tragicamente, la seconda con la morte dello stesso re a causa della peste.
Le conseguenze: chi ha vinto le Crociate?
Dal punto di vista militare e territoriale, le Crociate furono un sostanziale fallimento per l’Occidente cristiano. Fatta eccezione per la prima spedizione, nessun obiettivo strategico a lungo termine fu raggiunto e, alla fine, tutti i territori conquistati in Terra Santa furono perduti. I veri “vincitori” sul piano economico furono le Repubbliche marinare, in particolare Venezia, che rafforzarono enormemente le loro reti commerciali con l’Oriente. Le conseguenze più durature furono però a livello culturale e sociale: il contatto, seppur conflittuale, con il mondo arabo portò in Europa nuove conoscenze in campo scientifico, medico e filosofico, e accelerò la crisi del sistema feudale a favore della nascente borghesia cittadina.
Fonte immagine in evidenza: Wikipedia
Articolo aggiornato il: 01/09/2025