Crociate: cosa sono e quando si svolsero

Le crociate

Le crociate sono una serie di guerre combattute tra XI e il XIII secolo, a sfondo religioso, promosse dalla Chiesa cattolica di Roma nel tentativo di conquistare la Terra Santa dove era locato il Santo Sepolcro. Quest’ultimo, secondo la tradizione cristiana, sarebbe il luogo nel quale sarebbero collocate le spoglie di Gesù. Conseguentemente, chiameremo crociati coloro che facevano parte dell’esercito che avrebbe liberato Gerusalemme dall’influenza musulmana. Il termine crociati deriva da crux, ‘’croce’’, e fa riferimento alla croce, appunto, che i crociati portavano sul petto, sulle loro armature.

Successivamente al Grande Scisma, che aveva visto la rottura della Chiesa in Chiesa d’Oriente (la Chiesa Ortodossa) e Chiesa d’Occidente (la Chiesa Cattolica), l’Impero greco-bizantino, trovandosi in enorme difficoltà soffocato ad Est dai Turchi e ad Ovest dai Normanni, decide di chiedere soccorso a Papa Urbano II nel tentativo di liberare la Terra Santa e il Santo Sepolcro. Difatti, fino a quel momento, l’influenza musulmana non aveva permesso ai fedeli cristiani di accedervi.
Il Papa induce quindi il Concilio di Clermont dove, attraverso un sermone, aizza i crociati a combattere contro ‘’i Persiani, popolo alieno affatto da Dio’’ e di combattere in nome di Dio affermando quanto segue: ‘’Quando andrete all’assalto dei bellicosi nemici, sia questo l’unanime grido di tutti i soldati di Dio: ‘’Dio lo vuole! Dio lo vuole!’’.
Oltre alle ragioni di tipo religioso sopra citate (alle quali aggiungiamo l’interesse del Papa di riunificare la Chiesa), non mancavano interessi di tipo economico. Infatti, il Vicino Oriente era considerato la terra dell’oro, oltre che un ottimo porto di attraccaggio verso cui aprire gli orizzonti europei.

Gli storici sono d’accordo nell’identificare ben otto crociate, precedute da una pre-crociata, che si dipanano in un arco di tempo che va dal 1096 al 1270. La pre-crociata è considerata unanimemente da tutti gli storici come una crociata non ufficiale guidata da persone (la maggior parte povere e mal equipaggiate) provenienti dall’Italia, dalla Francia e dalla Germania. A causa della loro scarsa preparazione a condizioni così estreme, i partecipanti alla crociata, per sopravvivere, cominciarono a compiere piccoli furti per poi venire definitivamente sconfitti dai Turchi nella città di Nicea.

LA PRIMA CROCIATA (1096-1270)

Anche chiamata la ‘’crociata dei cavalieri’’, la prima delle otto crociate fu condotta dai nobili cattolici europei e sarà l’unica a dare l’esito sperato. Nel 1099, infatti, Gerusalemme viene conquistata. La conquista, purtroppo, sarà seguita dal massacro di ebrei e musulmani e dall’assunzione da parte di Goffredo di Buglione del titolo di Difensore della Chiesa di Gerusalemme. Sarà seguito, successivamente, dal fratello Baldovino che sarà il primo ad acquisire il titolo di Re. Conseguentemente alla vittoria riportata dai crociati, verranno creati i primi quattro Stati crociati: la Contea di Edessa, il Principato di Antiochia, il Regno di Gerusalemme e la Contea di Tripoli.

LA SECONDA CROCIATA (1147-1150)

Successivamente alla caduta di Edessa, l’allora Papa Eugenio III chiederà a Bernardo di Chiaravalle di predicare un sermone che innalzasse ad una seconda crociata. Durante il suo sermone, Bernardo di Chiaravalle, nel tentativo di giustificare l’eccessiva violenza perpetrata dalla Chiesa attraverso le crociate, affermò che coloro che ne avrebbero preso parte e si sarebbero macchiati le mani di sangue avrebbero dovuto star tranquilli: la causa era una causa giusta. Bernardo di Chiaravalle fa infatti riferimento al malicidio: non si uccideva una persona, ma il male che quella persona celava dentro di sé non perseguendo la fede in Dio. Alla seconda crociata parteciperanno: Corrado III di Svevia, Luigi VII Re di Francia e Ruggero II Re di Sicilia. Al contempo i musulmani riescono ad avere una propria rivincita sul mondo occidentale: Saladino crea un proprio sultanato che si estenderà a tal punto da riuscire, nel 1187, a riconquistare Gerusalemme.

LA TERZA CROCIATA (1189-1192)

La conquista di Saladino darà inizio alla terza delle otto crociate, alla quale parteciperanno: Federico il Barbarossa, Riccardo Cuor di Leone Re d’Inghilterra e Filippo II Augusto Re di Francia. Nel complesso, la terza crociata sarà un fallimento e l’unico risultato positivo sarà la creazione del Regno di Cipro.

LA QUARTA CROCIATA (1202-1204)

Con Gerusalemme ancora in mano ai musulmani, Papa Innocenzo III innalza ad una nuova crociata, la quarta, nel rinnovato tentativo di conquistare la Terra Santa e di ricongiungere finalmente la Chiesa. Nel 1202 i crociati partono da Venezia per raggiungere l’Oriente via mare grazie all’aiuto del doge di Venezia Enrico Dandolo. Quest’ultimo si offrì di trasportare gratuitamente i crociati verso Oriente in cambio dell’aiuto dell’esercito nella conquista di Zara, Istria e Trieste. Arrivati a Zara l’esercito fece strage della popolazione e, ignorando le direttive di Papa Innocenzo III, si diresse verso Costantinopoli, la conquistò nel 1203 facendola diventare il quartier generale contro l’avanzata musulmana.

LA QUINTA CROCIATA (1217-1221)

La quinta crociata, che vide a capo il Re d’Ungheria, fu caratterizzata dalla campagna di Palestina e dalla campagna d’Egitto. La prima non ebbe i risultati sperati: essendo ormai il Cairo ed Alessandria i punti d’arrivo delle preziose merci d’Oriente, Leopoldo d’Austria ritenne opportuno spostarsi verso l’Egitto. La crociata terminò nel 1221 con l’esercito stremato dalla guerra.

LA SESTA CROCIATA (1228-1229)

Tra tutte le crociate la sesta è sicuramente la più peculiare: capitanata da Federico II di Svevia, la sesta crociata è anche ricordata per essere la crociata pacifica. Difatti, Federico II di Svevia non intende partecipare attivamente al combattimento percorrendo, invece, la via della pace stringendo un trattato di pace decennale con il sovrano d’Egitto. La scarsa partecipazione alla crociata e la sua successiva incoronazione come Re di Gerusalemme gli valsero una doppia scomunica da parte del Papa.

LA SETTIMA (1240-1254)  E L’OTTAVA CROCIATA (1270)

Entrambe le crociate non avranno un buon esito: la prima vedrà la cattura del re dell’esercito, la seconda l’uccisione dello stesso sovrano Luigi IX di Francia a causa della peste. Con la morte di Luigi IX muore anche l’idea di crociata.

Possiamo constatare che, fatta eccezione per la prima crociata, le sette successive non hanno avuto grossi riscontri dal punto di vista militare; tra l’altro, moltissimi dei crociati che presero parte alle battaglie e giurarono fedeltà alla Chiesa erano mossi dagli interessi economici piuttosto che dalla loro fede in Dio. Nonostante ciò, non mancarono del tutto delle conseguenze economiche favorevoli. Coloro che beneficiarono di più delle crociate furono sicuramente le Repubbliche marinare, in particolar modo Venezia, che, continuando i suoi traffici commerciali con l’Oriente, favorì l’importazione in Europa dei più pregiati prodotti asiatici. Le crociate ebbero anche grandi impatti a livello culturale e sociale: lo scontro-incontro con il mondo Orientale portò proficui impulsi nell’ambito della scienza, della medicina, dell’arte, della filosofia e, soprattutto, la graduale scomparsa del mondo feudale a favore della nascita della borghesia.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia 

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