Cù Chulainn: storia e curiosità sull’eroe dell’Ulster

Cù Chulainn: storia e curiosità sull'eroe dell'Ulster

Cù Chulainn è una delle più importanti figure della mitologia irlandese. Egli è un semi-dio ed eroe del ciclo dell’Ulster, noto anche in Scozia e nell’isola di Man. I testi che narrano le vicende di Cù Chulainn risalgono principalmente al XII secolo, ma la loro redazione primitiva ci fa risalire fino al VII secolo. La civiltà descritta è invece quella del I secolo d.C.

 

Il mito di Cù Chulainn

 

Esistono almeno due leggende narrate dalla mitologia che riguardano la nascita di Cù Chulainn. In una delle più antiche la madre di Cù, Deichtine, è figlia e auriga del re dell’Ulster, Conchobar mac Nessa. Durante una battuta di caccia, il gruppo comprendente Conchobar e Deichtine si ferma presso una casa a causa di una tormenta di neve. Quella stessa notte, la moglie del padrone di casa dà alla luce un bambino, ma il giorno dopo all’interno della dimora la compagnia trova soltanto il bambino appena nato e due cavalli. Deichtine decide quindi di adottare il neonato, tuttavia egli muore a seguito di una malattia. Di fronte alla donna disperata appare Lúg, dio del Sole, e le rivela di essersi presentato a loro nei panni dell’uomo ospitante e di aver deposto nel suo grembo un figlio. Il bambino dovrà chiamarsi Sétanta. Per evitare scandali nel regno, Deichtine è promessa in sposa a Súaltam mac Róich, ma ella abortisce e dall’unione matrimoniale dei due nascerà un altro bambino, a cui viene assegnato, come da profezia, il nome Sétanta. È per tale ragione che si dice che Sétanta sia stato concepito tre volte, a sottolineare la sua natura divina. In una versione più recente, invece, Deichtine è la sorella del re, scomparsa da tempo dalla capitale del regno. Ella si rivela la moglie di Lúg e madre di Sétanta. L’aspetto di Cù Chulainn è anch’esso oggetto di numerose discussioni, ma è nel poema epico Táin Bó Cúailnge (in italiano “La razzia dei bovini del Cooley” o “La grande razzia”) che ritroviamo la descrizione fisica più dettagliata: egli è considerato l’uomo più bello dell’Ulster, i suoi capelli sono cangianti fra il biondo, il castano e rossiccio e sono in parte annodati tre volte sulla nuca, e in parte sciolti sulle spalle; gli vengono attribuite anche quattro fossette per ogni guancia, sette pupille all’interno degli occhi, sette dita per mani e piedi e unghie estremamente resistenti ed affilate.

Il nome Cù Chulainn è in realtà un soprannome, attribuito all’eroe a seguito di un episodio avvenuto quando era un bambino. Le vicende dell’infanzia di Cù sono raccontata retrospettivamente all’interno del Táin. Sétanta si fa subito notare dalla popolazione di Emain Macha sconfiggendo, durante una crisi rìastrad, un folto gruppo di ragazzi che lo avevano attaccato, poiché egli non aveva per primo chiesto la loro protezione, come di norma accadeva. Il re chiarisce il malinteso fra i giovani e Sétanta e quest’ultimo è invitato, quindi, a giocare con loro a hurling (una sorta di hockey su prato). Conchobar è impressionato dalle capacità atletiche del bambino e lo invita a partecipare al banchetto che si terrà a casa del fabbro Culann. Troppo occupato nei giochi, Sétanta si attarda e Conchobar dimentica di avvertire Culann del suo arrivo, quindi il fabbro non lega il proprio feroce cane da guardia, in modo tale che non possa assalire il giovane. Sétanta arriva al banchetto, ma è aggredito dall’animale ed è costretto ad ucciderlo per difendersi, scatenando la disperazione di Culann per la perdita del fedele amico. Allora Sétanta si offre di risarcirlo e, una volta divenuto più grande e forte, di prendere il posto del cane da guardia. Per questo evento, il potente druido Cathbad annuncia che il nome del ragazzo non dovrà più essere Sétanta, bensì Cù Chulainn, che in italiano significa “Cane di Culann”. Cathbad, inoltre, preannuncia la gloria del semi-dio, ma anche la sua morte in giovane età.
Cù s’innamora perdutamente di Emer, figlia di Forgall Monach, ma ella lo rifiuta dicendo che avrebbe accettato di sposarlo solo dopo essere divenuto un famoso eroe. Cù è mandato da Forgall ad addestrarsi presso la nota donna-guerriero Scáthach, in Scozia, nella speranza che egli rimanga ucciso dalle prove. Sotto la guida di Scáthach, Cù apprende ogni arte del combattimento e stringe una fortissima amicizia con un altro allievo di Scáthach, Ferdiad. Tuttavia, la pace in Scozia è turbata dallo scontro fra Scáthach e la sorella/rivale Aífe. Sarà Cù Chulainn a porre fine alla guerra, rapendo con uno stratagemma la donna e facendole promettere di non attaccare più la maestra e dargli un figlio. Dal concepimento nascerà Connla, il quale, sette anni dopo, sarà ucciso dallo stesso padre per errore, quando egli si rifiuterà di identificarsi come suo figlio una volta arrivato in Irlanda alla ricerca del genitore.
Tornato in Irlanda, Cù combatte contro Forgall e uccide ventiquattro dei suoi uomini per reclamare la mano di Emer. Egli la rapisce per portarla al proprio palazzo e ruba il tesoro di Forgall, il quale muore tragicamente precipitando da una torre.

 

Il Táin Bó Cúailnge

 

All’età di diciassette anni, Cù è chiamato a difendere da solo l’Ulster dall’esercito del Connacht, una provincia dell’Irlanda guidata dalla perfida regina Medb. Per tre mesi combatte contro i migliori campioni del Connacht e protegge il proprio popolo, i cui uomini sono impossibilitati a lanciarsi in battaglia a causa di una maledizione. Medb scatena tale guerra per rubare il forte toro da monta Donn Cùailnge, e vincere la sfida contro il marito Ailill su chi dei due avesse il toro più bello.
Nel duello contro Lóch mac Mofemis, l’eroe entra in contatto con la Mórrígan, dea della morte e del fato, la quale si innamora di Cù, ma viene respinta, e per vendicarsi la divinità si scaglia contro di lui sotto forma di diversi animali. Stremato da un successivo duello, Cù è soccorso dal padre divino Lúg e al proprio risveglio scopre che un gruppo di giovani di Emain Macha ha deciso di attaccare i guerrieri del Connacht, finendo per essere massacrati senza pietà. La ira omicida del semi-dio contro l’esercito avversario si scatena in una seconda, ma decisamente più terribile e devastante, rìastrad (un momento di esplosione di potenza e furia di un guerriero), che fa mutare il suo corpo in modo orripilante.
Anche uno dei suoi padri adottivi, Fergus mac Róich, è inviato a combatterlo, dal momento che egli si trova in esilio nel Connacht. L’affetto che Cù prova nei confronti dell’uomo lo ferma dall’ucciderlo e Fergus promette, per sdebitarsi, di risparmiare anch’egli la prossima volta che si troveranno faccia a faccia su fronti nemici.
Come ultima spiaggia per sconfiggere l’invincibile Cù Chulainn, la regina Medb obbliga l’amico fraterno Ferdiad a combattere contro di lui, portando con sé l’armatura di pelle cornea, impossibile da trapassare. Dopo un estenuante duello di tre giorni, l’eroe dell’Ulster vince utilizzando la famigerata lancia Gáe Bolg, in grado di passare attraverso ogni protezione e uccidere in un singolo colpo, grazie alla magica capacità di aprirsi in trenta punte all’intero del corpo di un uomo. Tale arma era stata affidata a Cù dalla maestra Scáthach.
La battaglia finale contro l’esercito di Medb inizia quando gli uomini dell’Ulster finalmente riemergono dal loro stato di indebolimento e si lanciano a protezione del loro eroe, ritiratosi in disparte per guarire le proprie ferite. A capo dell’armata del Connacht c’è Fergus che, vedendo l’amico in uno stato di prostrazione, fa allontanare i soldati, lasciando così la regina scoperta ed in balìa dei nemici. Cù la rapisce, ma infine decide di risparmiarla perché convinto che il gesto di uccidere una donna sia ignobile.
La morte profetizzata da Cathbad coglie Cù all’età di vent’anni. Il suo destino viene segnato quando egli, tratto in inganno da Medb, viola uno dei geasa (tabù), che gli vietava di mangiare carne di cane. Il suo corpo divino, quindi, s’indebolisce ed egli si trova esposto ad un pericolo mortale. Láeg (amico di Cù e re degli aurighi), Liath Macha (destriero di Cù e re dei cavalli) ed infine lo stesso Cù Chulainn sono uccisi da Lugaid, complice di Medb, con le tre lance che egli aveva fabbricato, rispettando una profezia. L’eroe dell’Ulster muore appoggiandosi al megalite di Clochafarmore, mentre sulla spalla gli si poggia un corvo nero, che non è altri che la Mórrígan trasformata.

Cù Chulainn nella cultura popolare

 

Cù Chulainn è probabilmente la figura più celebre del folklore irlandese, e nel corso degli anni ha fatto la propria comparsa in innumerevoli opere della cultura popolare. Egli è apparso come personaggio in diversi fumetti della Marvel Comics, dove fa parte del pantheon celtico, e in 2000 A.D. Anche l’immenso franchise di Fate ha reso Cù Chulainn uno dei suoi personaggi di maggiore spicco, comparendo in diversi giochi della saga come Servant appartenente alle classi Lancer, Caster e Berserker. In Final Fantasy XII, Cù è uno spirito evocabile in gioco, mentre in Final Fantasy Tactics e Shin Megami Tensei appare come un demone. L’immagine di Cù Chulainn è naturalmente importante anche nel mondo politico e culturale irlandese; egli è invocato sia dai nazionalisti irlandesi, che dagli unionisti dell’Ulster.

Immagine di copertina: Wikipedia

A proposito di Sara Napolitano

Ciao! Sono Sara, studentessa iscritta al terzo anno del corso di laurea Lingue e Culture Comparate presso l'università "L'Orientale" di Napoli. Studio inglese e giapponese (strizzando un po' di più l'occhio all'estremo Est del mondo). Le mie passioni ruotano attorno ad anime, manga, libri, musica, sport, ma anche natura e animali! Da sempre un'irriducibile curiosa.

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