A una prima ricerca, alla voce “Dea con la cornucopia” viene associata Opi. Con ricerche più approfondite scopriamo poi che Abbondanza è la divinità custode della cornucopia. Le due dee vengono spesso confuse, ma non sono le uniche legate a questo potente simbolo. Questo articolo nasce con l’intento di approfondire le loro caratteristiche e scoprirne le differenze.
Indice dei contenuti
Le dee della cornucopia a confronto
Divinità | Ruolo e simbolismo |
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Abbondanza (Abundantia) | Personificazione romana della prosperità, della fortuna e della ricchezza in senso lato (cibo, denaro, beni). |
Opi (Ops) | Antica dea romana della terra e della fertilità, legata specificamente all’abbondanza agricola e al raccolto. Sposa di Saturno. |
Rea | Titanide greca, Madre degli Dei, associata alla fertilità della terra. È il corrispettivo greco di Opi. |
Altre divinità | Cerere (dea delle messi), Annona (personificazione del raccolto annuale), Fortuna, Tiche. |
Cos’è e cosa simboleggia la cornucopia?
La storia dell’origine della cornucopia è comune nella mitologia greca e romana: Giove (Zeus), giocando con la sua nutrice, la capra Amaltea, le spezzò un corno. Pentito, lo riempì di frutti e fiori, promettendo che da esso sarebbe uscito tutto ciò che si potesse desiderare. La cornucopia, letteralmente “corno dell’abbondanza”, è quindi il simbolo mitologico per eccellenza della fertilità, della ricchezza e della prosperità inesauribile.
Abbondanza: la dea custode della cornucopia
Abbondanza, dal latino Abundantia, è nella mitologia romana la dea dell’abbondanza, della prosperità e della fortuna. Con la sua cornucopia distribuisce cibo, denaro e ricchezze. Viene raffigurata con pannocchie di granturco tra le mani o con la cornucopia rovesciata.
Guglielmo D’Alvernia, vescovo di Parigi, narra della Domina Abundia: queste “padrone dell’abbondanza” pare entrassero di notte nelle case dove le famiglie preparavano offerte per loro. Le Domina Abundia consumavano i beni che però, miracolosamente, rimanevano intatti. Se le offerte erano gradite, alla famiglia erano garantite prosperità e ricchezza.
Opi: la Madre Terra dea dell’abbondanza agricola
Nel calendario romano, le Opiconsivia si celebravano il 25 agosto in onore della dea Opi (o Ops), la Madre Terra, dea dell’opulenza e personificazione dell’abbondanza agricola. Il suo nome deriva dal termine latino ops, che significa abbondanza. L’attività agricola era dai romani considerata sacra e associata a divinità come Conso (dio del seme) e Pomona (dea dei frutti). Associata nel culto a Saturno, la dea Opi viene infatti chiamata anche Consiva.
Furono dedicati alla dea Opi due santuari: uno sul Campidoglio e l’altro nel Foro, dove l’accesso era consentito alle sole Vestali e al Pontefice Massimo. Oltre alla celebrazione del 25 agosto, vi erano le Opalia, il 19 dicembre. Secondo Varrone, il culto di Opi è di origine sabina, introdotto dal re Tito Tazio.
Il corrispettivo greco: Rea
La mitologia greca associa la Dea Ops a Rea, moglie di Crono (Saturno) e madre degli dei. Rea è una titanide, figlia di Urano e Gea. Come racconta la Teogonia di Esiodo, Crono, per evitare di essere spodestato, divorò tutti i suoi figli appena nati. Incinta del sesto figlio, Zeus, Rea lo partorì di nascosto a Creta e consegnò a Crono un masso avvolto in fasce. Quando crebbe, Zeus spodestò il padre e divenne il nuovo re degli Dei.
Non solo Opi e Abbondanza: le altre dee con la cornucopia
Come la dea Abundantia, anche la dea Opi è raffigurata con una cornucopia o con spighe di grano. Tuttavia, le divinità associate alla cornucopia sono varie. Poiché il corno veniva attribuito a molti dispensatori di beni, è difficile distinguere Opi, spesso confusa con Abbondanza o con divinità come Annona (dea del raccolto annuale), Cerere (dea delle messi) e Fortuna, come si può approfondire sull’enciclopedia Treccani.
Fonte immagine copertina e immagine della dea Abbondanza: Wikipedia.
Articolo aggiornato il: 30/08/2025