La mentalità medievale: un mondo tra fede, simboli e miracoli

Questo articolo esplora alcuni aspetti della mentalità medievale, ovvero il modo in cui gli uomini e le donne del Medioevo (in particolare l’Alto Medioevo, fino all’anno Mille) concepivano la vita e la morte, il corpo e l’anima, il passato e il futuro, il bene e il male, il giusto e l’ingiusto, cercando di comprendere il significato della loro esistenza.

Ricostruire il pensiero medievale: fonti e difficoltà

Ricostruire la mentalità medievale presenta delle difficoltà. In primo luogo, il Medioevo copre un periodo molto lungo (almeno cinque secoli per l’Alto Medioevo), durante il quale la mentalità può aver subito trasformazioni. In secondo luogo, le fonti disponibili sono limitate: provengono per lo più da una ristretta élite culturale (soprattutto ecclesiastica) e riflettono la loro visione del mondo, mentre è più difficile accedere ai pensieri della maggioranza della popolazione, esclusa dall’uso della scrittura.

Lunga durata e società “parmenidea”: la lentezza del cambiamento

Nonostante queste difficoltà, il tentativo non è impossibile. Le mentalità appartengono alla dimensione della “lunga durata” (concetto introdotto dallo storico Fernand Braudel): cambiano molto lentamente, in secoli, non in anni. Questo è particolarmente vero per il Medioevo, quando i cambiamenti nel modo di vedere il mondo erano molto più graduali rispetto alla società contemporanea. Mentre la società contemporanea è definita “eraclitea” (in costante mutamento, come il fiume di Eraclito), la società medievale potrebbe essere definita “parmenidea” (caratterizzata da una maggiore stabilità, come l’Essere di Parmenide).

Il cristianesimo: la visione dominante del mondo

Inoltre, nel Medioevo, quasi tutta la cultura era prodotta da uomini di Chiesa (i chierici), che nei loro scritti affrontavano spesso questioni riguardanti la vita quotidiana dei fedeli. La nostra ricerca è facilitata dal fatto che il cristianesimo si diffuse in tutta Europa e tra tutti i ceti sociali, soppiantando progressivamente i residui degli antichi culti pagani. La visione del mondo della maggioranza degli uomini e delle donne del Medioevo era quindi fortemente condizionata dalla dottrina e dalla morale cristiana. I racconti contenuti nella Bibbia erano accettati nel loro significato letterale, proposti instancabilmente ai fedeli e rappresentati nei dipinti e nelle sculture che ornavano chiese e cappelle.

Paradiso e inferno: la sorte ultraterrena dell’uomo medievale

I racconti biblici insegnavano l’esistenza di un unico Dio, creatore del mondo e dell’uomo, che un giorno avrebbe posto fine al mondo conosciuto, giudicando i vivi e i morti. I Vangeli fornivano indicazioni precise sulla sorte ultraterrena: ai giusti sarebbe toccata l’eternità beata in Paradiso, ai malvagi la condanna eterna nell’Inferno, immaginato come una cavità nel cuore della terra.

Dio, Satana e i santi: una lotta continua tra bene e male

L’agiografia: modelli di santità

Nonostante il monoteismo cristiano, il mondo medievale era popolato di entità intermedie, come il diavolo e i demoni. L’intera vita umana era vista come in bilico tra Dio e Satana, e l’anima di ciascuno era oggetto di una contesa tra cielo e inferno. I peccati e le tentazioni erano innumerevoli, e resistervi richiedeva fede e l’aiuto dei santi, uomini speciali che avevano vinto le aggressioni del diavolo grazie alla fede, alla preghiera e al sostegno divino. L’agiografia (racconti delle vite dei santi) ebbe grande diffusione, fungendo da modello per ogni fedele.

Il mondo come foresta di simboli: la natura e il divino

Era diffusa la convinzione che Dio potesse intervenire direttamente nella vita umana attraverso miracoli: guarigioni prodigiose, piogge provvidenziali, dimostrazioni di forza sovrumana. Dio e il diavolo non erano spettatori passivi, ma intervenivano costantemente nel mondo.

Il cristianesimo medievale elaborò l’idea che il mondo visibile fosse un segno, uno specchio, una foresta di simboli in cui tutto rimanda a una realtà sovrannaturale o a una verità di fede. Gli uomini medievali vedevano la realtà come “doppia”: le cose non erano mai solo come apparivano, ma costituivano il segno di qualcosa di più alto (es. il leone poteva simboleggiare la forza, ma anche Cristo; il pellicano, che nutre i piccoli con il proprio sangue, era simbolo del sacrificio di Cristo).

Scienza e teologia: due modi di interpretare il mondo

Si può affermare che il mondo medievale fosse “incantato”: Dio e Satana erano presenti, e ogni cosa portava un messaggio profondo. Questo spiega perché le scienze naturali medievali compirono pochi progressi rispetto al mondo antico, spesso abbandonando i risultati raggiunti da Greci e Romani. Di fronte al mondo, l’uomo medievale non si chiedeva “come funziona?”, ma “che cosa significa?”, e la risposta era affidata ai teologi, non agli scienziati.

La mentalità medievale, profondamente influenzata dal cristianesimo, era quindi caratterizzata da una visione del mondo in cui il soprannaturale permeava il naturale, in cui ogni cosa aveva un significato simbolico e in cui la vita umana era vista come una lotta continua tra bene e male, con la prospettiva di una ricompensa o di una punizione eterna.

Prof. Giovanni Pellegrino

Altri articoli da non perdere
Rotte del Mar Baltico: navigazione e storia
Rotte del Mar Baltico

Il Mar Baltico è un mare interno dell'Oceano Atlantico situato nell'Europa nord-orientale; è delimitato dalla Penisola scandinava, le Isole danesi Scopri di più

Lettere d’amore, le 5 più belle e romantiche di sempre
Le 5 lettere d'amore, le più belle e romantiche di sempre

5 lettere d'amore che hanno fatto la storia: il potere della carta nell'era digitale Il valore del cartaceo, nella sua Scopri di più

Alceo e Saffo, storia di un possibile amore
Alceo e Saffo

Alceo e Saffo risalgono a quella che è denominata "lirica monodica", una poesia sviluppatasi intorno al VI secolo a.C. nell'isola Scopri di più

Riforma dell’esercito romano: il nuovo assetto di Caio Mario
Esercito romano: la riforma di Caio Mario

La riforma dell'esercito romano: Caio Mario e la trasformazione della legione La legione, unità fondamentale dell'esercito romano, era composta da Scopri di più

Festa delle Luci di Lione: scopriamola insieme!
Festa delle luci di Lione

La Festa delle Luci di Lione (in francese Fête des Lumières) è un evento unico e spettacolare che si tiene Scopri di più

Zelda Fitzgerald: la sua vita e il suo amore per Scott
Zelda Fitzgerald e la sua vita con Scott

Zelda Fitzgerald: biografia di una flapper, tra arte e trasgressione Una delle personalità più interessanti dei Roaring twenties è sicuramente Scopri di più

A proposito di Redazione Eroica Fenice

Vedi tutti gli articoli di Redazione Eroica Fenice

Commenta