Dipinti di Gustave Courbet: 3 più famosi

dipinti di Gustave Courbet

Durante gli anni trenta dell’Ottocento, in Francia, si affermò nel campo della pittura uno stile di tipo realista che venne influenzata soprattutto dai paesaggisti inglesi, tra cui spiccava Constable, le cui tele furono esposte al Salon di Parigi nel 1824. Coloro che seguirono la scia di Constable, in Francia, furono i pittori della Scuola di Barbizon, una località della Francia che si trova vicino alla foresta di Fontainebleau. La locanda di Ganne a Barbizon fu il luogo di ritrovo di molti artisti e tra questi c’era anche Gustave Courbet. Egli è il massimo interprete del Realismo francese, in effetti lui decise di partecipare alla vita politica attraverso la sua arte, utilizzandola come miccia per innescare dei cambiamenti sociali. Vediamo, quindi, alcuni dipinti di Gustave Courbet più famosi.

1. Gli spaccapietre

Uno dei dipinti di Gustave Courbet che suscitò più scalpore fu proprio questo. Dopo essere stato a Parigi, egli torna nella sua città natale, Ornans, e decide di lavorare a questo dipinto. Ma perché suscitò tanto scalpore? Perché andava in contrasto con i canoni accademici dell’epoca e anche col gusto del pubblico più borghese. Infatti, quando fu esposta al Salon di Parigi, lasciò tutti sbigottiti proprio per la sua rudezza. Nell’opera infatti ci sono un giovane e un vecchio, che spaccano appunto le pietre, i loro abiti sono sporchi, rotti, ma quello che lui voleva rappresentare era proprio questo: la dura realtà delle persone che facevano dei lavori umili e stancanti. Ci tiene, inoltre, a sottolineare che sono due persone che lui ha visto, che esistevano, quindi ha rappresentato la realtà nuda e cruda.

2. L’atelier del pittore

Anche questo uno dei dipinti di Gustave Courbet più significativi. Questo perché nel 1855, la giuria dell’Esposizione universale di Parigi non vuole esporre i suoi dipinti. Perciò egli decide di organizzare una sua mostra, chiamandola Padiglione del Realismo e tra le opere esposte c’era anche questa. Tutto il quadro è un’allegoria, al centro c’è lui che sta dipingendo un paesaggio e vicino a lui vi è una donna nuda, che rappresenta un po’ la musa ispiratrice, e un bambino che invece rappresenta l’immediatezza della pittura. Ma ci sono anche volti famosi, come il poeta Baudelaire, il suo amico Champfleury, il mercante Bruyas, il filosofo Proudhon. Ma ci sono anche lavoratori comuni, sacerdoti, mercanti. Anche questo, quindi, un quadro discusso perché reale, basta anche solo vedere le forme della donna per capire come era il suo tratto realista.

3. Uomo disperato

E poi abbiamo Uomo disperato, anch’esso forse tra i dipinti di Gustave Courbet più famosi in assoluto, realizzato tra il 1843 e il 1845 ed è proprio il dipinto che si trova come immagine di copertina. Il dipinto è un autoritratto in cui lui è molto giovane ma è appunto in uno stato di disperazione, trovando con gli occhi spalancati, le mani nei capelli, il viso pallido. Lo sguardo fisso avanti, quasi a guardare negli occhi lo spettatore dà anche un certo senso di paura. Il ritratto si inserisce un po’ nella tendenza romantica, anche se lui è stato appunto un esponente fermo del realismo. Questo perché è espressa l’emozione, e comunque le sue prime opere sono state realizzate un po’ sotto l’influenza del romanticismo. Courbet, comunque, aveva molto a cuore questa tela, tant’è che la porta con sé durante il suo esilio in Svizzera. La tela, inoltre, appartiene a una collezione privata, però nel 2007 è stata esposta al museo d’Orsay.

Fonte immagine copertina: Wikimedia Commons

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