Gustave Moreau è stato un pittore francese tra i principali esponenti del simbolismo, una corrente artistica complessa e dalle molteplici sfaccettature che coinvolse arti visive, musica e letteratura negli ultimi due decenni del XIX secolo. Per comprendere la sua arte, è utile partire da una contrapposizione. Gustave Courbet, il grande realista, affermava di non poter dipingere gli angeli perché non li aveva mai visti; al contrario, Gustave Moreau esclamava: “Credo solo a ciò che non vedo e unicamente a ciò che sento”. In queste parole si riassume il profondo divario tra Realismo e Simbolismo.
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Le differenze tra realismo e simbolismo
Il realismo vuole rappresentare la realtà in modo oggettivo, concentrandosi spesso su temi sociali e politici. Il simbolismo, invece, si propone di rappresentare il mondo interiore attraverso simboli, concentrandosi su temi spirituali, onirici e mitologici. Il movimento simbolista, come approfondito da autorevoli fonti come l’Enciclopedia Treccani, ha un forte legame con il pensiero del filosofo Henri Bergson. Quest’ultimo sosteneva che la verità non si raggiunge attraverso la percezione razionale del reale, ma per mezzo dell’intuizione, una comprensione istantanea delle cose. Il Simbolismo fu una forte reazione alla poetica realista e naturalista che aveva dominato la cultura francese.
I 2 dipinti più famosi di gustave moreau
Presentiamo due opere che incarnano perfettamente la visione artistica di Gustave Moreau, caratterizzata da atmosfere sognanti, ricchezza di dettagli e un profondo senso del mistero.
Opera e anno | Analisi e significato simbolico |
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Galatea (1880) | Rappresenta il contrasto tra l’istinto brutale (polifemo) e la bellezza ideale e irraggiungibile (galatea). l’ambientazione sottomarina evoca il mondo dell’inconscio. |
Orfeo (1865) | Simboleggia il sacrificio dell’artista e la persistenza dell’arte oltre la morte. la figura androgina che raccoglie la testa esprime una pietà malinconica e contemplativa. |
1. Galatea (1880)
Tra i più celebri dipinti di Gustave Moreau c’è Galatea, realizzata nel 1880. Il soggetto è tratto dalle Metamorfosi di Ovidio e narra della gelosia del ciclope Polifemo per l’amore tra la ninfa Galatea e il pastore Aci. Moreau non rappresenta l’azione violenta del mito, ma si concentra sulla tensione psicologica. Polifemo, gigantesco e quasi fuso con la roccia, osserva con sguardo ipnotico la ninfa, che riposa in una grotta sottomarina ricca di coralli e vegetazione lussureggiante. L’opera è un trionfo del dettaglio e del colore, ma soprattutto del simbolo: Polifemo incarna l’istinto primordiale e la passione non corrisposta, mentre Galatea rappresenta la bellezza pura, idealizzata e inaccessibile, protetta nel suo mondo onirico.
2. Orfeo (1865)
Considerata l’opera più famosa di Gustave Moreau, Orfeo fu creata nel 1865 ed è oggi conservata al Musée d’Orsay di Parigi. Il dipinto interpreta il mito dopo la sua conclusione tragica: Orfeo, dopo aver perso per sempre l’amata Euridice, viene fatto a pezzi dalle Baccanti per aver rifiutato i loro riti. Moreau sceglie di rappresentare un momento di quiete malinconica: una giovane donna, forse una musa, recupera la testa del poeta e la sua lira, guardandole con un’espressione di pietà e contemplazione. La scena non è macabra, ma lirica e sognante. La testa decapitata di Orfeo, con gli occhi chiusi, simboleggia il sacrificio dell’artista, la cui arte (la lira) sopravvive alla morte fisica. L’atmosfera crepuscolare e le figure quasi androgine contribuiscono a creare un’immagine di potente suggestione spirituale.
Fonte immagine: Wikimedia Commons
Articolo aggiornato il: 16/09/2025