Dipendenza affettiva: perché se ne parla così tanto oggi?

Dipendenza affettiva: perché se ne parla così tanto oggi?

Nella società moderna, soprattutto tra i giovani, si sente spesso parlare di disturbi psicologici più o meno nuovi, come i disturbi d’ansia, disturbi alimentari, dipendenza da smartphone o sindrome dell’abbandono. In realtà non si tratta di disturbi nati nella nuova generazione, ma sicuramente il mondo moderno ha portato più attenzione a questo tipo di problematiche rispetto a come si faceva prima. Anche con l’inizio di un percorso terapeutico attraverso psicologi e analisti, i giovani si sentono molto più inclini a parlare di questo tipo di disturbi. Uno dei problemi che più spesso riscontrano i giovani è quello di non riuscire a lasciare andare persone o situazioni che spesso causano anche malessere, questo tipo di comportamento viene definito come dipendenza affettiva.

Anche se non viene trattata come una vera e propria dipendenza patologica, la dipendenza affettiva si manifesta attraverso un comportamento ossessivo nei confronti del proprio partner e la persona che ne soffre vive nella costante ansia e paura che la relazione possa terminare. Sebbene, come già detto, essa non venga trattata in maniera patologica, la dipendenza affettiva a lungo andare può causare importanti danni psicologici alla persona che ne soffre e andare a limitare la propria vita e soprattutto le proprie interazioni sociali. È interessante notare come questo tipo di dipendenze a livello emotivo siano in netto aumento nella società contemporanea, soprattutto tra i giovani, che spesso vivono relazioni anche informali ma dalle quali non riescono a distaccarsi. Una delle cause per le quali la dipendenza affettiva è così presente tra i giovani è la costante necessità di mantenersi aggiornati attraverso i social network.

La dipendenza affettiva e i social network

È importante non sottovalutare l’impatto che il mondo dei social ha sulle relazioni interpersonali moderne. Questo perché i social network in qualche modo ci obbligano a rimanere sempre aggiornati su ciò che accade nella vita degli altri, a sapere cosa fanno, con chi sono e dove sono. Questa assenza completa di privacy generata dai continui click di stories Instagram e post rende la persona sempre più attenta a questo tipo di attività e al controllo degli altri. Tutto ciò è fortemente deleterio quando si cerca di lasciarsi indietro una relazione finita male o una persona che ci ha fatto soffrire, questo perché da un lato la cosa giusta da fare sarebbe cercare di distaccarsi il più possibile senza entrare nel merito di cosa sta facendo l’altra persona. D’altra parte però il nostro istinto ci spinge a desiderare di essere sempre aggiornati sugli spostamenti e le azioni degli altri, tutto ciò in una condizione di disagio personale e di mancanza affettiva viene ulteriormente accentuato.

Per questo motivo sviluppare un tipo di dipendenza affettiva nella società moderna è molto più semplice perché ci permette di avere gli strumenti per portare avanti questa continua ricerca sull’altra persona e di vedere come sta reagendo alla rottura. Per cercare di uscire da questo vortice oscuro della dipendenza affettiva senza ombra di dubbio la soluzione più utile è cominciare un percorso con uno specialista del settore, questo non solo può aiutare a diminuire il senso di malessere generale che si prova ma anche ad evitare che questo tipo di problema si ripresenti in situazioni future.

Fonte immagine in evidenza: Pixabay 

A proposito di Serena Uvale

Studentessa presso l'università degli studi di Napoli "L'Orientale", amante della culturale e della lingua cinese.

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