Le espressioni del dialetto canario possono essere scoperte e apprese pienamente solo se si è immersi nel contesto locale. Per questa ragione, può essere di grande aiuto impararne alcune prima di un viaggio nelle Isole Canarie.
L’arcipelago delle Canarie è dislocato dal resto della Spagna, trovandosi nell’Oceano Atlantico al largo dell’Africa nord-occidentale. Nelle isole si parla lo spagnolo, ma con una variante dialettale ricca di peculiarità, spesso non immediatamente comprensibile per un parlante castigliano. La sua unicità deriva da molteplici influenze: quella dello spagnolo meridionale, i contatti con il Portogallo, il substrato dei “guanchismi” (parole ereditate dalla lingua aborigena) e un forte legame con lo spagnolo d’America, dovuto ai flussi migratori storici.
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Affinità linguistiche con lo spagnolo d’America
Una delle caratteristiche più evidenti è l’uso della terza persona plurale ustedes al posto della seconda persona plurale vosotros, sia in contesti formali che informali, proprio come avviene nello spagnolo dell’America Latina. Ad esempio, si dirà: «¿Ustedes vienen al cine?».
Un’altra somiglianza è la pronuncia. Il dialetto canario presenta il seseo, ovvero la pronuncia della ‘c’ (prima di ‘e’, ‘i’) e della ‘z’ come una ‘s’. Inoltre, la ‘s’ finale di parola o sillaba viene spesso aspirata, quasi come un’acca. Questa è una caratteristica molto frequente in parole tipiche come Fosssss, che indica fastidio o disgusto e si pronuncia Fohhhhh.
Espressioni canarie da conoscere
Per orientarsi nel parlato locale, ecco alcune delle parole ed espressioni più rappresentative, molte delle quali sono ufficialmente riconosciute nel dizionario dei canarismi.
| Espressione canaria | Significato e uso in italiano |
|---|---|
| Guagua | È la parola più iconica e significa autobus. Non usare mai “autobús”. |
| ¡Ños! | Esclamazione di sorpresa o stupore, equivalente a “caspita!” o “wow!”. |
| Estar aplatanado | Essere apatico, pigro, senza voglia di fare nulla (letteralmente: “essere abbananato”). |
| Gofio | Alimento a base di cereali tostati. “Ser más canario que el gofio” significa essere canario al 100%. |
| Cholas | Le infradito, le ciabatte da spiaggia. In castigliano si direbbe “chanclas”. |
Lista di 20 espressioni del dialetto canario
1. Más canario que el gofio: la risposta che tutti i canari darebbero se gli venisse chiesto: «¿Eres Canario?». Fa riferimento al gofio, un alimento locale ottenuto dalla macinazione di cereali tostati.
2. Me la suda: significa non mi importa assolutamente nulla. Una forma molto utilizzata anche se priva di significato a livello letterale.
3. Guagua: è l’emblema del gergo canario e significa autobus. È un termine di uso frequente in sostituzione di bus, usato nello spagnolo standard.
4. Mi niño, mi niña: è un modo affettuoso e informale impiegato per rivolgersi sia a conoscenti che sconosciuti.
5. ¡Ños!: è un’esclamazione pronunciata con un’acca aspirata al posto della ‘s’ finale e indica un’emozione di incredulità e sorpresa.
6. Se me fue el baifo: indica qualcosa che ci siamo dimenticati di fare. Il ‘baifo’ è il capretto, quindi è come dire “mi è scappato il capretto”.
7. Por la boca muere el pez: equivale al modo di dire italiano: «a volte è meglio tacere che parlare e far danno».
8. Eres un machango: un’espressione che fa riferimento a una persona ridicola, un pagliaccio, usata in modo sia offensivo che scherzoso.
9. ¡AGÜITA!: è un’esclamazione usata per indicare stupore, ma se ripetuta più volte può esprimere preoccupazione.
10. Pasarlo pipa: vuol dire divertirsi un mondo e sostituisce il verbo spagnolo disfrutar.
11. Pal’Choso: significa andare a casa (forma contratta di para el choso).
12. Desinquieto: è un aggettivo usato per descrivere una persona irrequieta, agitata o iperattiva.
13. Golifiar o gollisnear: può essere tradotto con il verbo spettegolare, che in castigliano sarebbe cotillear.
14. Jalar como un cochino: equivale a dire mangiare come un maiale, ossia ingozzarsi voracemente.
15. ¡Mandate a mudar!: una frase con tono imperativo che significa vattene o sloggia.
16. Novelear: significa girovagare senza una meta precisa, spesso per curiosare.
17. Eres un aplatanado: una denominazione che esprime la lentezza o l’apatia con cui i canari a volte affrontano i compiti.
18. Chacho o chacha: una contrazione di “muchacho/a”, usata colloquialmente per richiamare l’attenzione, come “ehi, tipo!”.
19. Embostarse o jartarse: verbi usati per esprimere il concetto di essere completamente sazi dopo aver mangiato molto.
20. Eres una cabraloca: un modo di dire usato per riferirsi a una persona spericolata che non ha paura di niente.
Articolo aggiornato il: 14/09/2025

