Fondata nel 1945, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) è una delle agenzie dell’ONU più famose a livello mondiale, e ciò che la rende così celebre è proprio la lista dei patrimoni mondiali, meglio noti come patrimoni dell’umanità o patrimoni Unesco, che l’agenzia redige periodicamente.
Vediamo insieme cosa significa per un sito diventare “patrimonio dell’umanità” e quali sono i criteri Unesco che lo rendono tale.
Nascita e definizione di un patrimonio dell’umanità
Il concetto di patrimonio dell’umanità nasce nel 1972 con la firma della Convenzione del Patrimonio Mondiale, che divide i siti in patrimoni culturali, descritti come “opere dell’uomo o opere combinate dell’uomo e della natura, nonché aree, compresi i siti archeologici, che hanno un valore universale eccezionale dal punto di vista storico, estetico, etnologico o antropologico”, e patrimoni naturali, ossia “siti naturali o aree naturali rigorosamente delimitate che hanno un valore universale eccezionale dal punto di vista della scienza, della conservazione o della bellezza naturale”. L’obiettivo è quello di “assicurare l’identificazione, la protezione, la conservazione, la valorizzazione e la trasmissione alle generazioni future del patrimonio culturale e naturale [mondiale]”, che viene portato avanti dal Comitato del Patrimonio Mondiale, l’ente incaricato di selezionare i siti in base ai criteri Unesco e allocare i fondi destinati alla loro preservazione.
I 10 criteri di selezione Unesco
Dal 2004 la distinzione tra patrimoni culturali e naturali, pur essendo presente, ha smesso di essere un fattore formale del processo di selezione e, ad oggi, i criteri Unesco per designare un sito come “di eccezionale valore universale” e quindi patrimonio dell’umanità sono:
- Rappresentare un capolavoro del genio creativo umano;
- Mostrare un importante scambio di valori umani, in un arco di tempo o all’interno di un’area culturale del mondo, sugli sviluppi dell’architettura o della tecnologia, delle arti monumentali, dell’urbanistica o della progettazione del paesaggio;
- Portare una testimonianza unica o almeno eccezionale di una tradizione culturale o di una civiltà vivente o scomparsa;
- Offrire un esempio eccezionale di un tipo di edificio, complesso architettonico o tecnologico o paesaggio che illustra fasi significative della storia umana;
- Essere un esempio eccezionale di insediamento umano tradizionale, di uso del territorio o uso del mare, che sia rappresentativo di una cultura (o più culture), o dell’interazione umana con l’ambiente, specialmente quando è divenuto vulnerabile sotto l’impatto di un cambiamento irreversibile;
- Essere direttamente o concretamente associato ad avvenimenti o tradizioni viventi legati a idee, credenze o opere artistiche e letterarie aventi un significato universale eccezionale (possibilmente in associazione ad altri punti);
- Rappresentare fenomeni naturali superlativi o aree di eccezionale bellezza naturale e importanza estetica;
- Essere uno degli esempi rappresentativi delle fasi principali della storia della Terra, inclusa la testimonianza della vita, o dei processi geologici significativi in corso nello sviluppo delle morfologie o caratteristiche geomorfiche o fisiografiche significative;
- Essere esempi eccezionali che rappresentano significativi processi ecologici e biologici in corso nell’evoluzione e nello sviluppo degli ecosistemi terrestri, d’acqua dolce, costieri e marini e delle comunità di piante e animali;
- Contenere gli habitat naturali più rappresentativi e importanti per la conservazione in situ della biodiversità, compresi quelli contenenti specie minacciate di eccezionale valore universale dal punto di vista scientifico e della conservazione.
La lista viene aggiornata annualmente e, qualora uno dei siti proposti dagli Stati membri rispetti almeno uno di questi criteri, verrà dichiarato patrimonio dell’umanità.
Perché è importante conoscere i criteri Unesco?

L’Italia, con i suoi 61 siti Unesco, è il Paese con più siti patrimonio dell’umanità al mondo. Sapere come e perché questi siti sono stati riconosciuti come patrimonio mondiale aiuta non solo a comprendere nel concreto le bellezze del nostro Paese e a dargli il valore che meritano, ma ci permette anche di migliorare il modo in cui noi stessi ci approcciamo alla conservazione e a capire come fare il possibile per preservare ciò che amiamo per il nostro bene e, soprattutto, per le future generazioni.
Approfondimenti: alcuni siti patrimonio dell’umanità
- Via Appia, 60° sito italiano Patrimonio Mondiale UNESCO
- Il tempio di Borobudur: simbolo architettonico del Buddismo
- Storia della città di Ercolano (Patrimonio UNESCO)
- Valle dei Templi di Agrigento: guida al parco archeologico siciliano
- Tulou di Nanjing: patrimonio architettonico degli Hakka
- Canelli, la città del vino e le sue “cattedrali sotterranee” patrimonio UNESCO
- Abbazia di Sant’Angelo verso il riconoscimento UNESCO
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