A tutti capita frequentemente di avere discussioni di qualsiasi genere, sia online che dal vivo. Durante una discussione ci si può imbattere in errori, commessi più o meno consciamente, detti fallacie logiche, ed è bene evitarli nelle nostre argomentazioni e saperli individuare in quelle degli altri.
Cosa sono le fallacie logiche?
Le fallacie logiche sono errori comuni nel ragionamento che mineranno la logica di un’argomentazione. Essi possono essere argomenti illegittimi o punti irrilevanti e sono spesso identificati perché mancano prove a sostegno della loro affermazione. Sono tradizionalmente divise in fallacie logiche formali, cioè errori nella struttura o nella forma di un argomento, e informali, che riguardano il contenuto e contesto di un argomento. Vediamo gli esempi più comuni per ciascun tipo:
Errori formali
- Affermare il conseguente: questa fallacia consiste nell’affermare che se A, allora B. B, dunque A. Esempio: se non c’è corrente (Evento A), la televisione non funziona (B). La televisione non funziona, quindi non c’è corrente. Questo è un errore perché possono esserci altre cause per il malfunzionamento della tv.
- Negare l’antecedente è l’errore opposto: se A, allora B. A non si verifica, dunque nemmeno B. Esempio: «Se sei un insegnante, hai un lavoro. Non sei un insegnante, quindi non hai un lavoro».
- Errore nella deduzione sillogistica: tutti gli A sono B. Tutti gli A sono C, quindi tutti i B sono C. Esempio: «Tutti i cani sono animali. Tutti i cani sono mammiferi, dunque tutti gli animali sono mammiferi».
Errori informali
- Ad hominem: quando si attacca una persona per una sua caratteristica piuttosto che le sue argomentazioni.
- Cherry picking: l’atto di indicare singoli casi o dati che sembrano confermare una particolare posizione ignorando una parte significativa di casi o dati correlati e simili che potrebbero contraddire tale posizione, presentando una visione distorta della realtà. Esempio: sostenere che tutti gli immigrati commettono crimini, puntando ai pochi casi in cui un immigrato ha commesso un crimine.
- Generalizzazione affrettata: questa è una conclusione basata su prove insufficienti o parziali. In altre parole, si corre ad una conclusione prima di avere tutti i fatti rilevanti. Esempio: «Anche se è solo il primo giorno, posso dire che questo sarà un corso noioso».
- Strawman: questa mossa semplifica o esagera eccessivamente il punto di vista di un avversario e poi attacca quell’argomento. Esempio: «Se supporti la causa palestinese sei un terrorista». Qui, l’autore attribuisce il peggior movente possibile alla posizione di un avversario. In realtà, tuttavia, l’opposizione ha probabilmente argomenti più complessi e comprensivi per sostenere il proprio punto. Non affrontando tali argomenti, l’autore non sta trattando l’opposizione con rispetto o confutando la sua posizione.
- Appello all’autorità: affermare che qualcosa è vero solo perché lo dice un’autorità (non competente in materia). Esempio: «Questa dieta funziona, l’ha detto questa famosa influencer»
Queste sono le principali fallacie logiche che, se usate, rendono una discussione poco produttiva. Saperle riconoscere è fondamentale per evitare di giungere a conclusioni sbagliate o prive di fondamento.
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