Franca Leosini: la signora in giallo della TV italiana

Franca Leosini

Franca Leosini è una giornalista conosciuta soprattutto per avere condotto diversi programmi italiani di cronaca nera, tra cui il più famoso è stato Storie maledette. Con uno stile pungente e, allo stesso tempo, raffinato e un linguaggio molto forbito, è riuscita ad intervistare alcune delle facce più note del crimine italiano.

Dagli inizi fino al successo in TV

Franca Lando (Leosini è il cognome del marito, Massimo) nasce a Napoli e, dopo la laurea in Lettere Moderne, si dedica interamente all’attività di giornalista. Lavora dapprima per la rivista L’Espresso, presso cui intervista lo scrittore siciliano Leonardo Sciascia, il quale denuncia il ruolo delle donne nella cultura mafiosa. Si ha, quindi, il primo contatto della Leosini con gli aspetti delicati della cronaca nera, attraverso un’intervista considerata scandalosa all’epoca.
Diventa direttrice del Cosmopolitan e poi lavora per Il Tempo, fino all’inizio della sua carriera in Rai. Qui, è autrice di Telefono giallo, condotto da Corrado Augias, programma che marca ufficialmente l’ingresso della cronaca nera nei palinsesti italiani. Inoltre, conduce Parte Civile e I grandi processi, anch’essi legate al genere noir.

È il programma Storie maledette, condotto su Rai 3 dal 1994 al 2020, che la consacra signora in giallo della televisione italiana. Lo scopo del programma era quello di presentare i delitti che hanno scosso maggiormente la nostra penisola e che hanno avuto un rilevante impatto mediatico, analizzando meticolosamente le vicende giudiziarie dai moventi all’iter processuale. Franca Leosini cercava di narrare questi terribili eventi sia dal punto di vista degli innocenti che dei colpevoli, intervistando i responsabili dopo aver studiato il loro passato e le numerose pagine degli atti dei processi.

Per via della sua attività giornalistica, è stata insignita di numerosi premi. Solo per citarne alcuni, ha ricevuto il Premio Flaiano per il miglior programma culturale, ossia Storie maledette, il Premio donna dell’anno sezione Giornalismo, il Premio Festival della Radio Televisione Italiana per il riconoscimento alla qualità nei media.

Ha avuto anche un piccolo ruolo da attrice nel film di Riccardo Milani Come un gatto in tangenziale del 2017 e nel sequel quattro anni dopo, interpretando sé stessa. Inoltre, nel 2018 Claudio Baglioni l’ha voluta come ospite al Festival di Sanremo.

Uno stile inimitabile

Con il suo linguaggio ricco e forbito che da sempre la contraddistingue, lasciando sempre trasparire un filo di ironia nelle sue battute, Franca Leosini è riuscita ad interagire con vari “mostri”, personaggi le cui efferatezze incutono un profondo terrore. Basti pensare alle interviste ad Angelo Izzo (uno dei killer del Circeo), Donato Bilancia (il killer delle prostitute), Pietro Pacciani (sospettato di essere il mostro di Firenze) o Pino Pelosi (riconosciuto come assassino di Pier Paolo Pasolini).
Il crimine è, dunque, la sua grande passione. «Purtroppo il crimine è il grande romanzo della vita, ha mille sfaccettature. In ogni vicenda noir ci sono contesti interessanti e diversificati. Anche l’ambientazione di una storia ha la sua importanza: non dico che i luoghi determinino i comportamenti, ma spesso sono complici», ha affermato la giornalista che, nonostante il suo mestiere, non ama leggere i libri gialli.

Nel 2013 è stata eletta icona gay. Ha una forte sintonia con gli omosessuali, i quali le si sono avvicinati per le sue idee di spiccata libertà e apertura. Secondo lei, per esempio, non esiste la tolleranza: non c’è nessuno da tollerare perché siamo tutti uguali.

All’età di 90 anni, compiuti il 16 marzo di quest’anno, Franca Leosini si presenta ancora con messa in piega perfetta ed eleganti tailleur scelti da lei stessa, come una signora di gran classe. Eppure, a chi la chiama “signora”, risponde dicendo «Le signore stanno nei salotti, le giornaliste sui marciapiedi», sottolineando la grande dedizione che riserva al suo lavoro.

Non ha profili sui social network (fatta eccezione per pagine create dai suoi fan, soprannominati Leosiner) ed è molto riservata sulla sua vita privata; si sa soltanto che è sposata con Massimo Leosini, da cui ha avuto due figlie, e vive a Roma, mentre suo marito a Napoli.

La scelta dell’uso del cognome del marito non è causale. Siccome proviene da una famiglia aristocratica di Napoli e il padre lavorava nell’ambito della finanza, durante gli inizi non voleva si pensasse che aveva iniziato a lavorare solo perché sua figlia.

Fonte immagine in evidenza: Wikipedia

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