La lingua tedesca è una lingua che viene parlata anche oltre i confini della Germania. Non considerando le varie minoranze linguistiche germanofone negli Stati Uniti o in Brasile, Le varietà geografiche del tedesco sono fondamentalmente due: la varietà austriaca e quella svizzera.
Noi andiamo ad analizzare ed osservare il caso del tedesco austriaco. Le distinte peculiarità e particolarità sono un fenomeno importantissimo che caratterizza queste varietà della lingua tedesca: gli austricismi nella lingua tedesca sono il frutto di anni ed anni di cambiamenti e mutazioni della lingua tedesca nell’area geografica austriaca. Nella lingua tedesca possiamo trovare gli austricismi su qualsiasi piano linguistico (fonologico, morfologico, lessicale, sintattico).
Gli austricismi riguardano parole, espressioni o strutture grammaticali che sono comuni in Austria, queste peculiarità linguistiche hanno raggiunto un’importanza anche a livello di identità linguistica per la popolazione del paese alpino, tanto da essere riconosciuti e codificati in alcuni dizionari specializzati in regionalismi e dialetti; è stato lo stesso ministro della pubblica istruzione austriaco ad incaricare la creazione di dizionari che raccogliessero questi termini tipici della varietà austriaca.
La varierà austriaca è frutto di secoli e secoli di politiche imperialistiche che hanno portato alla convivenza di molte identità nazionali sotto un unico impero (austriaci, veneti, moravi, ungheresi, bavaresi, bosniaci, cechi). La storia del paese si riflette sulla sua lingua tramite l’influenza delle lingue di queste minoranze vicine all’Austria: ad esempio dal bavarese arriva “Erdapfel” (invece dello standard “kartoffel”), dall’italiano arriva “Karfiol” (viene da Cavolfiore, invece del tedesco standard “Blumenkohl”) o ad esempio dal ceco arriva “Powidl” (ovvero la marmellata di prugne).
Fonologia e morfologia nella varietà austriaca
Sul piano fonologico vediamo come, ad esempio, gli austriaci tendono molto a conservare la pronuncia originale delle parole che vengono dal francese (come “Etage” o “Garage”) pronunciandoli come le pronuncerebbero i francesi, mentre i tedeschi tendono a “germanizzare” la pronuncia delle parole. Invece, sul piano morfologico vediamo alcune differenze per quanto riguarda, ad esempio, i suffissi utilizzati per esprimere il diminutivo o il vezzeggiativo: in Germania vengono usati i suffissi -chen e -lein, mentre in Austria ci sono -erl o -arl.
Capita molto spesso di incappare nell’errore di sbagliare il genere delle parole che cambia in molti vocaboli confrontando tedesco standard e tedesco austriaco (“Das E-mail” diventa “Die E-mail”)
Infine, una caratteristica, che è icona degli austricismi nella lingua tedesca, è che nella varietà austriaca del tedesco viene preferito l’utilizzo del verbo ausiliare “essere”, invece di del verbo “avere”, nel passato prossimo.
Protokoll 10
A tutela degli austricismi nella lingua tedesca, è stato allegato al documento dell’adesione dell’Austria all’Unione Europea il Protokoll 10: un documento che va a proteggere e garantire l’utilizzo delle caratteristiche del tedesco austriaco nei documenti UE destinati all’Austria, evitandone la sostituzione con gli elementi linguistici del tedesco standard. Questo documento è indizio di quanto per gli austriaci sia importante rispettare la loro varietà del tedesco e di come per loro sia indice d’identità nazionale.
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