Gli etruschi e i romani: una relazione complessa

Gli etruschi e i romani: una relazione complessa

Tra gli argomenti di storia più importanti che studiamo a scuola c’è l’Impero Romano, che viene considerato un punto centrale nella storia antica. Tuttavia, ancor prima della fondazione di Roma, la nostra penisola era abitata da tanti popoli, ognuno diverso dall’altro. Tra questi popoli ci sono anche gli Etruschi.

Gli Etruschi sono una popolazione che viveva in un’area denominata Etruria e la loro permanenza è visibile in quelli che sono gli elementi che poi caratterizzeranno in seguito la civiltà romana. Ovviamente il rapporto tra questi due popoli non è sempre stato idilliaco, anzi la relazione tra gli etruschi e i romani potrebbe considerarsi abbastanza complessa.

L’influenza etrusca sulla civiltà romana

Molti simboli tradizionali dell’antica Roma non sono altro che elementi presi dalla cultura etrusca. Di provenienza etrusca è la figura degli aurispici, ossia sacerdoti che attraverso i fulmini e il volo degli uccelli interpretavano il destino. Altre influenze sono l’arco trionfale, il culto della Triade Capitolina (ossia Giove, Giunone e Minerva). Il contributo etrusco alla civiltà romana è possibile ritrovarlo anche nell’ambito architettonico, in particolar modo per quanto riguarda gli stili e le regole di costruzione: infatti, molti templi tradizionali romani sono caratterizzati da uno stile che si chiama tuscanico che proviene proprio dalla civiltà etrusca. Inoltre, è anche noto che gli ultimi tre re dell’antica Roma provenissero da una dinastia di origine etrusca: parliamo proprio di Tarquinio Prisco, Servio Tullio e Tarquinio il Superbo. La cultura dell’Etruria, inoltre, affascinò anche l’imperatore Claudio, tant’è che scrisse un trattato sulla storia di questo popolo: il trattato portava il titolo di Tyrrenikà ma è andato perduto.

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Una relazione complessa

Se dal punto di vista dei romani, la presenza del popolo dell’Etruria fosse ben accetta poiché avevano fatto proprio alcuni elementi della loro cultura, non si può dire lo stesso del nuovo popolo appena arrivato nella penisola. Infatti, all’inizio i rapporti che si instaurarono tra questi due popoli fu particolarmente ambiguo, soprattutto da parte degli etruschi che non vedevano di buon occhio i romani, forse perché li guardavano dal punto di vista di un popolo che non voleva perdere le proprie tradizioni e quindi essere subordinato alla cultura romana, anche se vedremo che non succederà. Dunque, inizialmente gli etruschi e i romani non andavano particolarmente d’accordo, anzi gli etruschi, spesso e volentieri, appoggiavano le rivolte locali che miravano a distruggere la città, come quella condotta da Scipione l’Africano. Chiaramente i loro tentativi di prevalere sulla civiltà romana non terminarono qui, anzi appoggiarono anche altre rivolte che nacquero in seguito. Questi tentativi di ribellione al potere di Roma termineranno con l’arrivo di Augusto, il primo imperatore di Roma, in quanto l’Etruria da quel momento in poi fu divisa in diverse provincie e colonie romane, venendo, dunque, latinizzata.

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Immagine in evidenza: Pixabay

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