Emmeline Pankhurst è stata una delle figure più influenti del XX secolo, la leader carismatica e indomita del movimento delle suffragette britanniche. La sua lotta ha spianato la strada alle future generazioni di femministe, contribuendo in modo decisivo al raggiungimento del suffragio femminile nel Regno Unito. Il suo impatto è stato tale che nel 1999 la rivista Time l’ha inserita tra le 100 persone più importanti del secolo.
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Tabella: le tappe della lotta di Emmeline Pankhurst
Per una visione d’insieme, questa tabella riassume gli eventi chiave della sua vita di attivista, un valore unico aggiunto per comprendere l’evoluzione del suo impegno.
| Anno | Evento chiave |
|---|---|
| 1889 | Fonda la Women’s Franchise League (WFL) per promuovere il diritto di voto. |
| 1903 | Fonda la Women’s Social and Political Union (WSPU), l’organizzazione delle suffragette. |
| 1905 | Inizia la fase di “azione diretta” con proteste e disobbedienza civile. |
| 1913 | Il governo introduce il “Cat and Mouse Act” in risposta agli scioperi della fame delle suffragette. |
| 1918 | Viene approvato il “Representation of the People Act”, che concede il diritto di voto alle donne sopra i 30 anni. |
| 1928 | Il suffragio viene esteso a tutte le donne sopra i 21 anni, poche settimane dopo la sua morte. |
Biografia: le radici di un’attivista
Emmeline Pankhurst nacque Goulden nel 1858 a Manchester in una famiglia politicamente attiva, che la introdusse fin da piccola alla causa del suffragio femminile. Si sentì sempre affine allo spirito combattivo delle donne della Rivoluzione francese. Sposò l’avvocato Richard Pankhurst, un fervente sostenitore dei diritti delle donne, con cui fondò nel 1889 la Women’s Franchise League (WFL), una prima organizzazione per il diritto di voto. La sua esperienza nel Partito Laburista Indipendente e il contatto con le disumane condizioni di lavoro delle donne nelle fabbriche rafforzarono la sua determinazione a lottare per un cambiamento radicale.
La nascita della WSPU: “Fatti, non parole”
Delusa dalla moderazione dei partiti politici, il 10 ottobre 1903 Emmeline Pankhurst fondò la Women’s Social and Political Union (WSPU). Questa nuova organizzazione, aperta solo alle donne, si distingueva per il suo motto: “Deeds, not words” (“Fatti, non parole”). L’obiettivo era ottenere il diritto di voto attraverso l’azione diretta e la disobbedienza civile, abbandonando le tattiche persuasive che per decenni si erano rivelate inefficaci. Le sue tre figlie, Christabel, Sylvia e Adela, divennero figure di spicco del movimento.
La lotta radicale: arresti, scioperi della fame e il “Gatto e topo”
Dopo il fallimento di un disegno di legge nel 1905, le tattiche della WSPU si intensificarono. Le suffragette iniziarono a incatenarsi alle ringhiere, a interrompere comizi politici e a compiere atti di vandalismo, come rompere vetrine e incendiare cassette postali. Emmeline Pankhurst fu arrestata e imprigionata numerose volte. In carcere, le suffragette attuarono la tattica dello sciopero della fame per protestare contro il loro status di prigioniere comuni. Il governo rispose con la pratica brutale dell’alimentazione forzata e, nel 1913, con il cosiddetto “Cat and Mouse Act”, una legge che permetteva di rilasciare le prigioniere indebolite per poi arrestarle nuovamente una volta recuperate le forze.
La vittoria finale e l’eredità
Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, Emmeline Pankhurst sospese la militanza per sostenere lo sforzo bellico, dimostrando il patriottismo delle donne. Questo cambio di strategia, come riportato da fonti storiche come la BBC History e l’enciclopedia Britannica, si rivelò decisivo. Nel 1918, il Representation of the People Act concesse il diritto di voto alle donne con più di 30 anni che possedevano determinati requisiti di proprietà. La parità di voto totale fu raggiunta il 2 luglio 1928, estendendo il suffragio a tutte le donne sopra i 21 anni. Emmeline Pankhurst morì il 14 giugno 1928, poche settimane prima di vedere il coronamento della sua lunga e coraggiosa battaglia, lasciando un’eredità incancellabile nella storia della parità di genere.
Fonte immagine in evidenza: Wikipedia
Articolo aggiornato il: 29/09/2025

