Guerra fredda, un periodo di tensione globale

Guerra fredda, un periodo di tensione globale

Con l’espressione Guerra fredda si intende quel periodo di tensione geopolitica avutosi tra il 1947, a pochi anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale e il 1991.

Questa tensione vedeva da un lato gli Stati Uniti con il blocco occidentale, governati da democrazie liberali e dall’altro l’Unione Sovietica con il blocco orientale, guidati dal Partito Comunista. Queste due superpotenze e i loro relativi blocchi iniziarono a combattere una guerra psicologica, combattuta attraverso campagne di propaganda, spionaggio ed embarghi: fu per questo motivo che venne definita appunto una guerra “fredda”.

In seguito alla fine della Seconda Guerra Mondiale, il suolo tedesco fu bipartito e occupato in buona parte dalle truppe americane, inglesi e francesi da un lato e dalle truppe sovietiche dall’ altro. Nel 1949 infatti, vennero costituite due repubbliche: la Repubblica Federale Tedesca ad Ovest, con capitale Bonn e la Repubblica Democratica Tedesca ad Est, con capitale Berlino. Lo stesso anno gli Stati Uniti, in accordo con alcuni paesi europei come l’Italia, la Francia e l’Inghilterra diedero vita ad un’alleanza difensiva che prese il nome di NATO (North Atlantic Treaty Organization). La risposta da parte dell’Unione Sovietica fu immediata: quest’ultima fece in modo che in tutta l’Europa orientale si formassero governi comunisti e nel 1955 stilò il famoso Patto di Varsavia con tutti i paesi che avevano adottato questo tipo di orientamento politico; fu così che iniziò ufficialmente la guerra fredda.

Come già detto, questa guerra fu combattuta su un piano ideologico, politico ed economico tra le due superpotenze senza l’uso di armi nonostante queste venissero continuamente accumulate all’interno dei due blocchi. Fu in Asia che scoppiò il primo conflitto della guerra fredda: la guerra di Corea combattuta tra il 1950 il 1953. La Corea infatti, dopo la Seconda Guerra Mondiale, era stata divisa in due parti che in questi anni entrano in conflitto: la Corea del Nord, guidata da un governo comunista e la Corea del sud alleata con gli americani; la guerra tuttavia termina con la riaffermazione di questa bipartizione.

Nel 1954 dopo la morte di Stalin, Nikita Krushev salì al potere e avviò oltre che la destalinizzazione, un nuovo atteggiamento nei confronti degli USA. Con la conferenza di Ginevra del 1955 si favorì una prima fase di disgelo dopo la guerra fredda.

Un altro momento saliente della guerra fredda si colloca nel 1960, John Kennedy divenne presidente degli Stati Uniti e affermò di voler avviare un periodo di rinascita per l’America e di pace per tutto il mondo. Tuttavia, le volontà diplomatiche di questo nuovo presidente furono messe a dura prova. A Cuba infatti, il movimento comunista di Fidel Castro ed Ernesto Che Guevara cominciò a fungere da base missilistica per i russi. Fu così che il presidente Kennedy impose un blocco navale intorno a Cuba evitando così l’insorgere di una nuova guerra atomica.

Questo però, non fu l’unico episodio in cui gli Stati Uniti d’America e l’Unione Sovietica si ritrovarono a tirare un po’ troppo la corda: nel 1961 i sovietici avevano addirittura costruito un muro nella città di Berlino poiché i cittadini di Berlino est, attratti dal capitalismo e dalla libertà del settore occidentale, cominciarono a fuggire in gran numero.

Bisogna inoltre sottolineare che durante la Guerra fredda venne proclamato anche la nascita dello Stato di Israele (14 maggio 1948) che inglobava la maggior parte della Palestina. Gli Stati Uniti appoggiarono questo nuovo stato in quanto ritenevano utile la formazione di uno stato di cultura Occidentale all’interno del ricco mondo arabo per poter usufruire delle loro immense risorse primarie. Tuttavia le guerre tra israeliti e palestinesi continuarono, e i sovietici che inizialmente si erano schierati con l’Israele cominciarono a parteggiare per i suoi avversari. Tutt’oggi la Palestina non ha ancora trovato una soluzione definitiva.

Nel corso degli anni 80 il blocco sovietico fu colpito da una grave crisi che peggiorò con il governo di Michael Gorbaciov che cercò di rendere meno rigido il sistema comunista; in contemporanea i comunicati di Berlino Est riuscirono, nel 1989, ad abbattere il simbolo della guerra fredda: il muro di Berlino. Gorbaciov nel 1991 venne destituito con un colpo di stato dai conservatori e l’Unione Sovietica fu sciolta. Siamo ormai alla fine del comunismo in Russia e dunque alla fine della guerra fredda.

Fonte immagine “Guerra fredda, un periodo di tensione globale”: Freepik

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