I momenti cruciali della Rivoluzione francese furono molti. Innanzitutto, essa scoppiò a causa delle disparità che vigevano in Francia durante il XVIII secolo. In quegli anni la popolazione era divisa in tre ceti (o “stati”): clero, nobiltà e terzo stato. Del terzo stato facevano parte il 98% della popolazione, poiché questo comprendeva: borghesi, commercianti, banchieri, giudici, avvocati, artigiani, bottegai e anche tutti gli abitanti delle campagne.
I ceti a cui spettavano tutti i privilegi erano il clero e la nobiltà; basti pensare che solo questi due ordini, che insieme formavano il 2% della popolazione, possedevano il 40% delle proprietà terriere. Verso la fine del ‘700, la Francia stava attraversando un grave deficit economico. Per far fronte a ciò bisognava quindi far pagare le imposte anche ai ceti privilegiati. Questo compito spettava al re Luigi XVI, ma clero e nobiltà non riuscirono a trovare un accordo con la monarchia. Si diffuse un malcontento generale, che venne raccolto nei cahiers de doléances (i “quaderni delle lamentele”), che sicuramente vanno annoverati tra i momenti cruciali della Rivoluzione francese.
Un altro problema che affliggeva il paese era quello della votazione negli Stati Generali: si votava per Stato, il che voleva dire che ogni ceto esprimeva un solo voto, e non per testa. A causa di ciò, clero e nobiltà si alleavano sempre, rendendo la votazione del Terzo Stato totalmente inutile.
Indice dei contenuti
I momenti chiave della Rivoluzione francese: una timeline (1789-1795)
Data | Evento cruciale |
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5 maggio 1789 | Convocazione degli Stati Generali. |
14 luglio 1789 | Presa della Bastiglia, evento simbolo dell’inizio della Rivoluzione. |
26 agosto 1789 | Approvazione della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino. |
21 settembre 1792 | Proclamazione della Repubblica. |
21 gennaio 1793 | Esecuzione di re Luigi XVI. |
1793 – 1794 | Periodo del Terrore sotto la guida di Robespierre. |
27 luglio 1794 | Arresto e successiva esecuzione di Robespierre. |
1795 | Instaurazione del Direttorio e approvazione di una nuova Costituzione. |
1789: l’anno della svolta e della Dichiarazione dei Diritti
Tra i momenti cruciali della Rivoluzione francese bisogna citare l’anno 1789, che raccoglie gli eventi più importanti: il re convoca gli Stati generali per deliberare sulla situazione delle tasse, vi è la presa della Bastiglia, un carcere-fortezza simbolo dell’assolutismo che viene distrutto e i prigionieri vengono liberati. Infine, venne approvata la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, un documento fondamentale che sanciva i diritti naturali e inalienabili di ogni individuo.
1791-1792: la monarchia costituzionale e la nascita della Repubblica
Un altro dei momenti cruciali della rivoluzione francese è rappresentato dal 1791, anno in cui la Francia diventa una monarchia costituzionale e il potere legislativo passa ad un’assemblea legislativa. Quest’ultima decide di dichiarare guerra ad Austria e Prussia, allo scopo di evitare attacchi improvvisi da parte delle monarchie d’Europa, spaventate dalla diffusione delle idee rivoluzionarie. La guerra appena iniziata ebbe un esito disastroso, la colpa di tutto ciò venne attribuita al re, che fu incarcerato e nel 1792 venne proclamata la Repubblica. Pochi mesi dopo, Re Luigi XVI venne processato per tradimento e ghigliottinato.
1793-1794: il Terrore di Robespierre
L’Assemblea legislativa muta e prende il nome di Convenzione. In un contesto di grave crisi interna ed esterna, la Convenzione decide di attribuire poteri straordinari a un piccolo gruppo di uomini, guidati da Maximilien Robespierre, che diventa il capo del Comitato di salute pubblica. Con Robespierre ha inizio il periodo passato alla storia come periodo del Terrore che dura fino al 1794. Sotto il governo del Comitato vengono processati e ghigliottinati tutti i presunti “traditori” della rivoluzione e un gran numero di altre persone. Il malcontento popolare crebbe a dismisura e la stessa Convenzione si ribellò contro il suo capo, Robespierre, che fu arrestato e ghigliottinato.
1795: la fine del Terrore e la nascita del Direttorio
Infine, tra i momenti cruciali della rivoluzione francese, ricordiamo che dopo la caduta di Robespierre nella Convenzione si formò una maggioranza più moderata che decise di affidare il potere esecutivo a un comitato di cinque membri, che prende il nome di Direttorio. Nel 1795 ci fu la scelta di dare alla Francia una nuova costituzione, di stampo più moderato, per porre fine agli eccessi del periodo precedente.
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Articolo aggiornato il: 17/09/2025