I pilastri della fede islamica, noti in arabo come Arkān al-Islām (أركان الإسلام), sono cinque pratiche fondamentali che ogni musulmano deve osservare per vivere secondo i precetti dell’Islam. Questi pilastri, considerati obbligatori, rappresentano il fondamento della vita religiosa del credente e un dovere imprescindibile nei confronti di Dio (Allah). Scopriamo insieme quali sono i cinque pilastri dell’Islam, il loro significato profondo e come vengono praticati dai fedeli in tutto il mondo.
La loro enumerazione deriva principalmente dal famoso “Hadith di Gabriele” (ḥadīth Jibrīl), un testo fondamentale in cui l’arcangelo, apparso in forma umana, interroga il Profeta Maometto sui fondamenti della pratica (Islām), della fede (Īmān) e dell’eccellenza spirituale (Iḥsān).
I pilastri dell’Islam in questo articolo:
I cinque pilastri dell’Islam in sintesi
Pilastro (Nome Arabo) | Significato e pratica |
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1. Shahādah | La testimonianza di fede nell’unicità di Dio e nella profezia di Maometto. |
2. Ṣalāt | La preghiera rituale da compiere cinque volte al giorno in direzione della Mecca. |
3. Zakāt | L’elemosina obbligatoria annuale per purificare la propria ricchezza e aiutare i bisognosi. |
4. Ṣawm | Il digiuno dall’alba al tramonto durante il mese sacro del Ramadan. |
5. Ḥajj | Il pellegrinaggio alla Mecca, da compiere almeno una volta nella vita se possibile. |
1. Shahādah: la testimonianza di fede
La shahādah (الشهادة) è la professione di fede con cui il musulmano afferma la credenza nell’unicità di Dio (Allah) e nella missione profetica di Maometto. La formula è: “Ashhadu an lā ilāha illā Allāh, wa ashhadu anna Muḥammadan Rasūl Allāh“, che significa: “Testimonio che non c’è divinità se non Dio, e testimonio che Maometto è il Suo Messaggero”.
2. Ṣalāt: la preghiera rituale
La ṣalāt, la preghiera rituale islamica. (Fonte: Wikipedia)
La ṣalāt (صلاة) è la preghiera che i musulmani devono compiere cinque volte al giorno, in momenti precisi e rivolti verso la Mecca (qibla): Fajr (alba), Ẓuhr (mezzogiorno), ʿAṣr (pomeriggio), Maghrib (tramonto) e ʿIshāʾ (sera). Richiede uno stato di purità rituale (abluzioni) e un abbigliamento adeguato.
3. Zakāt: l’elemosina purificatrice
La zakāt (زكاة) è l’elemosina obbligatoria che ogni musulmano in possesso di una certa ricchezza (nisab) deve versare annualmente a beneficio dei bisognosi. È un atto di purificazione e solidarietà. È importante non confondere la Zakāt, che è un obbligo calcolato, con la Sadaqa, che rappresenta invece la carità volontaria.
4. Ṣawm: il digiuno del Ramadan
Il ṣawm (صوم) è il digiuno osservato durante il mese di Ramadan. I musulmani si astengono dal mangiare, bere e da altre azioni dall’alba al tramonto. È un atto di devozione, autocontrollo ed empatia. Sono esentati malati, anziani, donne incinte e viaggiatori, che possono recuperare i giorni di digiuno in seguito.
5. Ḥajj: il pellegrinaggio alla Mecca
La Kaaba, ricoperta dalla kiswa, durante il pellegrinaggio (ḥajj). (Fonte: Wikipedia)
Il ḥajj (حج) è il pellegrinaggio alla Mecca, che ogni musulmano in grado di sostenerlo fisicamente ed economicamente deve compiere almeno una volta nella vita. Simboleggia l’unità e l’uguaglianza dei fedeli e prevede una serie di riti, tra cui la circumambulazione della Kaaba (tawaf) e la sosta nella piana di Arafat.
Il concetto di Jihad è un sesto pilastro?
A volte si discute se il Jihad (spesso tradotto come “lotta” o “sforzo”) possa essere considerato un “sesto pilastro”. La stragrande maggioranza dei teologi islamici non lo considera tale, ma piuttosto un dovere importante che si manifesta principalmente come lotta spirituale interiore per migliorarsi.
Domande frequenti sui pilastri dell’Islam
C’è un ordine di importanza tra i pilastri?
La Shahādah è considerata la porta d’ingresso all’Islam e quindi il fondamento di tutto. Gli altri quattro sono obblighi pratici che seguono. Sebbene tutti e cinque siano obbligatori, la preghiera (Ṣalāt) è spesso vista come la colonna portante della pratica quotidiana.
Cosa succede se un musulmano non rispetta un pilastro?
L’omissione volontaria di un pilastro è considerata un peccato grave. Tuttavia, l’Islam prevede eccezioni e misericordia. Ad esempio, chi è malato può non digiunare, e chi non ha i mezzi economici è esentato dal pellegrinaggio. La valutazione finale spetta solo a Dio.
I cinque pilastri dell’Islam rappresentano il fondamento imprescindibile della vita religiosa dei musulmani, un cammino di fede e devozione che li guida nella loro relazione con Dio, con se stessi e con la comunità.
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