Gli idiomi indicano indifferentemente una lingua o una varietà di lingue.
A tal proposito, occorre un particolare riferimento all’ambito linguistico in cui s’inseriscono gli idiomi. Un termine, una parola, assume un significato diverso in base a diversi fattori, si dice quindi che esso abbia varie accezioni. Con maggior precisione si potrebbe dire che gli idiomi fanno riferimento alla lingua in uso, propria, di una determinata nazione. Ogni idioma presenta proprie fattezze, proprietà e maniere, risultando fondamentale nell’ambito della linguistica generale.
Dal punto di vista prettamente linguistico, gli idiomi, per essere considerati tali, devono poter essere isolati nei propri costituenti, ossia nelle parti che li caratterizzano, le quali devono risultare perfettamente distinguibili.
La lingua, detta anche idioma, è un sistema di comunicazione vocale o segnico proprio di una comunità umana. Indica quindi il modo concreto e determinato storicamente in cui si manifesta la capacità del linguaggio umano dal quale si distingue in senso proprio.
Gli idiomi possono essere classificati in base a diverse caratteristiche, tra queste, prima tra tutte, la convenzionalità, in quanto il relativo uso e significato non è assolutamente prevedibile, ma può essere analizzato isolando i costituenti (ossia le parti) che lo compongono. Altra caratteristica molto importante è il senso figurato, poiché, essi generalmente implicano l’uso di metafore, allusioni, metonimie, in grado di farne comprendere il significato preciso. A tale caratteristica, si collega anche il cosiddetto senso proverbiale, legato all’utilizzo informale degli idiomi, utilizzati in circostanze familiari.
Il significato degli idiomi non è definibile letterale, ma derivando da quello letterale, viene reso convenzionale, anche se non in modo del tutto arbitrario. Ciò riguarda soprattutto le frasi idiomatiche, cui accennato precedentemente, che si rivestono di un significato spesso metaforico, allusivo.
Naturalmente, con il termine “idiomi”, non si indica esclusivamente la lingua propria di una nazione, ma un insieme di frasi, cliches, proverbi e allusioni, indicati come “frasi idiomatiche”. Tra le più diffuse frasi idiomatiche italiane, abbiamo: “Pietro torna indietro”, “chiodo schiaccia chiodo”, “avere un diavolo per capello”, “da che pulpito viene la predica”; potrebbero sembrare delle filastrocche, ma in realtà sono delle espressioni dal particolare significato, dal valore morale e retorico, con una specifica peculiarità enfatica.
Gli idiomi, permettono di riscoprire l’uso implicito di determinate accezioni, talvolta arcaiche o in disuso, che promuovono una rivalorizzazione territoriale, sociale e linguistica; ovviamente, un idioma caratterizza la lingua parlata, adattandosi inevitabilmente alle esigenze proprie del linguaggio scritto.
Lo status degli idiomi, si rifà alla relativa funzione sociologica corrispondente, ossia alle caratteristiche ambientali, sociali, territoriali, individuali, scolastici. E lo status stesso riguarda un sistema, l’insieme degli idiomi, nella relativa totalità.
Gli idiomi permettono di comprendere la validità di una lingua, mostrando le diverse accezioni e usi. Ogni località possiede una varietà differente di idiomi, il cui significato si denota in base alla categoria di appartenenza. Ad esempio, ogni regione possiede molteplici varietà regionali, (idiomi) che si contraddistinguono per l’uso e per i vari livelli di significato.
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