In Italia, tra il XVI e il XVIII secolo, nacque un movimento culturale chiamato Classicismo. Il classicismo italiano si afferma in contrapposizione al Barocco, un altro movimento culturale noto soprattutto per essere percepito come troppo elaborato. Quando si parla di classicismo s’intende il ritorno ai modelli antichi; gli artisti e scrittori di questo movimento culturale puntano alla perfezione, un ideale che si manifesta in opere d’arte e opere letterarie. Il classicismo ha influenzato, oltre la letteratura, l’arte, la musica, l’architettura e la filosofia.
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Le radici del classicismo italiano
La parola classico deriva dal sostantivo latino classicus, che veniva utilizzato per indicare un qualcosa di alta qualità. Le radici del classicismo italiano vanno ricercate nel Medioevo; durante questo periodo storico il classicismo fu reinterpretato in chiave cristiana: gli autori classici latini e greci venivano studiati in funzione dei valori cristiani. La vera fioritura di questo movimento si ha durante il Rinascimento, periodo storico che va dal XV al XVII secolo. Durante questo periodo i classici venivano considerati come paradigmi da seguire e diventano modelli di perfezione e armonia. Nonostante le varie correnti che nascono nei secoli a seguire, come il Romanticismo o il Realismo, gli autori di questi movimenti fanno sempre riferimenti al classicismo. Sino ad arrivare alla fine del XVIII secolo, quando nacque e si diffuse il Neoclassicismo.
Classicismo e barocco a confronto
Per comprendere appieno il classicismo, è utile metterlo a confronto con il movimento a cui si opponeva direttamente: il Barocco.
Principi del classicismo | Caratteristiche del barocco |
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Ricerca di ordine, equilibrio e armonia | Ricerca di movimento, eccesso e stupore |
Razionalità, controllo e verosimiglianza | Emozione, immaginazione e invenzione |
Rispetto delle regole e dei generi letterari | Mescolanza di generi (es. tragicommedia) |
Le caratteristiche principali del classicismo
Gli scrittori e gli artisti classici seguivano una serie di regole precise. Il loro obiettivo era la ricerca di una bellezza ideale, espressa attraverso l’ordine, l’equilibrio e le giuste proporzioni. I principi fondamentali includono:
- Ispirazione al vero e all’universale: le opere dovevano rappresentare verità eterne e comprensibili da tutti, senza elementi puramente inventati o fantastici.
- Separazione degli stili e dei generi: non era permesso mischiare generi come la tragedia e la commedia, né la prosa con il verso, a differenza di quanto avveniva nel Barocco.
- Imitazione dei modelli antichi: autori classici come Aristotele diventano fonte di ispirazione ed emblemi di perfezione.
- Rispetto delle unità aristoteliche: per le opere teatrali era fondamentale seguire le regole di unità di tempo, luogo e azione.
Autori e artisti classici
La letteratura italiana conta un vasto numero di autori classici. Francesco Petrarca è considerato uno dei primi a inaugurare la stagione del classicismo italiano con la sua opera Rime, in cui celebra l’amore e la bellezza. A seguire, Torquato Tasso con la sua Gerusalemme liberata mostra caratteristiche tipiche dei classici, come lo stile elevato. Anche Alessandro Manzoni, sebbene sia un autore romantico, fu fortemente influenzato dai classici. In ambito filosofico, Benedetto Croce ha analizzato l’importanza del classicismo sulla cultura italiana.
In campo artistico, hanno avuto un grande impatto artisti come Michelangelo Buonarroti con il suo David, le cui linee perfette trasmettono armonia. Sebbene Caravaggio sia associato al Barocco, la sua grande attenzione per la composizione e i dettagli rivela una ricerca di equilibrio formale. Infine, Raffaello Sanzio è l’esponente per eccellenza del classicismo rinascimentale, noto per la sua capacità di rendere le sue opere armoniose e perfette, come dimostrano gli affreschi nelle Stanze Vaticane.
Fonte immagine: Wikipedia
Articolo aggiornato il: 07/09/2025