Il Cristo Giallo: l’opera più emblematica di Gauguin

Il Cristo Giallo: perchè è definita un’opera emblematica?

 

Perché è proprio il giallo, il colore scelto da Paul Gauguin per la rappresentazione del colorito di pelle di Cristo, in uno dei suoi dipinti più famosi? In questo articolo approfondiremo la storia ed il significato del quadro ritenuto più emblematico del pittore.

Chi era Paul Gauguin?

Paul Gauguin nasce il 7 giugno 1848 a Parigi, ed è uno dei grandi padri dello sviluppo della pittura nel ventesimo secolo, diventato un modello per grandi artisti come Matisse, Picasso e per gli espressionisti tedeschi, dunque un pioniere per l’arte moderna. L’originalità artistica di Gauguin che sarà importante anche per le prossime generazioni di artisti è lavorare con il colore. Gauguin è stato un artista alla ricerca di un paradiso perduto: prima l’ha cercato nella Martinique, successivamente a Panama, in Bretagna ed infine in Polinesia a Tahiti. Egli è stato uno dei primi artisti europei che ha avuto il coraggio di associare l’arte e la ricerca del paradiso perduto in un contesto totalmente straniero. Questo però era una disillusione, poiché, appena arrivato a Tahiti, si è reso conto che questo paradiso tanto ricercato ed agognato era sparito, non esisteva più; quindi riversa la sua delusione nell’arte e nella pittura, in particolare. I primi lavori di Gauguin sono influenzati da Pissarro che era il suo mentore in Bretagna, successivamente, intorno alla fine degli anni ‘80 dell’ 800 svilupperà uno stile proprio caratterizzato da una distanziazione dall’impressionismo ed una rappresentazione mimetica della natura. Gauguin, infatti, non voleva rappresentare la natura in modo superficiale come gli impressionisti, ma ricercava una certa realtà al di là del visibile; quindi, fa un utilizzo intenso di tecniche riconducibili alla fantasia, all’ immaginazione, ai sogni ed alle visioni.  Questo è uno dei motivi per il quale è considerato il fondatore del simbolismo in pittura.

Il Cristo giallo

Nel 1886, Gauguin si allontana da Parigi perché la mondanità ed il costo di vita parigino non fanno per lui. Infatti, si trasferisce a Pont-Aven nella regione della Bretagna, in un paesino composto da contadini, in cui la vita è ancora segnata dalle ore delle stagioni, in cui le persone sono ancora pervase da una profonda religiosità; una vita umile e semplice. In questa fase della sua vita, l’artista, mette a punto quello stile che gli storici dell’arte definiscono del “sintetismo”: le forme vengono sintetizzate, semplificate. Nel 1889 dipinge uno dei suoi quadri più emblematici: il Cristo Giallo. La scena ambientata nella campagna bretone è dominata dal crocifisso ligneo della cappella di Trémalo, frazione rurale poco distante da Pont-Aven, ai cui piedi si trovano tre donne in preghiera vestite con i tradizionali abiti bretoni. Il paesaggio è costituito da un prato in discesa, interrotto da un muretto scavalcato da un uomo, alcuni alberi che punteggiano i confini dei campi nei quali si intravedono poche abitazioni sparse ed, infine, in lontananza, le colline dai profili ondulati. Il crocefisso che occupa quasi interamente il formato verticale della tela, risulta leggermente decentrato verso sinistra e quindi non assiale. La composizione è ordinata sulla diagonale obliqua che sale dall’angolo sinistro, in prossimità del quale è dipinto il gruppo di donne; si genera, quindi, una composizione asimmetrica e sbilanciata. I colori utilizzati sono simbolici ovvero evocano lo stato d’animo dell’artista più che descrivere obbiettivamente la realtà, si parla infatti di antinaturalismo. Il giallo acceso del corpo di Cristo si estende abbondantemente nel paesaggio sui campi e sulle colline, dal quale emergono le chiome rosse degli alberi.

Gauguin riduce al minimo l’utilizzo delle ombre, che si intravedono solo sui corpi delle donne in primo piano, lasciando, così, che le figure delle varie parti del paesaggio si rivelino attraverso contrasti di colore stesi per campiture e linee di contorno, più che per il loro volume tridimensionale.

Con il giallo del corpo di Cristo, personaggio con il quale l’artista si immedesima come si può inoltre notare in un autoritratto che dipingerà un anno dopo il cui sfondo è proprio il Cristo giallo, si rappresenta il dolore umano. Più volte lo stesso artista ha espresso con precisione le inquietudini esistenziali che lo hanno portato a cercare rifugio a Pont-Aven. Tuttavia, il giallo viene utilizzato anche per i raccolti dei campi di grano. Il grano è un simbolo di vita, proprio come Cristo morente sulla croce è la fonte della vita per tutti i cristiani.

 

Fonte immagine: Wikipedia

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