Il festival di Vesak, un’importante festa buddista

Il festival di Vesak

Si tratta di uno dei festival più importanti della storia buddista. È un’occasione sacra, nata per commemorare la nascita, la scoperta del senso della vita e la morte di Siddharta Gautama, più comunemente conosciuto come Buddha. È un periodo durante il quale la popolazione si riunisce per riflettere sui suoi insegnamenti e su cosa realmente significhi essere di religione Buddista.

Un po’ di storia

Sappiamo che i buddisti non credono in un solo dio creatore del mondo e di tutte le cose che comprende. Al contrario, il loro credo è rivolto agli insegnamenti di un uomo di nome Siddharta Gautama, vissuto nel V secolo d.C. Egli era un principe, appartenente a una famiglia nobile, che godeva di ottima salute, nell’attuale Nepal. Costui un giorno disse che la salute e la ricchezza non garantivano la felicità; di conseguenza, decise di viaggiare in veste di uomo povero per imparare di più sulle regole del mondo e capire come realmente funzionasse. Dopo sei lunghi anni, arrivò alla risposta che cercava sul senso della vita, momento culmine in cui nasce il Buddismo.

Il festival di Vesak è un inno alla natura, al risveglio, alle fioriture e alla scoperta di Siddharta Gautama. La data di questa festa cambia ogni anno, perché avviene in concomitanza con la prima luna piena del mese di maggio. C’è da precisare che la cultura buddista è molto diversificata; quindi, il festival di Vesak è celebrato in date diverse a seconda della tradizione. Il buddismo è una delle religioni più praticate al mondo, dunque i Paesi del sud-est asiatico come la Cambodia, la Tailandia e i paesi indiani come il Nepal, il Bhutan festeggiano questa ricorrenza. E non solo, ci sono buddisti anche in Indonesia, Korea del sud Taiwan, Giappone e Singapore.

Come avvengono i festeggiamenti

I buddisti celebrano il festival di Vesak con delle sfilate i cui partecipanti s’inginocchiano in preghiera dopo un preciso tratto di strada. Inoltre, decorano i loro templi con fiori e altri oggetti e sono liberi di lasciare delle offerte ai piedi del loro maestro di vita, Buddha. I templi, infatti, custodiscono la sua statua, posta su un altarino, all’interno del quale si trova una piccola fontana, adornata di fiori freschi. L’acqua rappresenta la nascita di Buddha e i fedeli possono raccoglierla e versarla sopra la statuina, in segno di buon auspicio. Questo tipo di festival spinge i fedeli a compiere buone azioni, ad essere gentili con gli altri, specialmente aiutando i più bisognosi e a meditare sul proprio io interiore. È una festa di speranza per tutti coloro che vogliono elevarsi come ha fatto Siddharta Gautama e scoprire così il senso della vita e raggiungere la pace e la libertà in ogni sua forma. I buddisti credono che il ciclo della vita non abbia una vera e propria fine, e che dopo la morte ci sia un nuovo inizio, una nuova rinascita. Quando si giunge all’illuminazione, alla scoperta di Siddharta Gautama, i fedeli, dopo la morte, giungeranno nella terra di Nirvana, che è simbolo di libertà.  

 

Fonte immagine: Wikipedia.

A proposito di Martina Calia

Classe 1997, laureata in Mediazione Linguistica e Culturale e attualmente specializzanda in Lingue e Letterature europee e americane presso L'Orientale di Napoli. Lettrice accanita di romance in ogni sua forma, che a tempo perso, si cimenta nella scrittura creativa sia in italiano, ma soprattutto in inglese.

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