Intelligenza artificiale IA: quali sono i 4 livelli evolutivi

Intelligenza artificiale IA: quali sono i 4 livelli evolutivi

L’intelligenza artificiale IA è, al giorno d’oggi, parte integrante della quotidianità. Ogni giorno, infatti, ci imbattiamo in macchine elettroniche che ci assistono, ci offrono servizi e ci semplificano il lavoro. Com’è fatta l’intelligenza artificiale e come si evolve? Scopriamolo insieme.

L’intelligenza artificiale IA, come quella utilizzata dai deepfake, ChatPGT e dai chatbot, è una disciplina affine all’informatica che si dedica alla progettazione e alla creazione di sistemi hardware e programmi software in grado di creare sistemi informatici, definiti per l’appunto intelligenti, capaci di simulare le azioni e il pensiero umano. Inizialmente i ricercatori si prefissavano come scopo quello di creare algoritmi che imitassero fedelmente i ragionamenti degli esseri umani per realizzare delle deduzioni logiche da applicare in vari ambiti. La disciplina, in realtà, ha fatto passi da gigante in questo versante: è possibile, infatti, distinguere 4 livelli di Intelligenza artificiale.

Macchine reattive

Le macchine reattive sono i sistemi più elementari di Intelligenza artificiale, in grado di valutare la situazione e il contesto con cui si trovano a interagire ma senza avere una memoria. Le esperienze passate, pertanto, non vengono tenute in considerazione nel prendere le decisioni. Questo tipo di Intelligenza artificiale IA reagisce semplicemente agli stimoli esterni e viene adoperato per la realizzazione di macchinari che compiono azioni ripetitive, come può essere l’attività di produzione a catena. Una macchina reattiva, chiamata Deep Blue e realizzata da IBM, è stata in grado di vincere una partita a scacchi nel 1977 contro Garry Kasparov.

Macchine a memoria limitata

Il secondo tipo di Intelligenza artificiale IA è caratteristico delle macchine a memoria limitata. Questi sistemi informatici, in particolare, detengono una memoria delle azioni e dei comportamenti compiuti in passato. Questo permette alla macchina di aggiustare il proprio comportamento in base alla situazione ma solo in forma limitata: la memoria è, per l’appunto, transitoria. Le automobili a guida autonoma possiedono sistemi a memoria limitata che monitorano l’ambiente e i diversi fattori che possono interagire con l’autovettura stessa, monitorando la velocità in base alla presenza di altri veicoli.

La teoria della mente umana

Il terzo tipo di Intelligenza artificiale integra dei sistemi in grado di comprendere i pensieri e le emozioni umane. Permettere alle macchine di conoscere la sfera emotiva significa affinare e rendere migliore il rapporto e la collaborazione tra uomini e macchine, anche grazie a una migliore comunicazione.

Autocoscienza

Il quarto tipo di Intelligenza artificiale IA, nonché il più evoluto anche se ancora in fase di studio e implementazione, è basato sull’autoconsapevolezza e la capacità per una macchina di autorealizzarsi ed avere coscienza di sé stessa. Un sistema dotato di autocoscienza, ad esempio, potrebbe essere messo a punto per la guida autonoma e per l’interpretazione del mondo esterno, permettendo alla macchina di interpretare i motivi del suono del clacson da parte di altri conducenti, ad esempio.

L’Intelligenza artificiale in azienda

Le aziende stanno iniziando a comprendere i vantaggi dell’uso dell’IA. Le macchine intelligenti possono supportare l’uomo in attività manuali ripetitive, nell’assistenza ai consumatori tramite bot sui siti web e nel trattamento di grandi quantità di dati.

A proposito di Carolina Raimo

Studentessa dell'università degli studi di Napoli "L'Orientale" del corso di laurea magistrale in Lingue e letterature europee e americane che non vuole smettere mai di imparare. La mia passione è la traduzione è la scrittura, il mio sogno è farne una professione.

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